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  #11  
Old 05-19-2006, 12:08 PM
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Continuano a filtrare gli stralci relativi ai contatti telefonici tra l'ex dg della Juve Luciano Moggi e altri esponenti del calcio e della politica.
Ecco le intercettazioni telefoniche che vedono come protagonista l'ex dirigente bianconero e le sue promesse di regali come macchine, viaggi e biglietti per lo stadio: "Un mezzo di persuasione e di affiliazione – secondo quanto ricostruito dagli investigatori –, che consente di ottenere la disponibilità di persone in grado di ricambiare il favore offrendo i propri servigi nell’interesse della associazione capeggiata da Moggi".

Moggi e la Fiat
"Il legame storico che unisce la dirigenza calcistica juventina alla Fiat - si legge nel rapporto - permette a Moggi di gestire un ampio parco macchine che vengono vendute con un consistente sconto o regalate a favore di soggetti individuati da Moggi secondo i suoi interessi. Nel periodo in cui Moggi è stato attenzionato l’impiego di tale strumento ha subito una momentanea sospensione disposta dai vertici Fiat. Tale intervento ha allarmato il Moggi che ha contattato personalmente Lapo Elkann chiedendogli di sbloccare la situazione, chiarendo che il parco auto scontato è uno strumento necessario per la società Juventina nell’interesse di tutti. Per la gestione della vendita delle auto Moggi si affida a V.P., un dipendente della principale concessionaria Fiat di Torino, il quale provvede anche a contattare direttamente le persone intenzionate ad acquistare un’auto con lo "sconto Juventus" sempre su direttiva di Moggi. Sbloccate le vendita delle vetture con lo sconto, Moggi dispone che venga contattato immediatamente Luigi Pairetto... In seguito Pairetto, per ragioni inerenti la sua attività lavorativa extra-calcistica, contatta più volte V.P. per l’acquisto di alcune auto a Km 0 che potrebbe procurarsi con uno sconto fino a 7.900 Euro. Moggi e Giraudo parlano di un uomo (probabile Lapo Elkann) presentatisi al campo di allenamento. L’uomo ha detto che penserà lui stesso a fare sbloccare 60 auto dalla Fiat Center. Moggi e Giraudo concordano che è stato V.P., ha sbloccato lui le macchine e non l’uomo presentato al campo. Sia Luciano che Giraudo concordano che l’uomo è un cretino (sempre riferiti a Lapo Elkann). Un successivo nuovo blocco delle auto scontate è affrontato in prima persona da Moggi con Elkann".
L'intercettazione con Lapo Elkann
Elkann: «Luciano!»
Moggi: «Lapo! Come stai?... Se tu hai un minuto di tempo per farci due chiacchiere»
Elkann: «Che c’è? Cosa è successo?»
Moggi: «No... no, niente di particolare»
Elkann: «No con Fiat è gonfiato con Fiat e con... con altro»
Moggi: «No se noi abbiamo delle macchine in aggiunta per i fabbisogni no»
Elkann: «Sì quello di cui mi avevi parlato»
Moggi: «Quelli lì bisogna... quelli ci devi dare un’occhiata invece gli è stato detto lì al direttore della filiale di ritirarle... almeno, almeno 5 o 6 bisogna che tu ci vai perché tanto ha bisogno...Io sai che non ti chiedo mai, io non ti chiedo mai niente di importante se non le cose che ci necessitano»
Elkann: «È una promessa»
Moggi: «Oh... la Juventus è anche un bene vostro mica...»

La Musa per Lippi
"Anche Marcello Lippi chiede una macchina per la figlia Stefania ed avrebbe voluto avere lo sconto del 23 per cento – si legge ancora nei resoconti degli inquirenti –. Luciano dice che non c’erano problemi e che poteva ordinarli tranquillamente. L’allenatore della Nazionale chiama ancora e dice che Davide doveva comprare una macchina, quindi chiede uno sconto per l’acquisto di una Musa. Luciano dice che avrebbe potuto fargli fare il 23 per cento di sconto".

