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![]() un decalogo per salvare il TourUn decalogo per salvare il Tour de France, e forse il ciclismo in generale. E' quanto propone oggi il quotidiano Le Parisien, che appartiene al gruppo a cui fa capo anche l'Aso, la società che organizza la Grande Boucle. Dieci "comandamenti" a cui si aggiunge l'idea di Patrice Clerc, presidente dell'Aso: torniamo alla squadre nazionali.
NAZIONALI - Quello di Clerc è un passo verso il passato per guardare con più fiducia al futuro. Il dirigente del Tour confessa all'Equipe di riflettere a una gara aperta anche alle rappresentative nazionali, come nel 1968, quando si contavano tre nazionali francesi, due italiane e due belghe: "La soluzione migliore potrebbe essere una formula mista, con squadre private e una quota riservata ad altre nazionali che eviterebbero accordi sottobanco". AFFONDO - Il decalogo del Parisien invece prevede innanzitutto pene più severe per i corridori che si dopano. Duro poi l'affondo ai dirigenti dell'Uci, che dovrebbero dimettersi, bollati di incompetenza e accusati di essere troppo coinvolti nelle lotte di potere a discapito della disciplina sportiva. Una posizione un po' ambigua per un giornale legato allo stesso gruppo del Tour. PERCORSO -Le Parisien però mette sotto accusa anche la lunghezza della Grande Boucle: troppi i 22 giorni e le 20 tappe su 3570 km. Bisogna ridurre. Una proposta che non piace agli organizzatori del Tour che replicano: in atletica si dopano di più i velocisti dei 100 metri dei maratoneti, la lunghezza non c'entra. RIFORME - Altri consigli: ridurre le pene a chi si confessa a una commissione super-partes di riconciliazione. Poi, escludere automaticamente la squadra del dopato e creare staff medici non più legati alle singole squadre, ma alle federazioni, perché siano più controllati. INVESTIMENTO - La lotta al doping ha bisogno di soldi, per cui il Parisien propone di destinarne l'intero montepremi del Tour, almeno per il 2008. Necessario inoltre armonizzare la legislazione antidoping a livello europeo, migliorando anche le sinergie tra polizia e istanze sportive, evitando così le paralisi transnazionali dell'Operacion Puerto. SPONSOR - Infine, la regola numero 10 richiede un maggior coinvolgimento anche degli sponsor affinché, per esempio, garantiscano una riconversione ai loro corridori, riducendo così la tentazione di vincere dopandosi per guadagnare più soldi. SONDAGGI - Anche l'Equipe riflette sul futuro e si chiede in prima pagina: quale Tour per il 2008?. Una domanda legittima visto che un sondaggio rivela che i francesi si interessano sempre meno al Tour de France (29% contro 38% nel 2006). E quasi la metà (49%) sono convinti che il vincitore di quest'anno sia un dopato. Alberto Contador ha poco da festeggiare. |
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![]() OT - Brixia Toor
Davide Rebellin (Gerolsteiner) si e' aggiudicato per il secondo anno consecutivo la vittoria nella classifica finale al Brixia Tour. La frazione conclusiva da Pisogne a Darfo Boario Terme, 182 km, e' stata vinta allo sprint da Francesco Chicchi (Liquigas) davanti a Mattia Gavazzi (Kio Ene-Tonazzo) e Mirco Lorenzetto (Milram). |
#133
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![]() È di Daniele Bennati l’ultimo urlo nel Tour di Alberto Contador: il velocista della Lampre ha vinto la tappa conclusiva da Marcoussis a Parigi (146 km in 3h51’01”, media 37,91 km/h). Il 26enne aretino della Lampre ha dominato la volata sui Campi Elisi, partendo da lontano e resistendo al tentativo di rimonta di Hushovd (2°), Zabel (3°) e Hunter (4°). Rivali che rendono ancora più prestigiosa la vittoria di Bennati, che dopo quella “strana” centrata a Castelsarrasin andando in fuga, ha fatto il bis esibendosi alla grande nella sua specialità. “Vincere a Parigi è più che straordinario, non ci credo ancora – ha detto il toscano – Credo che la mia carriera inizi ora: vincere al Tour fa di te un corridore più importante”.
