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#1
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Lo scandalo acqua rossa continuaNel mio paese lo scandalo continua...ora si sta superando ogni limite.
il giorno dopo è intervenuto lo zoo di 105 il giorno del sevizio delle iene (29/11/2007) l'acquedotto pugliese rilascia questo comunicato stampa : Quote:
a seguito di questo comunicato varie volte, addetti dell'aqp hanno aperto i tombini per far fluire l'acqua e purificare le condotte. da 3-4 giorni consecutivi (mai successo che io sappia) in 3 punti del paese viene espulsa acqua H24....ma se l'acqua è potabile perchè? Vari esami hanno dimostrato che l'acqua non è potabile. Il giorno 2 gennaio ecco come sis presenta l'acqua che esce dal rubinetto di una abitazione. ACQUEDOTTO CI DEVI DARE I SOLDI! SECONDO TE DOVREMMO BERE QUEST'ACQUA? per maggiori info http://www.comitatonoacquarossa.it/
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#2
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e il 26/12/2007 il presidente vendola afferma:
«In tutti i i settori della vita pugliese abbiamo segnato dei punti di svolta storica». Questo ha dichiarato il presidente Nichi Vendola facendo un bilancio dell’attività dell’ente nell’anno che si sta chiudendo. Risposte innovative – dice – sono state date nel 2007 per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico: «è stato sbloccato, dopo 30 anni di chiacchiere, il mitico appalto per la ricerca perdite nella rete idrica, lunga 16.000 chilometri, con 5.000 interventi di manutenzione straordinaria ogni mese, così come è partito l’appalto che è in via di realizzazione per cambiare i contatori obsoleti. Un settore, quindi, nel quale si comincia a vedere una risposta strategica e strutturale»
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#3
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AL Sig.
Presidente del Consiglio Regionale SEDE Interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta OGGETTO: EROGAZIONE DI ACQUA ROSSA NEL COMUNE DI MELENDUGNO PREMESSO CHE: * la legge (D. LGS 31/01 e D.P.R. 236/88) stabilisce che l’acqua, per essere potabile, deve essere: INCOLORE, INODORE e INSAPORE, SALUBRE e PULITA; * nel Comune di Melendugno, nel maggio del 2004, in seguito alla comunicazione dell’Acquedotto Pugliese di gravi inconvenienti igienici alla rete idrica, l’ordinanza sindacale n.29/2004 vietò l’utilizzo dell’acqua della rete idrica di tutto il centro abitato per circa un mese; * l’AQP, in base alle analisi dei campionamenti di acqua effettuati in detto periodo, riscontrò la “presenza nell’acqua di caratteri organolettici alterati per presenza di ferro superiore al limite legale, conseguenza questa dei lavaggi effettuati in modo radicale e anche delle continue variazioni di pressione interna ed all’obsolescenza delle reti sia interne che esterne” (nota della Direzione Operativa di Lecce Prot. n.11099/SC/rc); * da allora sono trascorsi tre anni e mezzo e in questo periodo i Melendugnesi sono stati costretti a convivere con il problema dell’acqua “potabile” rossa che sgorga dai rubinetti domestici ad intervalli sempre più brevi; * malgrado le rassicurazioni delle autorità pubbliche riguardo la potabilità dell’acqua distribuita, nella cittadina quasi nessuno più usa l’acqua di rubinetto per bere e cucinare, come ha rivelato il sondaggio effettuato dal Comitato no-acquarossa, sorto spontaneamente per la difesa della Salute dei Cittadini, in base alle cui indagini, su 400 intervistati, soltanto 19 Melendugnesi hanno dichiarato di consumare l’acqua di rubinetto; * secondo il comune sentire dei cittadini l’uso dell’acqua di rubinetto è potenzialmente pericoloso per la salute e il buon senso consiglia ai più di NON USARE comunque l’acqua, malgrado venga pagata a caro prezzo; * questo tipo di acqua, fortemente colorata, sgorga dal rubinetto 7/8 volte al mese, in media, e ogni volta per ore, in qualsiasi momento e senza preavviso. I cittadini più deboli, come