Quote:
NBA Tonight: Ai Lakers il big match con Miami, Minnesota sbanca Detroit. Suns straripanti
16.01.2007. 11:13
In una “notte bianca” in cui il livello di spettacolarità è aumentato con il passare degli incontri (serata impreziosita dalla conferma, data da Chris Webber in versione spettatore, della sua imminente firma con i Detroit Pistons), ben ventidue team si sono incontrati sui parquet NBA in quella che negli Stati Uniti è una giornata di festa nazionale in memoria di Martin Luther King.
New York 102 – 97 Sacramento
Stephon Marbury (25 punti e 8 assist) ed Eddy Curry (24 e 10 rimbalzi), spalleggiati dal solido David Lee (15 e 12 rim) e da Channing Frye (17), rispondono colpo su colpo a Kevin Martin (30) e Shareef Abdur-Rahim (25), leader della serata in casa Kings anche a causa della scarsa precisione di Mike Bibby (11 e 6 rim ma 4/15 dal campo) e Ron Artest (12 e 5 ass ma 4/15), i quali infilano –in coppia- una tripla su dieci tentate.
Nel finale, Martin e Abdur-Rahim provano ad avere ragione dei bluarancio, ma Jamal Crawford (10 e 8 ass) viene fuori alla distanza mettendo gli ultimi sei punti dei suoi (all’interno di un parziale di 12-3 con cui i Knicks chiudono l’incontro) e vanificando così il lavoro dei due avversari, le cui speranze si infrangono definitivamente sul ferro, colpito dalla tripla della disperazione scagliata da Artest sul 100-97.
Washington 114 – Utah 111
La gara si rivela presto un duello a distanza tra il solito superlativo Gilbert Arenas (51 e 5 ass) ed uno strepitoso Mehmet Okur (38 e 9 rim), supportati rispettivamente da Caron Butler (21, 7 rim e 4 rec) e Brendan Haywood (10 e 10 rim) da una parte, Carlos Boozer (27 e 13) e Deron Williams (12, 6 rim, 13 ass e 4 rec) dall’altra.
I padroni di casa, in difficoltà nel primo tempo nonostante il ventello di Arenas, sfruttano la buona vena dell’ex Arizona per prendere controllo dell’incontro nella terza frazione (34-20). I Jazz, però, spinti dalle bombe di Okur e dai muscoli di Boozer, rispondono a tono fino al 111-111 ad una manciata di secondi dal termine. Il finale, manco a dirlo, è un film già visto: Arenas palleggia, sgancia il missile da nove metri in faccia ad un incolpevole difensore ed alza le mani al cielo (stavolta addirittura prima che la palla schiaffeggiasse la retina), confermandosi uno dei più grandi clutch shooter in attività.
Charlotte 91 – 99 Milwaukee
I Bucks, la cui superiorità viene inizialmente limitata dal solo Matt Carroll (22), rischiano di gettare al vento il buon lavoro di Andrew Bogut (27, 11 rim, 6 ass e 3 st) e Earl Boykins (30, 6 rim e 4 ass) quando Emeka Okafor (17, 12 rim e 4 st) e Ray Felton (14 e 9 ass) completano la rimonta guidando un parziale di 12-0 a cavallo degli ultimi due quarti.
Dopo il time-out, però, gli uomini di Terry Stotts riprendono in mano la partita con i due sopraccitati, spalleggiati da Ruben Patterson (10 e 6 rim), Charlie Bell (10 e 5 ass) e Brian Skinner (6 e 7 rim), i quali realizzano gran parte del proprio fatturato nei minuti conclusivi.
Philadelphia 86 - 104 Toronto
Pur con due partite in più rispetto ai Nets, i Raptors si confermano squadra più in forma della Atlantic Division asfaltando ciò che resta dei Sixers, che rimangono miracolosamente in partita per un tempo (44-50).
Nella ripresa, però, Chris Bosh (27 e 6 rim), ispirato da T.J. Ford (13 e 10 ass), fa scappare i suoi, aiutato dall’ormai affidabile Anthony Parker (17, 6 rim e 4 ass) e dall’ottimo Joey Graham (18).
Per Phila, Sam Dalembert (13 e 6 rim), Andre Iguodala (15), Andre Miller (8 e 7 ass) e Willie Green (13) depongono presto le armi, lasciando spazio alle spettacolari giocate del rookie Rodney Carney (11) nel garbage time.
Notte in sordina per Andrea Bargnani (5 e 5 rim), che accusa subito problemi di falli e non entra mai realmente in partita. Ma non è certo in partite come queste che il Mago deve dimostrare quanto vale.
Atlanta 100 - 96 Boston
Emozioni e spettacolo oltre le previsioni nella sfida tra Hawks e Celtics. I padroni di casa guidano senza brillare per l’intero incontro grazie a Josh Childress (23 e 14 rim), Joe Johnson (18 e 9 ass) e Josh Smith (18, 5 rec e 7 st ma 8 perse), ma nel finale gli uomini di Doc Rivers tornano in partita grazie a Al Jefferson (18, 17 rim e 4 st) e Gerald Green (22).
Nelle azioni decisive, però, i C’s pasticciano, mentre Zaza Pachulia (12 con 10/10 dalla lunetta) non sbaglia i liberi decisivi, regalando ai suoi la vittoria e costringendo gli ospiti alla quinta “L” consecutiva.
