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  #51  
Old 07-06-2007, 05:18 PM
Guaido Guaido is offline
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Originally Posted by yatta
Ma non credo che per quanto concerne il fisco dovrebbero esserci problemi ... nel senso tutto verrebbe equiparato come se ciò non esistesse ... nel senso che qualsiasi commerciante può dare al prodotto finito un prezzo ... quindi se una mercanzia costa 1000 ed il prezzo minimo richiesto dal produttore è 600 io posso tranquillamente venderlo a 900 + 100 scec ... (sconto del 10%) ... al fisco non dovrebbe importare nulla ... in quanto il prezzo dichiarato nel 740/bilancio sarà sempre di 900 ... i 100 scec sono un extra ... come una tessera gratuita che mi permette di avere più clienti offrendo loro vantaggi economici ... credo che il discorso dovrebbe essere così ... a meno che non ho frainteso.

Resta inteso che il discorso di pagare solo in scec un dipendente è da escludersi ... ringrazio Ivano per il chiarimento ... anche perchè poi si andrebbe a cozzare contro la mafia/stato ... e allora lì sono dolori ...


No Yatta, non ci siamo.
Se tu lo vendi a 900+100 scec non ci stai dentro con gli studi di settore (soprattutto i bar e le pizzerie che sono mooolto martoriate rispetto al negozio di alimentari).
Quindi se lo scec per il fisco è come se "non esistesse" io dovrei pagare comunque i famosi 100€ all'operaio secondo contratto e dare "in più" gli scec.
Allora al tipo del pub di cui sopra non servono neanche per pagare i dipendenti.
Quindi hai venduto a sconto del 10%, hai in mano scec che non puoi usare per i dipendenti, o per pagare quello che serve per far andare la tua attività (bollette, tasse, contributi, dipendenti, fornitori, ragioniere,avvocato).
Cosa ci fai? U po' li spendi nel circuito, e poi? Poi li devi buttare e nessuno li vuole più.
Sempre dando per scontato che vi abbia sfiorato l'idea che il dipendente deve essere regolarmente assunto, con CCNL rispettato, contributi e cedolino paga pure a Napoli.
Olretutto per gli importi sopra i 100€ tra imprese si deve pagare con assegno adesso... (grasie finansiaria...) e gli scec?
lo ripeto, ok se sono dei buonini per attirare la gente, se no il sistema è fallimentare e preicoloso di suo.
Non per niente chi batte moneta e la fa circolare come tale và in galera.


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  #52  
Old 07-06-2007, 05:26 PM
yatta yatta is offline
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Originally Posted by Guaido
No Yatta, non ci siamo.


Scusa ma se io decido di vendere un prodotto a 900 anzichè 1000 quale è il problema ... sai meglio di me che nessun prodotto venduto è ridotto all'osso ... c'è sempre un utile minimo del 30% tolte tutte le spese ... compreso quelle da te menzionate ... ora io faccio un ulteriore sconto sul prodotto anzichè guadagnarci 300 ne guadagno 200 ed in più investo questo 10% in scec ... mi aumenta la clientela ... cioè non ho perso io miei clienti ... ho comunque guadagnato ... ed in più ho la prospettiva di aumentare il mio pacchetto clienti ... dando a titolo gratuito degli scec ... è geniale come idea ... si prova se non funziona ... ed i numeri esposti da ivano dicono il contrario ... si può sempre tornare al guadagno di 300 anzichè 200.

Edit: per gli stipendi ti ho risposto nel post precedente


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  #53  
Old 07-06-2007, 05:41 PM
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Originally Posted by Guaido
Ti argomento subito:
Visto che siete in 4 gatti ad accettare gli scec (per una moneta anche 300.000 persone sono poche), gli scec valgono solo la carta (usata) su cui sono stampati.
Se comunque ti piace sognare liberissimo di farlo.
Usa tutti gli scec che vuoi.
Anche se gli scec fossero usati a fianco dell'€ in una zona vasta come una provincia, non varrebbero comunque niente.
ESEMPIONE: Se tu hai l'equivalente di 1Milione di € ma in Nafka eritrei (lì li usano) puoi andare dove vuoi ma sempre senza soldi sei. Puoi andare in giro a dire "Io ho l'equivalente di un milione di € in Nafka eritrei e tu no!" ma sei comunque senza soldi.


