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Doping e Tour de France, Arriva la hit "Epo te quiero"PARIGI (Francia), 6 luglio 2007 - Ma sì, cantiamoci su... Dopo aver scalato tutte le classifiche la scorsa estate con "Coup de boule", ispirata all'incornata di Zizou a Materazzi, il gruppo Laplage propone un nuovo tormentone, sempre legato all'attualità sportiva. Niente Zizou stavolta, ma doping e, più precisamente, EPO. Il titolo della canzone, inequivocabile: "EPO te quiero". Musica spagnoleggiante, Operacion Puerto oblige, e melodia da nuovo, indimenticabile, tormentone estivo. Una colonna sonora perfetta per il Tour de France, che parte domani da Londra, ma non solo.
POZIONE - Il video circola già in rete. Protagonista un improbabile ciclista in tenuta da corrida, baffetto fine e capello spalmato, che canta in francese con accento spagnolo. Su Internet è già una star e il segreto del suo successo sta tutto nella sua borraccia che continene una "pozione speciale". TOUR - La canzonetta racconta della sua scampagnata in giro per la Francia, senza mai affaticarsi troppo se vuole vincere il Tour. E così, senza complessi, ben davanti al gruppone che insegue, il nostro protagonista canticchia il ritornello che fa: "Epo te quiero, grazie a te io sarò numero uno". MAGLIA - Domani, la Grande Boucle parte da Londra, senza il vincitore dello scorso anno, Floyd Landis, accusato appunto di doping. Per questo, la direzione della corsa ha deciso di ritirare la maglia numero 1. Al via anche le polemiche e i sospetti che da anni minano la credibilità del ciclismo. Ma insieme al Tour de France numero 94, parte anche l'Epotour del gruppo Laplage, disponibile online anche in versione reggae. VENDITE - La scorsa estate, i due musicisti francesi, specializzati in gingle per tv, colsero al volo l'occasione offerta dalla testata di Zizou a Materazzi per scrivere e produrre in appena qualche giorno un single diventato memorabile: "Coup de boule". Una canzonetta che ha venduto 450mila copie. "Epo" è destinato a ripetere l'exploit e forse andrebbe tradotto e cantato anche in italiano, spagnolo e tedesco. Ecco il video della curiosa canzone: |
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Sara' lo spagnolo Oscar Pereiro a indossare al Tour de France il pett****e numero 11, il primo assegnato in questa edizione. Il pett****e numero 1, infatti, e' stato deciso di non usarlo: sarebbe spettato al vincitore della scorsa edizione, Floyd Landis, il cui successo e' pero' sub judice per doping. Pereiro si era classificato secondo nel Tour 2006. Hanno intanto firmato il patto antidoping Uci anche gli ultimi che mancavano all'appello, tra cui lo spagnolo Freire.
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Intanto un altro caso di dopingIl ciclista genovese Marco Fertonani e' risultato positivo al testosterone a un controllo antidoping svolto lo scorso febbraio in Francia, durante il Giro del Mediterraneo. La notizia e' confermata dallo stesso corridore 31enne della Caisse d'Epargne. La Procura antidoping, che ha ricevuto gli atti dall'Uci, con tutta probabilita' convochera' il corridore nei prossimi giorni.
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#24
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Lo svizzero Fabian Cancellara ha vinto il cronoprologo del Tour de France, coprendo i 7.9 km del percorso nel centro di Londra in 8’50”, a 53,7 km/h di media. Il campione del mondo a cronometro in carica è stato il solo a scendere sotto i nove minuti e ha bissato il successo inaugurale del 2004, indossando la prima maglia gialla di questo Tour. L’ha sfilata dalle spalle del tedesco Andreas Klöden, secondo con 9’03”, che si consola con la miglior prestazione tra i favoriti alla vittoria finale (ha inflitto 13” a Karpets, 17” a Vinokourov e 30” a Valverde). Terzo lo statunitense George Hincapie in 9’13”.