Biglietti aerei per gli amici
"Tra gli amici c’è anche L.P. maggiore della Guardia di Finanza in servizio al Sisde, affezionato partecipante alle trasferte della Juventus usufruendo del viaggio aereo e dell’albergo a spese della società – è ancora quanto riportato daigli inquirenti –. L.P. chiede a Moggi se, dato che la Juve viene a Roma, si può organizzare una cosa ufficiale con il Direttore dei servizi che è tifoso della Juve e lo vuole conoscere. Moggi è d’accordo. L.P. dice che sicuramente quando Luciano verrà chiamato da lui (probabilmente riferito al direttore) per i ringraziamenti ne parleranno meglio. L.P. dice che loro sono attenti a non farsi vedere se si incontreranno… Moggi dice che se gli serve una raccomandazione dal ministro Siniscalco non ci sono problemi perché è un amico loro. Di questo ne parleranno a voce".

L'Udc tra Moggi e Pieroni
Secondo i brogliacci degli inquirenti l'ex dg della Juve non avrebbe digerito alcune dichiarazioni dell'ex presidente dell'ancona e "Da un lato - evidenziano i carabinieri - si indirizza verso una scientifica attività di discredito sia di tipo politico-istituzionale (attraverso l’Udc, senatore Eufemi - capogruppo commissione Finanza - viene avanzata specifica interpellanza ai ministri per i Beni Culturali, Economia e Attività Produttive), che mediatico lamentandosi con i vertici di testate giornalistiche specializzate e giornalisti di Rai Sport; dall’altro, tramite il comune amico Ignazio Scardina, imbastisce una proditoria attività di avvicinamento facendolo "rientrare nei ranghi" ed evitando quindi che questi riferisca alle varie autorità giudiziarie questioni di sua conoscenza... Per la sua specifica attività di intermediazione con Pieroni, Scardina si fa regalare un’autovettura Fiat dallo stesso dirigente bianconero".
L'intercettazione con Scardina
Moggi: «Sta a senti’ Ignazio adesso mi devi fa ’na cortesia tè! Tra amici ragazzi, io queste cose non... non le so sopporta’. Tu sei amico di Ermanno Pieroni no?»
Scardina: «Sì»
Moggi: «Mi devi fa ’na cortesia: dagli un colpo di telefono. Poi ho parlato con Luciano... Tu c’hai un amico con lui anche se ha bisogno quando mai è successo che io ho letto... ho letto oggi delle dichiarazioni e praticamente io lo faccio... ma sei matto... ma è matto? Io sono sempre stato amico suo. L’ultima volta, una decina di giorni fa m’avevano chiesto dele maglie per lui gliele ho mandate. Gli avevo anche detto a quello lì di *** che me le chiede: digli a Ermanno che mi chiami se ha bisogno di qualcosa! Non l’ho piu sentito e poi ho letto ste cose!»
Scardina: «Eh»
Moggi: «Fammi una cortesia chiamalo e digli che la piantasse poi dopo ci vediamo... tra amici è scomoda ’na roba del genere»
Scardina: «Ma come no... ma gli ho pure detto: Erma’ ma tu sei ’na persona che deve rientrà nel mondo del calcio... ma che *****»
Moggi: «No, ma poi co’ me! Con me che io non... ho cercato una volta di metterlo al Torino non mi è riuscito perché c’è stato un portiere Bucci che ha fatto tutto quel casino»

fonte: http://www.sportal.it/sportal/immag...news492244.html
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  #12  
Old 05-19-2006, 02:00 PM
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"Il Papa è della Gea"

In una conversazione con un ufficiale della Guardia di Finanza riportata da il Giornale in edicola venerdì 19 maggio, Luciano Moggi tira in ballo Ratzinger. Moggi: "Hello". Gdf: "Ciao Luciano, sono stato a vedere il Papa". Moggi: "Ma, ma lo sai che è della Gea anche il Papa". Gdf: "E' della?". Moggi: "Gea". Gdf: "Perché?" Moggi: "Ha fatto la procura col mi figliolo, con Alessandro, quattro giorni prima di diventare Papa". Gdf: "Che te possino"

fonte: http://canali.libero.it/affaritalia...lippi.html?pg=2


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  #13  
Old 05-20-2006, 10:18 AM
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tratto da corriere.it