Sei un fenomeno, la fossa te la scavi da solo....

ESEMPIONE: "Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente." Thomas Jefferson (1776)

Oggi, in america sta succedendo esattamente questo, grazie a chi come te ha accettato l'attuale sistema.

...che ti si stringe il culo?...



Last edited by romans : 07-06-2007 at 09:07 PM.


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  #54  
Old 07-06-2007, 05:54 PM
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Ma hanno aderito anche altre città, a Roma diversi anche uno Studio Legale...cioè puo essere anche essere allargato a livello nazionale?


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  #55  
Old 07-06-2007, 09:27 PM
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Originally Posted by yatta
Scusa ma se io decido di vendere un prodotto a 900 anzichè 1000 quale è il problema ... sai meglio di me che nessun prodotto venduto è ridotto all'osso ... c'è sempre un utile minimo del 30% tolte tutte le spese ... compreso quelle da te menzionate ... ora io faccio un ulteriore sconto sul prodotto anzichè guadagnarci 300 ne guadagno 200 ed in più investo questo 10% in scec ... mi aumenta la clientela ... cioè non ho perso io miei clienti ... ho comunque guadagnato ... ed in più ho la prospettiva di aumentare il mio pacchetto clienti ... dando a titolo gratuito degli scec ... è geniale come idea ... si prova se non funziona ... ed i numeri esposti da ivano dicono il contrario ... si può sempre tornare al guadagno di 300 anzichè 200.

Edit: per gli stipendi ti ho risposto nel post precedente


Cara Yatta (se ti dico bella ti offendi..)
1.Fai lo sconto del 10% e quindi lo perdi quel 10% (in meno quindi, non in più)
2.poi investi quel 10% in scec (cioè tocchi di carta) nella speranza che qualcuno li pigli.
3. speri che prendendo gli scec arriva più gente da te, quindi più €, attenta, usi gli scec come mezzo per avere €
4. alla fine hai qualche € in più e tanti scec che nessuno vuole.
5. hai cartaccia.

Sul si prova, potete anche provare, peccato che quelli sgamati non avranno mai scec, e gli imprenditori un po' pacioni, resteranno con il cosidetto cerino in mano a scottarsi le dita. E' per questo che non si possono usare tocchi di carta come moneta. Anche per i buoni pasto c'è tutta una normativa per cui si cerca di limitare il loro uso come contante. Non perchè non siano buoni, ma perchè, e ti sembrerà una affermazione ovvia, il buono pasto non è una banconota.
Mi pare chiaro: buono pasto non è banconota.
scec non è banconota.


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  #56  
Old 07-06-2007, 09:33 PM
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Originally Posted by romans
Sei un fenomeno, la fossa te la scavi da solo....

ESEMPIONE: "Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente." Thomas Jefferson (1776)

Oggi, in america sta succedendo esattamente questo, grazie a chi come te ha accettato l'attuale sistema.

...che ti si stringe il culo?...




No, mi cadono le braccia.
Come un liceale medio di oggi sa in V superiore (se studia) molto di più di quello che sapeva un fisico del '700, così un imprenditore di oggi sa molto di più di economia di quel presidente.
Se non sei d'accordo, nel caso in cui ti venga l'appendicite, ti fai operare come si faceva nel 1776.


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  #57  
Old 07-06-2007, 09:39 PM
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Originally Posted by Guaido
No, mi cadono le braccia.
Come un liceale medio di oggi sa in V superiore (se studia) molto di più di quello che sapeva un fisico del '700, così un imprenditore di oggi sa molto di più di economia di quel presidente.
Se non sei d'accordo, nel caso in cui ti venga l'appendicite, ti fai operare come si faceva nel 1776.


Perchè una volta non dici qualcosa di sensato e non leggi solo ciò che ti fa comodo?