i non-vedenti, gli ammalati, i bambini della scuola materna sono anche di più pericolosamente esposti a possibili danni poiché non in grado di rendersi pienamente conto di cosa stia fuoriuscendo dal rubinetto; * i cittadini hanno raccolto oltre 1000 firme e hanno inviato ben due petizioni con richiesta di interventi urgenti al Presidente del Parlamento Europeo (Petizione n.0812/2006 e segg.) e per conoscenza anche al Presidente Prodi e alla Presidenza della Regione Puglia; * circa 40 cittadini hanno esposto denuncia-querela nei confronti dei responsabili del disservizio; * i cittadini sono esasperati, come dimostrano gli articoli sulla questione apparsi, da due anni a questa parte, sui giornali e sulle televisioni regionali e nazionali; * l’ARPAPUGLIA ha provato che il 13 e il 26 luglio del 2006, su 33 campioni di acqua esaminati, presso abitazioni del Comune di Melendugno, ben 14 non erano conformi alla legge e che “…tra i parametri esaminati il Ferro supera il limite stabilito per le acque destinate al consumo umano” (D. Lgs 31/01); * le analisi chimiche, fatte effettuare da privati cittadini hanno dimostrato presenze di ferro di molto superiori alla legge (3,3 mg/l rispetto allo 0,2 in un caso e 1,3 mg/l rispetto allo 0,2 in un altro); * con nota del 23 marzo 2007, il Referente U.O. n. 4. (del Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene degli alimenti – Azienda Sanitaria Locale - Area Nord – di Lecce) informava le Autorità Comunali che dai campioni prelevati, l’acqua della fontanina di Piazza Risorgimento non appariva incolore per la qual cosa non si poteva escludere la presenza di sostanze indesiderabili. Pertanto, in attesa della trasmissione da parte del DAP di Lecce degli esiti analitici dei campioni d’acqua, considerato che tali episodi si erano già verificati anche in altre occasioni nello stesso Comune, si PROPONEVA “di voler emettere, a titolo precauzionale, provvedimento teso a limitare il consumo di acqua, relativamente al suo uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, delle porzioni di rete a valle del punto di prelievo, in quanto non sussisteva, allo stato, la certezza della salubrità e dell’igienicità dell’acqua distribuita, ed alla sostituzione dell’approvvigionamento pubblico con l’utilizzo di rete alternativa e sostitutiva, su esplicita richiesta rivolta all’Ente Gestore, fino al ripristino dei requisiti di conformità dell’acqua potabile distribuita.” * i cittadini chiedono, da anni inutilmente, 1) la FORNITURA DI ACQUA POTABILE conforme ai requisiti di legge a fronte del contratto di fornitura in atto tra l’Acquedotto Pugliese e i cittadini-utenti ai sensi dei seguenti punti del IV Capitolo della Carta del Servizio Idrico Integrato dell’AQP (IV.1 - IV.1.1 – IV.1.2 - IV.1.3 - IV.1.4 - IV.2); 2) la sostituzione immediata di tutte le condutture dell’acquedotto cittadino, vecchie e ormai inadeguate, come dimostrano le note del Comune di Melendugno del 11/05/2005 e del 11/05/2006; 3) la sostituzione immediata,se esistenti, di tutte le condutture dell’acquedotto in cemento-Amianto, il pericolosissimo “Eternit”, che una legge dello stato ha già da molti anni dichiarato nocivo per la salute; 4) Il rimborso delle bollette pagate per acqua e fognatura in questi ultimi tre anni e mezzo, in cui i Melendugnesi non hanno usufruito adeguatamente del servizio di acqua potabile; 5) la sospensione del pagamento delle bollette future fino alla completa soluzione del problema, certificata dagli organi competenti e riconosciuta da tutti, cittadini compresi; · attualmente, nonostante i lavori di chiusura ad anelli della rete idrica cittadina, non si è riscontrato alcun miglioramento nella qualità dell’acqua; · i cittadini di Melendugno sono depositari, oltre che di doveri, anche di diritti e fra questi il diritto alla Salute; · l’acqua distribuita dall’AQP a Melendugno, quando spesso viene erogata in forma di liquido color rosso-ruggine, non ha alcuno dei requisiti stabiliti dalla legge; · a