Compare anche il nome del presidente dell'Inter Giacinto Facchetti in due intercettazioni fatte dalla Procura di Torino all'ex designatore arbitrale Gigi Pairetto nell'ambito dell'inchiesta sulla frode sportiva, poi archiviata dai giudici torinesi. Il primo colloquio tra Pairetto e Facchetti è del 15
settembre 2004. Sono le 12,59. Al centro della telefonata - diffusa dall'agenzia Ansa - tra i due ci sono le valutazioni sugli arbitri di Champions League (l'Inter era in un girone con il Valencia, il Werder Brema e l'Anderlecht) e alcune tessere dell'Inter per Pairetto.
omissis
Facchetti: «e li han già deciso poi per le prossime partite?».
Pairetto: «sì sulla seconda c'è Meier eh poi ok».
Facchetti: «sulla seconda quella con...»
Pairetto: «qual è non non».
Facchetti: «non con il Valencia».
Pairetto: «non quella...l'ult..qual è la terza di di».
Facchetti: «la terza»
Pairetto: «quella più importante che avete».
Facchetti: «la terza è con l'Anderlecht eh la terza è l'Anderlecht».
Pairetto: «non allora aspetta te lo...ce l'ho di là infatti avevo detto... ho fatto mettere Meier, no allora è la seconda perchè era la partita quella importante».
Facchetti: «eh sì perchè dovrebbe essere».
Pairetto: «allora dovrebbe essere quella adesso te...lo vado a prendere e te lo dico».
Facchetti: «me lo dici».
Pairetto: «te lo verifico si si si e te lo dico».
Facchetti: «grazie».
Pairetto: «e te lo dico subito perchè avevo fatto mettere Meier appunto perchè è un arbitro molto...»
Facchetti: «sì perchè a Valencia»
Pairetto: «affidabile, no no lì a Valencia è un ambientino...bello tosto, anche se ieri è stato un bel risultato, lui è stato bravo».
Facchetti: «sì sì buono abbiamo sofferto fino all'ultimo perchè un gol solo non si sa mai».
Pairetto: «sì sì infatti, poi loro in dieci quindi era un pò».
Facchetti: «eh però sai si sbagliano».
Pairetto: «eh si nel calcio basta un...sbagliare un calcio di rigore»
Facchetti: «eh eh»
Pairetto: «anche psicologicamente no è non è il massimo quindi».
Facchetti: «eh sì ma»
Pairetto: «va bene»
Facchetti: «va bene fammi sapere»
Pairetto: «allora ti chiamo e ti faccio sapere»
Facchetti: «fammi sapere grazie»
Pairetto: «per le tessere invece le hai già...»
Facchetti: «sì le tessere sono, guarda abbiamo...pensa che ieri hanno consegnato»
Pairetto: «si»
Facchetti: «le tessere ai consiglieri sono»
Pairetto: «solo fatte adesso proprio».
Facchetti: «sono arrivate talmente in ritardo voi preferite mandarle a ritirare magari?».
Pairetto: «Io posso magari anche chiedere se va a ritirarle»
Facchetti: «Fammi sapere se»
Pairetto: «magari dico alla persona che può andare a ritirare in sede?»
Facchetti: «Aspetta aspetta che sento la signora»
Pairetto: «sì così eventualmente...«
Facchetti: «Monica, sono al telefono con Pairetto mi chiedeva le loro due te...sono li? gli dico di mandare a ritirare almeno così eh ? eh sì sì allora mi faccio dire il nome di chi viene a ritirarle grazie. Eccola se tu sono, erano li pronte».
Pairetto: «Perfetto allora io adesso»
Facchetti: «Mi sai dire il nome di chi viene a ritirare».
Pairetto: «Te lo faccio sapere di chi viene a ritirarle il nome così».
Facchetti: «sì perchè non si sa mai».
Pairetto: «No, no se non passa un altro se le prende è chiaro».
Facchetti: «va bene»
Pairetto: «va bene allora così ti dico anche l'al...tutte e due le cose anche l'altra».
Facchetti: «Grazie».
Pairetto: «Ok grazie»
Facchetti: «ciao».
Pairetto: «buon appetito ciao».
Un'altra telefonata è del 16 settembre 2004. Sono le 9,28 del mattino.
Pairetto: «Pronto».
Facchetti: «Sì, Pierluigi».
omissis
Pairetto: «Allora la seconda è Anderlecht non è Valencia».
Facchetti: «La seconda non è ah ero convinto».
Pairetto: «no, no infatti mi dicevo porca miseria che abbia confuso io e allora son andato a vedere ad Anderlech c'è Vassaras il greco».
Facchetti: «chi è».
Pairetto: «Vassaras».
Facchetti: «ah Vassaras».
Pairetto: «Vassaras si è un top class e la Mayer poi con il Valencia».
Facchetti: «e là Mayer»
Pairetto: «si che era quello che».
Facchetti: «si ho visto ieri».
Pairetto: «ha fatto bene».
Facchetti: «si si ho visto che».
omissis
Facchetti: «chi passa a ritirare le tessere allora ?»
Pairetto: «allora Santambrogio».
Facchetti: «ah Santambrogio».
Pairetto: «sempre Santambrogio».
Facchetti: «va bene va bene».