Questa è la traduzione del link "attuale sistema":

Ron Paul: Non date la colpa della bolla immobiliare al mercato

Il mercato immobiliare statunitense, considerato a lungo vulnerabile da molti economisti, è ora in procinto di soffrire un serio collasso in molte regioni. Il “guru delle commodities” e manager di hedge fund, Jim Rogers, avverte che i beni immobili nelle aree più care della bolla crolleranno di un 40 o 50%. I media mainstream come il New York Times stanno riportando quasi senza fiato la possibilità di un estesa bancarotta dei mutui subprime (ovvero concessi a soggetti con minore affidabilità)

Quando alla fine la bolla scoppierà nella sua interezza, milioni di americani cercheranno qualcuno a cui dare la colpa. Si aspetteranno che il Congresso tenga delle audizioni riguardo alle pratiche di prestito “subprime” e dei mutui “predatori”. Sentiremo un gran parlare, da tribune d'onore, su come prestatori senza scrupoli si sono approfittati della povera gente, e su come la speculazione rampante ha fatto sì che il mercato immobiliare in tutto il paese diventasse bollente. Sarà un revival delle audizioni per il caso Enron ed il messaggio sarà, esplicitamente o implicitamente, lo stesso: il capitalismo di libero mercato, lasciato a sé stesso, porta sempre a condotte avide, fraudolente e non etiche, se non addirittura illegali.

Ma non bisogna dare la colpa al capitalismo per la bolla immobiliare, bisogna darla alla Federal Reserve. Specificamente, è stato l'intervento della Fed nell'economia – attraverso la manipolazione del tasso di interesse ed alla creazione di moneta dal nulla – a causare il boom artificiale nel mercato dei mutui.

La Fed ha praticamente triplicato la quantità di dollari e di credito in circolazione dal 1990 ad oggi. I prezzi delle case sono aumentati drammaticamente, non a causa della semplice interazione tra domanda ed offerta, ma perché la Fed ha letteralmente “creato della domanda” facendo sì che il costo dei prestiti (tasso di interesse) fosse artificialmente basso. Quando il credito è a buon mercato, gli individui tendono a prendere in prestito troppo ed a spendere senza alcun freno.

Questo non vuol dire che tutte le banche, i prestatori e le aziende di Wall Street siano senza peccato, anzi. Molti di loro sono connessi politicamente, ed hanno beneficiato in modo diretto dalla politica dei “soldi facili” intrapresa dalla Fed. Ed alcuni prestatori hanno fatto davvero dei prestiti non etici e fraudolenti. Ma ogni centesimo che hanno prestato è stato prima creato dalla Fed.

Le azioni dei prestatori sono direttamente attribuibili alla policy della Fed: quando il credito è a buon mercato, perché non prestare soldi in modo più avventato ad individui ai quali normalmente non l'avresti fatto? Anche con tassi di bancarotta più alti, i prestatori possono fare profitti enormi semplicemente grazie al volume degli affari più alto. Il prestito “subprime” è un sintomo della bolla immobiliare, non la sua causa.

La politica di credito della Fed ha anche distorto i prestiti con ipoteca del tipo “Fannie Mae” e “Freddie Mac”, due schemi creati dal Congresso con l'intenzione di aiutare la povera gente. Fannie e Freddie beneficiano la garanzia implicita da parte del governo federale se diventano inadempienti, e quindi sono isolati rispetto alle forze del mercato. Questo isolamento fa sì che gli investitori rendano disponibili, per Fannie e Freddie, fondi che in caso contrario sarebbero stati investiti in altri titoli o imprese più produttive, contribuendo perciò a gonfiare la bolla.

La Federal Reserve fornisce il latte materno per boom economici e crisi seguenti che poi vengono spiegati, scorrettamente, con il mito del “business cycle.” Immaginate un camion portavalori che percorre una strada affollata con le porte aperte, con i soldi che volano fuori dappertutto, ed avrete una buona analogia che descrive la politica della Fed nell'ultimo ventennio. A meno che, o fino a quando, non riusciremo ad impedire alla Federal Reserve di creare moneta a piacimento e regolare i tassi di interesse, rimarremo vulnerabili alle bolle finanziarie ed alle loro, dolorose, correzioni.

Se i prezzi delle case crolleranno e milioni di Americani si troveranno a dovere più soldi di quanto valgono le loro case, la colpa sarà totalmente di Alan Greenspan e di Ben Bernanke.


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  #58  
Old 07-06-2007, 09:46 PM
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Originally Posted by romans
Perchè una volta non dici qualcosa di sensato e non leggi solo ciò che ti fa comodo?