CONTADOR - La maglia gialla (e ancora di più quella bianca di miglior giovane) era salda già da sabato sulle spalle di Alberto Contador, nonostante su di lui continuino ad aleggiare sospetti legati al suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto. Il 24enne madrileno è diventato il quinto spagnolo a vincere il Tour de France, dopo Bahamontes (1959), Ocaña (1973), Delgado (1988) e Indurain (dal 1991 al 1995). TAPPA - L’ultima tappa per il 24enne della Discovery è stata solo una passerella trionfale: la gara si è incendiata solo nel finale per la conquista della vittoria sui Campi Elisi. A cercare di strappare l’ultimo successo ai velocisti sono stati 10 corridori, tra cui Alessandro Ballan, che hanno attaccato a 39 km dall’arrivo, ma hanno dovuto arrendersi alle squadre degli sprinter. Neanche le altre maglie hanno cambiato padrone: quella verde della classifica a punti è rimasta al belga della Quick-Step Tom Boonen, quella a pois degli scalatori al colombiano della Barloworld Mauricio Soler. GLI ITALIANI – La vittoria di Bennati ha regalato un sorriso finale alla spedizione italiana: senza uomini da classifica l’unico obiettivo possibile erano le tappe e ne abbiamo conquistate tre, il massimo per una nazione, alla pari col Belgio. Oltre a Bennati, a esultare era stato Pozzato ad Autun. Qualcosa di più, forse, si poteva aspettarselo da Alessandro Ballan. |
#134
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#135
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![]() Quote:
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() comunque la bella notizia di oggi è che il Tour è finito ma credo che ci sarà un seguito mica da scherzo ![]() |
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![]() Andreas Kloden, tedesco, corridore dell'Astana che, come tutta la squadra, ha dovuto abbandonare il Tour de France dopo il "caso-Vinokourov", e' tornato a parlare a proposito del braccio di ferro ancora in corso tra gli organizzatori della corsa a tappe francese e l'Unione Ciclistica Internazionale: "Quando sento il patron del Tour de France dire che l'UCI vuole danneggiare la credibilita' dei controlli e distruggerli - ha detto Kloden - ho l'impressione che noi, i corridori, siamo come marionette in questa lotta di potere''.
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![]() L'Astana licenzia Alexandre Vinokourov, dopo che anche le controanalisi avevano confermato la positivita' del ciclista al Tour. Il primo test sul corridore kazako era stato eseguito al termine della cronometro di Albi, 13/a tappa della corsa francese. Adesso Vinokourov rischia 2 anni di squalifica. Intanto Werner Franke, l'esperto tedesco della lotta al doping, getta pesanti ombre sulla vittoria dello spagnolo Contador: "E' la piu' grande truffa della storia dello sport".
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#138
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![]() ancora strascichiAltra tegola sul Tour de France: lo spagnolo Iban Mayo (Saunier Duval) è risultato positivo per eritropoietina a un controllo antidoping effettuato il 24 luglio, secondo e ultimo giorno di riposo della Grande Boucle. Mayo, che aveva chiuso 16° in classifica generale a oltre 27' dal connazionale Alberto Contador, è stato immediatamente sospeso dal club francese, in attesa delle controanalisi. Nel caso la positività fosse confermata, il contratto sarà rescisso
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#139
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Strano..perchè a parte un paio di tappe,è andato piano... ![]() |
#140
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![]() La T-mobile ha licenziato Patrik Sinkewitz, che ha rinunciato alle controanalisi dopo essere stato trovato positivo al testosterone. "Dopo questo annuncio abbiamo tratto le nostre conclusioni" ha dichiarato il manager della formazione tedesca Rolf Aldag.
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