19 maggio 2006
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  #14  
Old 05-21-2006, 02:32 PM
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nuove intercettazioni: Lucarelli e il coraggio di Lotito
21.05.2006 08.21
Fonte: La Nazione
MOGGI E LA MASERATI
Intercettazione del 10 febbraio 2005. Parlano Moggi e il generale della Guardia di Finanza Francesco Attardi che, come sostengono gli inquirenti, «ha fornito e fornisce tuttora informazioni sull’andamento di alcuni procedimenti penali che si riferiscono a Moggi, come gli accertamenti patrimoniali che lo riguardano (per esempio l’acquisto di un’autovettura Maserati)».
Attardi: «Oh! Complimenti per l’acquisto delle quattro porte, eh! (ride) Ho saputo...».
Moggi: «L’acquisto della quattro porte?».
Attardi: «Hai preso la quattro porte?».
Moggi: «La Maserati?».
Attardi: «Sì».
Moggi: «Tu sei uno dei migliori amici miei!».
Attardi: «Eh! Io mi onoro di questo e ci tengo! Quando ti vedo a Roma, un attimo?».
Moggi: «Lunedì!».
Attardi: «Ah! Perfetto!».
Moggi: «Lunedì c’è l’assemblea!».
Attardi: «Ah! Appena finisci ci vediamo un attimo».
Moggi: «Va bono!».
Attardi: «Tutto tranquillo però ti volevo parlare un attimo di alcune cose!».
Moggi: «Mi sembra che vien tutto tranquillo per ora».
Attardi: «Sì. Sì. Ma c’è stata un’evoluzione la settimana scorsa. Hai capito... una... una piccola cosa... una sciocchezza, però...».
Moggi: «In bene o in male?».
Attardi: «Mah! A metà». (ride)
Moggi: «Ah sì?».
Attardi: «Metà sì. Quel discorso, sì».