partire da quel drammatico episodio del maggio 2004, nonostante le numerosissime e quotidiane occasioni di erogazioni di acqua “potabile” rossa, i responsabili del servizio idrico hanno solo proceduto “talvolta” a meri ed isolati lavaggi delle condutture, inutili palliativi che non hanno mai risolto il problema, determinando incertezza nei cittadini, che hanno esercitato soltanto personalmente il diritto di autotutela della propria salute, evitando di bere quell’acqua; * nonostante la singolare situazione, i cittadini continuano a pagare una costosa bolletta, per un servizio di acqua potabile e fognatura, non erogato dall’Acquedotto pugliese con la sottoscritta qualità attestata dal contratto in essere, a fronte degli impegni assunti con gli utenti e solennemente sanciti dalla Carta del Servizio Idrico Integrato e dal D. Lgs 31/01; Il sottoscritto Consigliere Regionale INTERROGA L’ON. NICHI VENDOLA PRESIDENTE REGIONE PUGLIA E L’ASSESSORE ALLA SALUTE PER SAPERE SE NON SI DEBBA FARE OBBLIGO ALL’ L’AQP A: a) fornire ACQUA POTABILE conforme ai requisiti di legge a fronte del contratto di fornitura in atto tra l’Acquedotto Pugliese e i cittadini-utenti ai sensi della Carta del Servizio Idrico Integrato dell’AQP oppure no; b) rinnovare completamente le condutture vecchie e obsolete che producono acqua rossa e gli eventuali, se esistenti, tratti di rete in cemento-amianto (eternit), il cui uso è espressamente vietato da una legge dello Stato; c) riconoscere il diritto al rimborso delle fatture pagate per acqua e fognatura in questi ultimi tre anni e mezzo in cui i Melendugnesi non hanno usufruito adeguatamente del servizio di acqua potabile; d) sospendere il pagamento delle bollette future, o in alternativa la loro riduzione del 50%, in base al Punto 13 del PROVVEDIMENTO C.I.P. 26/75, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 290 del 31 ottobre 1975, fino alla completa soluzione del problema, certificata dagli organi competenti e riconosciuta da tutti, cittadini compresi e con ciò ricreare la fiducia dei Melendugnesi nelle Istituzioni. Bari, 26.11.2007 Firmato Il Consigliere regionale U.D.C Gino Caroppo
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#4
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interessati eh?
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#5
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secondo me l'acqua di là è buona
deve esserci un prolungamento di condutture che è arrivato perfino a roma qualche tempo fa... guarda se non è buona questa l'acqua deve essere INCOLORE,INSAPORE e INODORE..perchè non portare una bottiglia di quell'acqua a chi vi governa e chiedete di bere un bel bicchierozzo d'acqua davanti a voi e alle telecamere....se è pulita che problemi hanno a bere solo un bicchiere d'acqua? |
#6
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anche in Belgio hanno questo problema, a Spa ci hanno dedicato anche la curva del circuito di F1 ...
scherzi a parte la notizia è davvero sconcertante e il problema è che sono anni che la storia và avanti ....le solite italianate Last edited by magikoMILAN1982 : 01-05-2008 at 07:17 PM. |
#7
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Quote:
vabbè a monaco per eliminare il problema del fumo hanno creato la curva del "tabaccaio" ma è vero che il lecce giocherà le prossime partite con le maglie solo rosse? perchè le hanno lavate in quell'acqua e il giallo è sparito |
#8
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Quote:
il solito simpaticone...però quelli del Liverpool potrebbero venire qui a farsi le magliette |
#9
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Quote:
tral'altro ho sentito che bisogna stare attenti a lavarsi con quest'acqua... perchè chi si lava il corpo rischia di diventare indiano.....pelle rossa |
#10
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divertenti queste battute ... davvero
Però torniamo in tema ... grazie
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