Questa è la traduzione del link "attuale sistema":

Ron Paul: Non date la colpa della bolla immobiliare al mercato

Il mercato immobiliare statunitense, considerato a lungo vulnerabile da molti economisti, è ora in procinto di soffrire un serio collasso in molte regioni. Il “guru delle commodities” e manager di hedge fund, Jim Rogers, avverte che i beni immobili nelle aree più care della bolla crolleranno di un 40 o 50%. I media mainstream come il New York Times stanno riportando quasi senza fiato la possibilità di un estesa bancarotta dei mutui subprime (ovvero concessi a soggetti con minore affidabilità)

Quando alla fine la bolla scoppierà nella sua interezza, milioni di americani cercheranno qualcuno a cui dare la colpa. Si aspetteranno che il Congresso tenga delle audizioni riguardo alle pratiche di prestito “subprime” e dei mutui “predatori”. Sentiremo un gran parlare, da tribune d'onore, su come prestatori senza scrupoli si sono approfittati della povera gente, e su come la speculazione rampante ha fatto sì che il mercato immobiliare in tutto il paese diventasse bollente. Sarà un revival delle audizioni per il caso Enron ed il messaggio sarà, esplicitamente o implicitamente, lo stesso: il capitalismo di libero mercato, lasciato a sé stesso, porta sempre a condotte avide, fraudolente e non etiche, se non addirittura illegali.

Ma non bisogna dare la colpa al capitalismo per la bolla immobiliare, bisogna darla alla Federal Reserve. Specificamente, è stato l'intervento della Fed nell'economia – attraverso la manipolazione del tasso di interesse ed alla creazione di moneta dal nulla – a causare il boom artificiale nel mercato dei mutui.

La Fed ha praticamente triplicato la quantità di dollari e di credito in circolazione dal 1990 ad oggi. I prezzi delle case sono aumentati drammaticamente, non a causa della semplice interazione tra domanda ed offerta, ma perché la Fed ha letteralmente “creato della domanda” facendo sì che il costo dei prestiti (tasso di interesse) fosse artificialmente basso. Quando il credito è a buon mercato, gli individui tendono a prendere in prestito troppo ed a spendere senza alcun freno.

Questo non vuol dire che tutte le banche, i prestatori e le aziende di Wall Street siano senza peccato, anzi. Molti di loro sono connessi politicamente, ed hanno beneficiato in modo diretto dalla politica dei “soldi facili” intrapresa dalla Fed. Ed alcuni prestatori hanno fatto davvero dei prestiti non etici e fraudolenti. Ma ogni centesimo che hanno prestato è stato prima creato dalla Fed.

Le azioni dei prestatori sono direttamente attribuibili alla policy della Fed: quando il credito è a buon mercato, perché non prestare soldi in modo più avventato ad individui ai quali normalmente non l'avresti fatto? Anche con tassi di bancarotta più alti, i prestatori possono fare profitti enormi semplicemente grazie al volume degli affari più alto. Il prestito “subprime” è un sintomo della bolla immobiliare, non la sua causa.

La politica di credito della Fed ha anche distorto i prestiti con ipoteca del tipo “Fannie Mae” e “Freddie Mac”, due schemi creati dal Congresso con l'intenzione di aiutare la povera gente. Fannie e Freddie beneficiano la garanzia implicita da parte del governo federale se diventano inadempienti, e quindi sono isolati rispetto alle forze del mercato. Questo isolamento fa sì che gli investitori rendano disponibili, per Fannie e Freddie, fondi che in caso contrario sarebbero stati investiti in altri titoli o imprese più produttive, contribuendo perciò a gonfiare la bolla.

La Federal Reserve fornisce il latte materno per boom economici e crisi seguenti che poi vengono spiegati, scorrettamente, con il mito del “business cycle.” Immaginate un camion portavalori che percorre una strada affollata con le porte aperte, con i soldi che volano fuori dappertutto, ed avrete una buona analogia che descrive la politica della Fed nell'ultimo ventennio. A meno che, o fino a quando, non riusciremo ad impedire alla Federal Reserve di creare moneta a piacimento e regolare i tassi di interesse, rimarremo vulnerabili alle bolle finanziarie ed alle loro, dolorose, correzioni.