NON TRASFERITE QUEL POLIZIOTTO
Da un’informativa dei carabinieri a proposito del trasferimento di un poliziotto amico di Big Luciano. Moggi, perfettamente aggiornato, va su tutte le furie e si attiva in modo tracotante, per adottare una serie di azioni, interne ed esterne agli Uffici della Questura e ripristinare le condizioni pregresse, ma soprattutto poter consentire al suo fidato di rimanere al suo posto.
Moggi: «Domani ho detto a Penzi di farmi una riunione in Questura alle 18,30...ma guarda, gli dico chiaro chiaro al Questore.. vuole la guerra? Io la guerra gliela faccio, eh?.. a me mica mi conosce tanto bene, eh, come sono fatto?... Comunque lui adesso deve star attento... io adesso riferisco tutto, eh? Non è che non ... ma adesso vi devono utilizzare perché sennò lì faccio saltà qualcuno, eh? Ma guarda, io se non vieni te, ora, in questo momento, non viene nessuno, sia chiaro. Mi rifiuto. Domani c’ho una riunione in Questura, eh? Io voglio toccare con mano le cose, voglio vedere quello che mi dice».
NESSUNO VUOLE COLLINA
Nell’informativa dei carabinieri c’è un capitolo sull’arbitro Collina. Parlano tra loro Paolo Bergamo e il vicepresidente della Federcalcio, Innocenzo Mazzini. Scrivono i carabinieri: «Mazzini a sua volta agganciandosi alle argomentazioni sollevate dal designatore, gli spiega le motivazioni per cui Moggi e verosimilmente Giraudo, hanno agito in un certo modo».
Mazzini: «Ehhh ma loro hanno pensato... che con la soluzione delle due puttane...».
Riferendosi, come si capisce dalla stessa conversazione, a Lanese e Pairetto, sarebbero addirittura riusciti ad «evitare comunque la venuta di Collina. Perché loro... la grande paura è che venga proprio lui».
IL «CORAGGIOSO» LOTITO
Conversazione tra Moggi e il presidente della Lazio, Lotito, che non vorrebbe andare nella trasmissione di Biscardi. Ma Moggi ci tiene. Intercettazione del 23 ottobre 2004. Sullo sfondo ci sono le grandi manovre per l’elezione di Adriano Gallaini a presidente della Lega contro Diego Della Valle che si candida e pensa di avere i voti delle società più piccole.
Moggi: «Pronto?».
Lotito: «Luciano, come stai?».
Moggi: «Oh ciao».
Lotito: «Stai bene?».
Moggi: «E l’altra volta m’hai fatto lottà poi ce sei andato in televisione, in quella maniera ti voglio. Così».
Lotito: «Vaffanculo và. Ce devi andà te non me rompere il ***** io in quel mercato non ci vado più, gliel’ho detto pure ad Antonio non me rompere più i ******** con ’sta cosa».
Moggi: «No no dai, non fa’... invece sei stato proprio eccezionale».
Lotito: «Vabbè poi dopo non è il mio ambiente, non fa per me».
Moggi: «L’importante che il calcio... allora ascolta».
Lotito: «Ho capito Lucià, ho capito quello che me voi di’, ma io non è che me preoccupo de combatte’, io me ce diverto a sparà sulla croce Rossa. Pensa che Zamparini ieri m’ha.. so’ venuto in aereo con lui, con l’aereo suo, è diventato un agnello con me. ’Ndo ***** va».
La conversazione vira sugli schieramenti tra presidenti di società.
Moggi: «Infatti io io a te ti ammiro, eh. Io, io quando praticamente, allora se non lo sai, se non lo sai o lo saprai, abbiamo parlato anche con Berlusconi di questa cosa... poi tu c’hai parlato anche te quindi non... allora io ti dico per me in questo calcio quelli che può dare una mano importante sei te. Perché per primo.. primo sai dimostare di saperlo fa’. Secondo perché c’hai le palle. E quindi deve esse una cosa che messa insieme, miscelata bene po’ portà anche a dei rusultati».
Lotito: «Lo so, ma mò praticamente noi dobbiamo confermà... come se chiama... Adriano».
DIAMOGLI SOTTO A ZEMAN
Zeman, il castigamatti del calcio è l’uomo più odiato da Moggi. E Biscardi gli dà ragione. Telefonata del 15 novembre 2004. Moggi e Biscardi commentano una puntata della Domenica sportiva.
Biscardi: «Zeman in primo piano un’ora.. lui e Semeraro. Nessuno gli ha detto che è stata come gli dico io stasera, record del licenziamento».
Moggi: «Ma lo fa lui nella rubrica sua?».
Biscardi: «No, rubrica sua sì nella rubrica mia ma poi ne parlo pure io, oh! Io ho da fatto il titolo: Del Piero te lo do io il doping».