Chicago 99 – 87 San Antonio
La brutta copia di Tony Parker (6) tradisce gli Spurs, che, con i soli Tim Duncan (21, 16 rim e 4 ass) e Manu Ginobili (22), non resistono più di un quarto all’energia dei Bulls, trascinati al successo da Kirk Hinrich (23, 10 rim e 7 ass), Ben Gordon (20), Andrés Nocioni (12 e 11 rim) e Luol Deng (17). Positivi anche Tyrus Thomas (8, 8 rim e 5 st), protagonista di alcune giocate spettacolari, e l’ex biellese Thabo Sefolosha (7 con 3/3 dal campo).
Tra le cause di un tracollo che –per gli Spurs- va oltre al punteggio finale, un’altra brutta serata dei tiratori, uno su tutti Michael Finley (10 ma 1/6 da tre).
New Jersey 105 - 95 Indiana
Tutto facile, al di là del risultato finale, per i Nets contro degli svogliati Pacers, tra i quali l'unico che, almeno nel primo quarto (35-24), prova a resistere allo strapotere avversario, è Stephen Jackson (14 e 4 ass).
Dalla seconda frazione (28-18) in poi, però, il trio delle meraviglie mette la quarta, e per gli ospiti non c'è nulla da fare. L'elemento di diversità, rispetto al solito, è dato dal fatto che assieme a Vince Carter (31, 6 rim e 6 ass) e Jason Kidd (19, 9 rim e 10 ass), in quest'occasione è toccato all'ottimo Mikki Moore (19 e 7 rim), rivelazione delle ultime settimane, fare da terzo violino, vista la prova opaca di Richard Jefferson (7 e 7 ass).
Per i Pacers, 23 punti -nel garbage time- degli ex Maccabi Maceo Baston (14 e 8 rim) e Saras Jasikevicius (9 e 7 ass).
Detroit 90 – 94 Minnesota dts
Nel più soprendente degli upset della notte, i T'Wolves, trascinati da Kevin Garnett (19, 14 rim, 6 ass e 5 st), Trenton Hassell (15, 11 rim e 5 ass) e Ricky Davis (21 e 4 ass), portano a casa la ''W'' da Auburn Hills.
I Pistons, la cui serata è allietata dalla notizia dell'arrivo di Chris Webber, affidano l'onere della rimonta a Rip Hamilton (32) e lui risponde portando i padroni di casa in vantaggio dopo tre quarti (63-62).
Nell'ultima frazione (16-17) regna ancora l'equilibrio: gli sforzi di Antonio McDyess (16 e 7 rim) e Tayshaun Prince (12 e 7 ass) vengono vanificati da Garnett e Davis, e l'errore sulla sirena di Hamilton manda tutti all'overtime.
Nel supplementare, però, sono Mark Blount (10 e 6 rim) e Randy Foye (11) che, con due triple decisive, fanno pendere la bilancia dalla parte degli ospiti, alla terza vittoria consecutiva, allontanando i ragazzi di Rick Carlisle dalla testa della Central Division.
Golden State 108 – 93 Los Angeles Clippers
I Clips, tra parziali positivi e parziali negativi, rimangono in partita per tre quarti grazie a Corey Maggette (18, 11 rim e 5 ass), Elton Brand (19 e 13 rim), Sam Cassell (15 e 9 ass) e Quinton Ross (16), ma negli ultimi 12' (27-14) i Warriors si scatenano e, favoriti anche dall'ingenuo fallo tecnico preso da Cassell, scappano con Monta Ellis (24, 6 rim e 4 ass), Baron Davis (19 e 13 ass), Mike Dunleavy (18 e 13 rim), Matt Barnes (17), Troy Murphy (11 e 9 rim) e Andris Biedrins (6, 16 rim e 3 st), protagonista di giocate spettacolari nel finale.
Memphis 122 - 137 Phoenix
In una partita d'altri tempi, i Suns segnano un minimo di 27 punti ogni quarto (con il massimo di 44 nel secondo), e superano i Grizzlies chiudendo la partita nel terzo (34-24).
Tra gli uomini di Mike D'Antoni, incredibile serata di Leandro Barbosa (42 e 9 rim), supportato da Shawn Marion (22 e 13 rim), Raja Bell (25 e 4 ass), Steve Nash (12 e 15 ass) e Boris Diaw (9 e 10 ass).
Dall'altra parte, inutili i grandi score di Pau Gasol (23, 9 rim e 7 ass) e Mike Miller (25).
Los Angeles Lakers 124 - 118 Miami dts
La partita più importante della notte non tradisce le attese: Dwyane Wade (35, 8 ass e 4 rec) sente la partita e, supportato da Udonis Haslem (20 e 11 rim), tiene in partita i suoi fino al supplementare, propiziato dall'errore di Kobe Bryant (25 e 8 ass) sulla sirena.
Nell'overtime, Brian Cook (25 e 10 rim) completa l'ottimo lavoro iniziato nei tempi regolamentari, portando avanti i Lakers con l'aiuto di Kobe nonostante la resistenza ospite, guidata dall'ex UCLA Jason Kapono (10).
Nel finale, con i gialloviola avanti di tre, tocca a D-Wade fallire l'ultimo tentativo, regalando la palla a Smush Parker (17) e relegando i suoi al terzo posto divisionale, dietro a Orlando e Washington.
Andrea Rizzi
|
da basketnet.it
|