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#71
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Infatti ragazzi secondo me se cunego partiva con Simoni e Svoldelli il vantaggio era sicuramente migliori di questi su di Luca e rischiava di perdere davvero la maglia rosa...!
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#72
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Quote:
che babbo cunego...se partiva anche lui con garzelli e simoni a di luca se lo facevano nuovo nuovo... |
#73
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Sono partiti Riccò e Piepoli con Parra e Perez Cuapio sul San Pellegrino!!!!!!!Oggi ci saranno scintille...Gibo attacca sicuro sul Giau....
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#74
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Quote:
ma perchè c'era anche Simoni?? Riccardo Riccò ha vinto la 15ª tappa del Giro d’Italia, Trento-Tre Cime di Lavaredo, km 184. Sull’arrivo in salita a quota 2304 il 23enne modenese della Saunier Duval-Prodir, all’esordio al Giro, ha ottenuto il suo primo successo nella corsa rosa. Secondo il compagno di squadra Leonardo Piepoli: i due, che avevano attaccato a 99 chilometri dal traguardo sul Passo San Pellegrino, il primo dei quattro Gpm di giornata, si sono stretti la mano subito dopo l’arrivo. Terzo a 10” il colombiano Parra, poi il messicano Perez Cuapio a 32”. Quinto, a 1’29”, Eddy Mazzoleni, che aveva attaccato prima del Passo Tre Croci ed è stato anche maglia rosa virtuale. Ma il primato, al termine di una tappa splendida, resta a Danilo Di Luca, che ha attaccato sull’erta finale liberandosi della compagnia di Simoni, Cunego e Schleck, giungendo 6° sul traguardo a 2’53” da Riccò. Settimo Simoni a 3’30”, Cunego 8° a 3’35”, 9° Andy Schleck a 3’51”: distacchi e posizioni sono ancora ufficiosi. In classifica generale il 31enne abruzzese della Liquigas ha 1’51” su Eddy Mazzoleni e 2’56” sul lussemburghese Andy Schleck. Seguono Simoni a 3'19" e Cunego a 3'23", mentre Riccò, che al mattino era a 6’54” da Di Luca, ha praticamente dimezzato lo svantaggio ed ora ha un ritardo di 3’39”. |
#75
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classifiche completeclassifica di tappa:http://www.gazzetta.it/Speciali/Gir...a.shtml?t=15&c=
e classifica generale:http://www.gazzetta.it/Speciali/Gir...l?t=15&c=_CLGEN |
#76
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Io sono stracontento,Riccò sta diventando sempre piu' la speranza del nostro ciclismo per il futuro,oggi si è fatto una fuga di 100km con lo strepitoso Piepoli e se non lo avessero fermato a Fiorano(grazie a quello stronzo di Simoni.... )avrebbe addosso la maglia rosa..... delusione Cunego,ancor di piu' Simoni,grandi Savoldelli e Mazzoleni (fenomenali in discesa )
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#77
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oggi (arrivo in Austria) penso andrà in porto una fuga da lontano
intanto in testa c'è Garzelli, gruppo a più di 5 minuti |
#78
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Quote:
sai bene che non l'ha fermato simoni...era scomodo nella fuga, i senatori non l'hanno voluto... |
#79
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Vittoria meritatissima per Stefano Garzelli che arriva sul traguardo austriaco con una quarantina di secondi di vantaggio dagli inseguitori (tra cui Caucchioli). Gruppo compatto segnalato a oltre 7 minuti. Maglia rosa sempre sulle spalle di Di Luca
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#80
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Stefano Garzelli ha vinto la 16ª tappa del Giro d’Italia, da Agordo a Lienz (Austria) per 189 chilometri. Il 33enne varesino dell’Acqua&Sapone, in questa edizione già primo nella frazione di Bergamo, si è imposto per distacco dopo un’azione da lontano partita a circa 55 chilometri dall’arrivo. “Non so neanch’io come descrivere questo successo -, ha detto a caldo il vincitore del Giro 2000, 27 centri da professionista –. Ero fuori classifica dopo la giornata storta alle Tre Cime di Lavaredo e non avevo niente da perdere, così ho rischiato e mi è andata bene”.
Alle sue spalle, a 1’01”, lo sprint per il secondo posto l’ha vinto il francese Mengel sullo spagnolo Serrano, poi Rubiera. Quinto Pietro Caucchioli con lo stesso distacco: tutti fuggitivi della prima ora, sui quali Garzelli si è riportato e che poi ha staccato. Il gruppo con i migliori è arrivato staccato , a 8'10". Non ci sono state variazioni di rilievo alla classifica generale, (perché in avvio Garzelli era a 17° a 20'02"): Danilo Di Luca, che è arrivato a quota 13 maglie rosa vestite in carriera (8 quest’anno dopo le cinque del 2005), guida con 1’51” su Mazzoleni, 2’56” su Andy Schleck, 3’19” su Simoni, 3’23” su Cunego e 3’39” su Riccò. Domani 17ª tappa: Lienz-Monte Zoncolan, km 142. E’ il quinto e ultimo arrivo in salita della corsa rosa, il più duro: la montagna friulana, scoperta dal Giro nel 2003 (vinse Simoni in maglia rosa), verrà affrontata dall’inedito versante di Ovaro. Sono 10,1 chilometri con dislivello di 1203 metri, pendenza media del 11,9% e massima del 22%: numeri che ne fanno la salita più dura d’Europa. |
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