Se i prezzi delle case crolleranno e milioni di Americani si troveranno a dovere più soldi di quanto valgono le loro case, la colpa sarà totalmente di Alan Greenspan e di Ben Bernanke.


Guarda qui un genio.
Che prima vuole dare i soldini scec gratis, e poi si arrabbia per l'inflazione.


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  #59  
Old 07-06-2007, 09:59 PM
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Originally Posted by Guaido
Guarda qui un genio.
Che prima vuole dare i soldini scec gratis, e poi si arrabbia per l'inflazione.


Ma hai capito il perchè dell'inflazione?

"...Inoltre si sono già avute nel mondo alcune micro economie che, stampando da sè la propria moneta, hanno risolto radicalmente i loro problemi economici. Tale è, per esempio, il caso dell’Isola di Guernsey, la maggiore delle Isole Normanne. Dopo le guerre napoleoniche l’Isola versava in condizioni disperate. Oggi invece è la plaga più prospera del Regno Unito, ad onta delle panie frapposte dalla Banca d’Inghilterra, timorosa che il precedente possa far scuola e sottrarle così quanto lucra dall’attuale situazione di signoraggio.
E’ evidente che, data la mole enorme degli interessi in gioco, occorre una preparazione culturale che informi le collettività affinchè prenda coscienza del giogo che grava sulle spalle di tutti."


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  #60  
Old 07-06-2007, 10:17 PM
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e ancora:

È morto il prof. G. Auriti articolo dell'unità del 13 agosto 2006

Sfidò il potere centrale coniando una moneta

"Si sono abrumate sabato pomeriggio le bandiere maruccine e frentane per salutare l'Ezra Pound italiano, Giacinto Auriti, nato a Guardiagrele, un piccolo paese d'Abruzzo, che con il suo Simec e le teorie sulla proprietà della moneta da parte del popolo ha avuto il coraggio di denunciare più volte la Banca d'Italia per usura e illeciti monetari e i grandi potentati delle banche centrali mondiali ree di aver costruito l'attuale sistema usurocratico della moneta. Era la fine di luglio del 2000 quando uno squadrone di ben 150 finanzieri occupò militarmente l'antica Città Stato italiana che si era messa a battere moneta con impeto rivoluzionario contro i grandi poteri banacari di Roma.
I grandi poteri tramarono temendo una fiammata di irredentismo meridionalista in quella che fu terra di guerre antiunitarie, una pagina oscura ancora tutta da scrivere. Il piccolo centro abruzzese assurse di colpo alla cronaca mondiale e arrivarono nella quieta cittadina dove Gabriele D'Annunzio ambientò il "Trionfo della Morte", gli inviati dei più importanti giornali economici del pianeta. Alla testa di questo esperimento rivoluzionario c'era Auriti, fondatore dell'Università di Teramo e docente in ben quattro altre università.
«È certo - afferma con commozione Fausto Bertinotti - con Auriti si spegne un esponente di quel pensiero economico che vuole del popolo la sovranità della moneta e non del moloc bancario a capo dell'usurocrazia mondialista. Al professor Auriti va il merito di aver lottato contro i grandi poteri occulti monetaristi. Denunciò l'impressionanate cortina di silenzio che i grandi potentati bancari stesero intorno ai suoi studi. Non è un caso che le denunce di Auriti contro il capitalismo selvaggio e il monetarismo speculativo abbiano fatto tremare le banche centrali di tutto il mondo. Con il Simec e l'esperimento pratico a cui diede vita ci ha lasciato un esempio da perseguire».
Auriti, nella sua qualità di fondatore e segretario del SAUS (Sindacato anti-usura) ha messo in circolazione i Simec (simboli econometrici di valore indotto), di esclusiva proprietà del portatore, com’è stampato sui biglietti. Scopo di questo esperimento della teoria del valore indotto è stato quello di verificare che i cittadini possono per convenzione creare il valore della moneta locale senza alcun intervento né dello Stato né del sistema bancario. Auriti è un maestro-precursore da seguire. Intanto sulla sua casa natale campeggia da più giorni la scritta: “Il Simec è proprietà del popolo. L'Euro di chi è?”.


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