ITALIANI - Tra i 17 italiani (mai così pochi dal 1989, quando al via ce n’erano 15), miglior tempo per Manuel Quinziato, che ha chiuso nono in 9’22”. Dietro di lui Paolo Savoldelli (9’28”), Filippo Pozzato e Daniele Bennati (entrambi 9’33”). Il velocista aretino a questo punto difficilmente potrà andare a caccia della maglia gialla nella tappa di domani, la prima in linea, 203 km da Londra a Canterbury con tre colli di 4ª categoria. Nella probabile volata Bennati potrà comunque lottare per il successo con l’altro italiano Danilo Napolitano e i favoriti Boonen, McEwen e Hushovd. |
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Un proiettile a Canterbury: l’australiano Robbie McEwen ha vinto in volata la prima tappa del tour de France, incenerendo Thor Hushovd e Tom Boonen e chiudendo i 203 km in 4 ore 39’01”, a 43,65 km/h di media. Il 35enne velocista australiano della Predictor Lotto, prima di una magnifica volata (senza italiani nei primi 10), aveva compiuto un’impresa eccezionale rientrando in gruppo a 7 km dall’arrivo dopo essere rimasto attardato a 22 km dal traguardo per una caduta.
LA CORSA - La tappa entra nel vivo dopo 6,5 km dalla partenza da Londra grazie a David Millar, unico superstite di un attacco a cinque subito stoppato dal gruppo: il 30enne scozzese della Saunier Duval Prodir viene poi raggiunto da Augé, Bich.ot, Grivko e Kuschynski e i cinque raggiungono un vantaggio massimo di 6’10” dopo 110 km. La Csc di Fabian Cancellara (ancora maglia gialla) e le squadre dei velocisti decidono che è ora di andarli a prendere, mentre il gruppetto si sfalda: a 50 km dall’arrivo cedono Millar (che come souvenir della "gita" si porta in albergo la prima maglia a pois di miglior scalatore) e Grivko, a -27 km si arrendono Bich.ot e Kuschynski, infine Augé a -18, poi si va verso la volata. VERSO IL BELGIO - Domani la 2ª tappa porta la carovana in Francia, con partenza da Dunkerque, ma si conclude in Belgio, a Gand, dopo 168,5 km: e nella città dove scatta la classica più amata dai velocisti, la Gand-Wevelgem, quasi certamente saranno ancora gli sprinter a contendersi la vittoria finale. |
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vince il belga sbagliatoGert Steegmans, 26enne belga della Quick Step-Innergetic, ha vinto la seconda tappa del Tour de France, Dunkerque-Gand, km 168,5. Allo sprint, ha preceduto al fotofinish, a sorpresa, il compagno di squadra e connazionale Tom Boonen: Steegmans ha tirato la volata a Boonen, che però non è riuscito a superarlo; per l’apripista del campione del mondo 2005 è la quarta vittoria 2007, decima in carriera. Terzo posto per Filippo Pozzato: poi Hunter, Feillu, McEwen e Zabel, mentre Freire si è piazzato nono.
Alla volata, su un rettilineo che negli ultimi 300 metri tirava leggermente, hanno partecipato non più di 20 corridori: in gruppo, tornato compatto dopo una fuga a tre (Hervè, Perez, Sieberg) durata 140 km, c’è stata una caduta ai meno 2,5 chilometri (l’asfalto era molto viscida causa pioggia) che ha coinvolto tantissimi corridori tra cui la maglia gialla Fabian Cancellara, arrivato al traguardo dolorante all’avambraccio sinistro dopo 2’30”. Lo svizzero ha comunque conservato la maglia gialla: secondo il regolamento, in caso di caduta negli ultimi tre chilometri i distacchi vengono neutralizzati. “E’ sempre la solita storia – ha accusato Pozzato ai microfoni della Rai subito dopo il traguardo. Tutti vogliono stare davanti anche se non hanno le gambe, questi sono i risultati. E la giuria non vede niente”. Domani il Tour prosegue con la terza tappa: Waregem-Compiegne, km 236,5. E’ un’altra occasione per gli sprinter, visto che il percorso è praticamente piatto e c’è solo un Gpm, di quarta categoria, a 34,5 chilometri dalla fine. |
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3°tappa a CancellaraUno strepitoso Fabian Cancellara ha vinto in maglia gialla la 3ª tappa del Tour de France, da Waregem a Compiègne, chiudendo i 236,5 km (frazione più lunga della corsa) in 6 ore 36’15”, media 35,810 km/h. Nella città dove parte la Parigi-Roubaix, che vinse nel 2006, il 26enne svizzero della Csc ha innestato il turbo a circa 800 metri dall’arrivo, proprio su un tratto di pavé, si è bevuto i quattro fuggitivi di giornata e ha resistito al ritorno del tedesco Erik Zabel e di Danilo Napolitano.