Moggi: «Dai addosso addosso a questo ******** comunque. Sempre».
Biscardi: «Sì, è un ********ne, poi parlava sempre: io io, ma chi sei?... esonerato dalla Roma, esonerato dalla Lazio, una all’anno, esonerato dal Fenebarche, esonerato dalla ****rnitana, esonerato dal Napoli e esonerato dall’Avellino».
Moggi: «Diamogli sotto, dai».
LAZIO CASTIGATA, E LA JUVE RIDE
Il presidente della lazio è fuori dlla grazia di dio. L’arbitro Trefoloni ha combinato di tutto in Lazio-Juventus. Casualmente ha anche ammonito solo i quattro giocatori biancazzurri già diffidati, che così vengono squalificati. Claudio Lotito si arrabbia con Mazzini, il vice di Carraro.
Lotito: «...Poi Gianfranco Fini si è alzato e se ne è andato e ha detto questa è una presa per il culo e noi che stamo a vedè ste cazate, ste cose! ... ma quello che ha fatto.. tu dovevi stà dal vivo quello che ha fatto... non ha logica di nessun tipo (...). Non mi ha dato un rigore netto... ma quello che ha fatto ha lavorato totalmente contro la Lazio! Dal primo minuto fischiava le punizioni a favore nostro le fischiava contro.. quando la palla superava la metà... che il centrocampo andava verso la porta loro o fischiava un fuorigioco inesistente o fischiava falli inesistenti».
Mazzini: «Sì, però... non sono d’accordo su questo tipo di comportamento (...). Io l’ho vista tutta e non mi è sembrato quello che dici te».
Lotito: «Non me sono spiegato... Ora basta con questi sistemi vanno cambiati radicalmente. Ti dirò di più, se n’è uscito Antonio (Giraudo, ndr) e Luciano (Moggi, ndr) io stavo dietro a loro... ridevano come matti... hai visto cosa ha fatto l’arbitro? Gli ha rotto il culo! E ridevano... io stavo dietro a loro!».
GLI ARBITRI E LA REGGINA
Telefonata del 4 gennaio 2005 tra Paolo Bergamo e il presidente della Reggina, Lillo Foti. I due parlano della partita tra Reggina e Palermo del successivo 6 gennaio (1-0 il risultato finale, arbitro Pieri).
Bergamo: «Mi ritengo fortunato perchè noi avevamo preparato la partita, che tu sai è molto delicata, l’avevamo messa dove c’era un gruppo molto nutrito di amici...E penso che sia andata bene, perchè l’hai visto lì in quella griglia c’era...insomma, tutti ragazzi a parte Pieri. Dove sono? Al raduno degli arbitri a Coverciano».
IL PIU’ FORTE E’ PAIRETTO
Questione designatori: ne parlano tra loro Bergamo e il vice-presidente federale Mazzini.
Bergamo: «Alcuni arbitri mi danno retta, altri me ne danno meno perchè Gigi (Pairetto ndr.) s’è fatto più forte di me. E Gigi, sai, risponde alla Sampdoria...al Milan...all’Inter...al Verona...al Vicenza...al Palermo...A tutti quelli dove ci sono grandi magazzini e lui ha bisogno di lavorare».
SCRIVERE SOTTO DETTATURA
Una volta alla settimana, i due designatori arbitrali, Bergamo e Pairetto, curano una rubrica sulla Gazzetta dello Sport. A volte succede anche che l’articolo venga scritto sotto dettatura di Luciano Moggi. Telefonata fra il «dg» bianconero e Paolo Bergamo.
Bergamo: «L’espulsione di Thuram contro la Fiorentina c’era...Ma io dirò tutta una cosa, vedrai come te la scrivo bene...».
Se poi un arbitro decide di non rispettare le «regole», per lui è pronta a spalancarsi la porta della serie B. Telefonata tra Maria Grazia Fazi, impiegata Figc, e Paolo Bergamo.
Fazi: «Non stai con noi, Racalbuto, e ti vai a fare l’Albinoleffe».
LUCARELLI HA CAPITO TUTTO
L’8 maggio 2005 alle 20,30 Massimo De Santis chiama Mazzini, numero due della Figc. Quel giorno l’arbitro ha diretto la surreale partita tra Livorno e Siena terminata sei a tre per gli ospiti, con questa vittoria praticamente salvi. Il Siena, è noto, è squadra nell’orbita Gea.
Mazzini: «Sei stato come sempre splendido».
De Santis: «Hai visto? Pronti e via, uno fuori (espulso Galante all’inizio del primo tempo, ndr)».
Mazzini: (ride).
De Santis: «Hai capito che mi ha detto Lucarelli? (attaccante del Livorno, ndr), lì quando ho cacciato quello? Mi ha detto: "Ma che bisogna salvà questi perché so’ della Gea?". Gli ho detto: "Senti, non cominciare a dire queste stronzate, queste solite cazzate perché mo’ te caccio pure a te, capito"».


