di Redazione (redazione@vita.it)
09/08/2007 "Il nostro progetto è aperto anche ai laici"
La rappresentanza politica della comunita' cattolica e in particolare quella che ha dato vita al Family day, e' stata ed e' l'oggetto del confronto che Savino Pezzotta ha intavolato con Clemente Mastella e Pierferdinando Casini. L'ex segretario della Cisl e portavoce del Family Day ne parla in un'intervista al "Messaggero", nella quale affronta anche il tema del grande centro.
Con i leader dell'Udc e dell'Udeur, puntualizza Pezzotta, "non c'e' stata alcuna riunione segreta, nessun vertice. Ci incontriamo spesso (...) credo che la politica, in questo sistema bipolare, non offra l'alternanza tra due proposte, ma solo l'alternativa tra due leader. Qui Prodi, la' Berlusconi e questo non mi basta". Come dovrebbe essere il progetto che accomuna cattolici e moderati? "Intanto -replica Pezzotta- credo possa coinvolgere anche i laici che condividono alcuni valori come la vita e la famiglia ma anche un'economia piu' solidale e un liberismo piu' serio". Una sorta di Dc del terzo millennio... "Questi -osserva l'ex segretario della Cisl- sono schemi del passato. La Dc ai suoi tempi ha assicurato democrazia a tutti e non sono ai cristiani. Oggi non si tratta di risolevere la questione cattolica ma di capire come collocare la risorsa costituita dai cattolici nel dibattito politico".
Della rappresentanza politica dei cattolici, Pezzotta spiega di aver discusso non solo con Mastella e Casini ma anche con Rutelli ("del quale -aggiunge- condivido in pieno l'impegno per un riformismo vero") e Fassino ("che stimo molto", continua). "La questione vera e' che, indipendentemente dal fatto che il movimento cattolico nasca o no, nel Paese occorre recuperare la credibilita' perche' siamo ormai all'esaurimento della Seconda Repubblica e sta venendo meno il rapporto tra cittadini e politica".
Fonte