AVVIO LENTO – Dei quattro uomini in fuga, due erano scattati dopo 6 km, i francesi Matthieu Ladagnous e Nicolas Vogondy (che grazie agli abbuoni ha accarezzato il sogno di vestire la maglia gialla). Al 60° km avevano 13’ sul gruppo, tutt’altro che ansioso di andarli a prendere. Da qui in poi il distacco aveva iniziato a calare, anche se molto lentamente. A 64 km dall’arrivo, e soprattutto a 29 dal gpm di Côte de Blérancourt, aveva attaccato il francese Stephan Augé, a caccia di punti per la classifica degli scalatori, portandosi dietro il belga Frederik Willems. I due si erano agganciati ai fuggitivi a 52 km da Compiègne e Augé aveva centrato il suo obiettivo, passando per primo sul gpm e strappando la maglia a pois a David Millar. Il quartetto aveva aumentato l’andatura, ma la Csc e le squadre dei velocisti si erano lanciate all’inseguimento, completato dallo show di Cancellara. |
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Vittoria per HushovdAncora volata e ancora un vincitore diverso. Thor Hushovd ha vinto la quarta tappa del Tour de France, 193km da Villers-Cotterets a Joigny. Il norvegese ha preceduto sul traguardo il neozelandese Hunter e lo spagnolo Freire. Quinto il nostro Danilo Napolitano. In maglia gialla resta leader lo svizzero Fabian Cancellara.
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Con uno sprint di potenza il norvegese Thor Hushovd ha vinto la 4ª tappa del Tour de France, da Villers-Cotterêts a Joigny, 193 km percorsi in 4 ore 37’47” (media 41,69 km/h). Il 29enne della Credit Agricole (che ha toccato i 65,5 km/h) ha battuto il sudafricano Hunter (splendida comunque la sua rimonta), lo spagnolo Freire, il tedesco Zabel e Danilo Napolitano, miglior italiano. Grazie alla vittoria (la prima in stagione e la 5ª al Tour) Hushovd è balzato al 2° posto in classifica generale, a 29” dallo svizzero della Csc Fabian Cancellara, sempre maglia gialla.
FUGA A CINQUE - Anche oggi la tappa segue il copione degli ultimi giorni e si apre con una fuga dalla lunga distanza, nata al 30° km dall’attacco del francese Matthieu Sprick, al quale si accodano il connazionale Sylvain Chavanel, gli spagnoli Juan Antonio Flecha e Gorka Verdugo e il tedesco Christian Knees. Il gruppo, guidato come sempre dalla Csc e dalle formazioni degli sprinter, li tiene entro i 4’ e li va a prendere a 5 km dall’arrivo, quando iniziano i preparativi per la volata e per il trionfo di Hushovd. DOMANI VIA AGLI ATTACCHI - Domani si va da Chablis ad Autun, per la prima tappa non dedicata ai velocisti: i 182,5 km sono molto ondulati, con un gpm di 3ª categoria a 8,5 km dall’arrivo, la Côte de la Croix de la Liberation, che potrebbe essere la rampa di lancio ideale per attacchi decisivi |
#30
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ma non ti sei accorto che lo avevi già scritto???
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