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  #15  
Old 05-21-2006, 03:29 PM
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me sta a veni' da vomita'....

Last edited by romans : 05-23-2006 at 05:32 PM.


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  #16  
Old 05-22-2006, 11:36 AM
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Intercettazioni, De Santis: "Devo fare tirocinio ai carabinieri"
22 05 2006
Da un'intercettazione del 14 novembre dello scorso anno nel rapporto che i carabinieri hanno consegnato alla procura di Napoli risulta una strana dichiarazione dell'ultra-inquisito arbitro De Santis. Parlando con Manfredi Martino, collaboratore degli ex designatori Bergamo e Pairetto, dice: "Devo annà a fà il tirocinio ai carabinieri a piazza San Lorenzo in Lucina''.


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  #17  
Old 05-26-2006, 10:18 AM
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Le partite di Coppa
Il 4 aprile 2005 Meani chiama l’assistente Claudio Puglisi, «commentano la designazione della terna arbitrale per Milan-Inter valevole per i quarti di andata di Champions League. Proseguendo Puglisi fa notare al suo interlocutore che a dirigere la Juventus, impegnata nella medesima competizione contro il Liverpool, sarà l’arbitro De Bleeckere ed entrambi concordano che quest’ultimo è "uomo di Pairetto" e che la dirigenza bianconera «riesce anche ad influenzare le designazioni a livello europeo». Dieci minuti dopo Meani parla con l’arbitro Emidio Morganti e «si lamenta della designazione per i bianconeri: "mi fa incazzare come... a me, relativamente, però ***** allora De Bleeckere è, praticamente, il figlioccio di Pairetto in Uefa, no!!... quell’arbitro belga arbitra la Juve a Liverpool. Io... io dico perché gli inglesi dormono all’umido, ma se io fossi gli inglesi, vedete che casino, questo qui è venuto a fare il raduno qua in Italia, dai, con tutti gli arbitri che c’erano dovevano proprio prendere De Bleeckere..."». La Juventus perde la partita per 2-1. Il giorno successivo all’incontro di ritorno che determina l’eliminazione dei bianconeri Meani parla con il segretario della Commissione arbitri Manfredi Martino e «approfitta per scherzare su Pairetto, che si rammenta anche essere designatore Uefa, il quale sicuramente sarà stato rimproverato duramente dai dirigenti juventini per non aver designato per i bianconeri un arbitro ritenuto da loro gradito».

fonte: corriere.it

mia nota: a Liverpool è stato annullato dall'arbitro De Bleeckere un goal regolare di Del Piero.


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  #18  
Old 05-26-2006, 10:30 AM
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aggiornate al primo msg tutte le intercettazioni.
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  #19  
Old 05-26-2006, 12:21 PM
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Meani, altre intercettazioni

Continua la bufera intorno al Milan relativa alle intercettazioni di cui и protagonista il dirigente rossonero Leonardo Meani, pizzicato in un paio di colloqui con i guardalinee Puglisi e Babini, entrambi designati per la gara casalinga del campionato 2004-2005 contro il Chievo.

Ecco gli stralci riportati da La Stampa:

Babini: "Bisognerebbe rifiutarla quella partita lмЕ perchйЕ ma scusami, c'и bisogno di dire perchй Leo? Cioи io ho fatto Atalanta-Chievo l'ultima volta, Puglisi и una vita che non fa il Milan che non glielo danno perchй dicono che и un ultras del MilanЕ cioи loro confermano, con questa designazione confermano, che и tutta una porcheria1".
Meani: "Eh, ma mica ti ho chiesto io, eh?"
B: "Еsi vabbи! Questa и la dimostrazione che non c'entra niente nessuno?
M: "Non sei contento di venire a fare il Milan, pirla? Vieni da me a trovarmi?"

Successivamente, secondo l'informativa dei carabinieri, Meani chiama Puglisi e lo informa dell'atteggiamento che ha consigliato a Babini.
Meani: "Gli ho dettoЕ se ti mandano lм ti mandano perchй sanno che sei gradito all'ambienteЕ vai con leЕ di non fare cacate no? DeficienteЕ no ridendo gli ho detto tu basta cheЕ mercoledм da intelligente come vogliono quelli li, nel dubbio da una parte vai su e dall'altra vai giu! Eh! Come fanno gli altri! Con gli altri cosa fanno? Nel dubbioЕ se, se e la Juventus satanno giu! Se, se e un'altra squadra vanno su".

Source: sportal.it

Il Milan e il dossier ''Paparesta''

Emergono nuovi dettagli sulle intercettazioni che riguardano il dirigente milanista Meani, Adriano Galliani e l'arbitro Gianluca Paparesta.

Nell'informativa resa pubblica sulle telefonate del dirigente milanista c'è la chiamata fatta a all'arbitro "per informarlo di quanto Galliani gli aveva riferito".

Galliani avrebbe - secondo quanto emerge - trasmesso al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, un documento relativo ad attività connesse al Consorzio Asso Bio Diesel del quale Paparesta era revisore contabile.

A quanto emerge, Paparesta avrebbe chiesto attenzione per un prodotto ecologico dell'azienda ammesso dal Protocollo di Kyoto ma non consentito dalla legge italiana.

Dopodiché, Meani esterna le sue considerazione sull’attuale situazione del mondo arbitrale, "... e bisogna un po’ cambiare, bisogna un pochettino cambiare il vento però!"... Il dirigente milanista, infine, invita l'arbitro a contattare il presidente Galliani per ringraziarlo del suo interessamento per la vicenda che lo riguarda".

Seconda quanto riporta il Corriere della Sera, il 27 aprile 2005 Galliani chiama Meani "per avvisarlo di riferire all'arbitro Paparesta che il dossier è nelle mani del sottosegretario Gianni Letta", dopo che in proposito gli aveva specificato "che questa mattina mi ha chiamato, m'ha detto che conosce la vicenda e che interverrà".

Source:sports.it

Last edited by Intervolkov : 05-26-2006 at 12:27 PM.


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Source: LaStampa.it

Galliani: Moggi ha chiamato Preziosi

Lo slittamento
Il 3 aprile del 2005 Leonardo Meani, tesserato del Milan addetto agli arbitri, telefona al segretario del suo club, Silvano, al quale chiede conferma dello slittamento della giornata di campionato a causa della morte del Papa. Silvano gli passa Galliani, il quale conferma allТinterlocutore la notizia. Ђ...giochiamo sabato alle 20,30, alle 18 scusi. Sabato alle 18 col Brescia, poi andiamo a Siena la domenica dopoї. Meani si mostra sollevato per il fatto che il campionato sia slittato anzichй venire posticipato, permettendo cosм il recupero di Kakа contro il Siena. Galliani, che и anche presidente di Lega, oltre a rimproverare Meani per la scarsa fiducia gli illustra il risentimento di Luciano Moggi: Ђ...Moggi che и un figlio di ******* mТha detto cosм, poi in veritа ha chiamato Preziosi (presidente del Genoa e vice-presidente di Lega) adesso!!ї. E gli riporta il contenuto delle rimostranze di Moggi: ЂAdriano ha fatto a posta, perchй cosм recuperano i sudamericani, cТhanno Shevchenko che sta meglio...ha spostato di una settimanaї.

Il servilismo
In una conversazione dellТ11 marzo 2005 con lТassistente Copelli, Leonardo Meani, dirigente del Milan addetto agli arbitri, elogia il cambiamento di rotta dellТarbitro De Santis, da sempre considerato vicino a Moggi. ЂSecondo me - dice - ha capito che deve togliersi il servilismo ed andare per la sua strada... io penso che lui deve aver capito che se fa il servo...ї. Il tesserato rossonero allude, probabilmente, alla candidatura dellТarbitro per i Mondiali. Proseguendo nelle intercettazioni effettuate per conto della Procura di Napoli, si deduce che Meani cerca di mettere in evidenza la sua autoritа e la sua influenza sugli organi preposti alle designazioni: Ђoh, ma hai visto che sto rilanciando e son troppo, sto rilanciando anche Messina?ї. Merito che Meani si ascriverа in una successiva telefonata con un altro assistente, Contini. QuestТultimo, nella ricostruzione dei carabinieri, riconosce che Messina Ђи un arbitro eccellente, ma quello che dico io и che cioй voglio dire in una gestione ci puт stare, cioй non so comandi te, io e te siamo amici, qualcosina in piщ me la puoi dareї. Meani и ancora piщ esplicito: ЂMagari il giocatore tu lo richiami invece di ammonirlo, cioй sono queste cose qui eh!ї.

La fronda
Nella medesima telefonata Meani confida allТassistente di aver parlato con il presidente federale, Carraro, e di essersi lamentato per la disastrosa situazione in cui versa il sistema calcio: ЂCТи troppa merdaї. In particolare, riferendosi al potere di Moggi, rivela quali siano i sentimenti di Galliani: Ђ...come dice Galliani quando si incazza, cioи quando dice che quello lа non puт pretendere di comandare il calcio italiano... no perchй lui dice, и troppo comodo allora, giustamente diceva Berlusconi, Moratti, diceva lo stesso piccolo Zamparini sono tutti ******** che mettono i soldi... gli altri mettono i soldi e tu comandiї. LТalleanza tra il Milan e la Juve, nella stagione del testa a testa per lo scudetto, и dunque soltanto piщ unТoperazione di facciata.

La spartizione
In questo contesto il controllo degli assistenti diventa decisivo. Il 15 marzo i carabinieri intercettano un nuovo contatto tra Meani e Contini. Il primo, riferendosi alla Juventus, fa notare che per gli incontri dei bianconeri vengono designati assistenti con poca personalitа. ЂLoro hanno un sacco di fifa che si fanno girare in quelle partite... che servono i cacasottoї. Contini fa i nomi: Ђ...tutta roba che hanno loro i Lanciano, i Lanciani, i Conzutti, i Foschetti cioи sono pieni di quella gente lм, sono pieni...DТAgostini, Ceniccola tutti quelli... come mai la Juve tutti gli internazionali non li ha mai? Bisognerebbe che glielo chiedessi a Pairettoї.


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