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  #31  
Old 03-09-2008, 08:13 PM
Malcom1875 Malcom1875 is offline
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Originally Posted by ac171073
Torniamo ai sondaggi a e ai numeri, che francamente (almeno per me) sono l'unica cosa interessante ed "avvincente" di questa campagna elettorale (ma esclusivamente per motivi matematici e statistici).

Ho trovato questo sito che, pur essendo probabilmente orientato a destra, fa un lavoro molto interessante con i soliti "sondaggini da 1000 telefonate"... e cioe': non considera i singoli sondaggi separatamente, ma fa una media degli ultimi 7 sondaggi effettuati da 7 case sondaggistiche diverse (e quindi anche con diverso "orientamento" politico). I dati dei sondaggi vengono interpolati con curve polinomiali di ordine 3 (per gli amanti della matematica ), e il risultato e' molto interessante perche', al di la' dei margini di errore (che sono sempre, come e' ovvio, molto elevati) da' un'idea chiara delle "tendenze"...

Ebbene, emerge chiaramente che la forbice tra Pdl e Pd, che aveva raggiunto un valore minimo di 7 punti circa 10 giorni fa, da allora ha ricominciato ad allargarsi abbastanza significativamente fino a raggiungere l'attuale valore di 9 punti circa (a causa, probabilmente, del malcontento seguito alla buffonata delle candidature Pd, di cui ho raccontato in un altro thread).
Insomma, i numeri dicono che la rimonta di Veltroni sembra finita... la matematica parla chiaro...

E' anche interessante notare che, sempre secondo i dati "mediati", solo Pdl e Pd superano la soglia di sbarramento al Senato (e quindi saranno i soli ad avere senatori, se questi numeri sono veri... neanche la Sinistra Arcobaleno ci riesce). Alla Camera invece riescono ad accedere ai seggi, oltre a Pdl e Pd, anche Sinistra Arcobaleno e Udc (mentre la Destra sembra rimanere fuori).

Intanto spiega meglio sta cosa:[b] I dati dei sondaggi vengono interpolati con curve polinomiali di ordine 3[/] giusto per capire la sensatezza del calcolo.
Io vedo che l'unico sondaggista che dà 9-10 punti di vantaggio a Berlusconi e Crespi.
Più che un arretramanto PD si registra ua lieva avanzata del PPl con MPA data la 2%.
I piccoli stando a ISPO iniziano a crescere a parte una deflessione di Sinistra Arcobaleno.
Tutti i sondaggisti poi non forniscono la lista completa dei partiti quindi i sondaggi sono ancora rozzi. Vista la rozzaggine mi vien il dubbio che sia rozza pure l'interpolazione.


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  #32  
Old 03-10-2008, 04:41 AM
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Originally Posted by Malcom1875
Intanto spiega meglio sta cosa:[b] I dati dei sondaggi vengono interpolati con curve polinomiali di ordine 3[/] giusto per capire la sensatezza del calcolo.
Io vedo che l'unico sondaggista che dà 9-10 punti di vantaggio a Berlusconi e Crespi.
Più che un arretramanto PD si registra ua lieva avanzata del PPl con MPA data la 2%.
I piccoli stando a ISPO iniziano a crescere a parte una deflessione di Sinistra Arcobaleno.
Tutti i sondaggisti poi non forniscono la lista completa dei partiti quindi i sondaggi sono ancora rozzi. Vista la rozzaggine mi vien il dubbio che sia rozza pure l'interpolazione.


I 7 sondaggi presi in considerazione per calcolare la media sono: Euromedia (9.8 punti di vantaggio per il Pdl), Digis (7.3 punti di vantaggio), Crespi (10.1 punti di vantaggio), Demoskopea (9 punti di vantaggio), Swg (6.8 punti di vantaggio), Ipsos (6.7 punti di vantaggio), Lorien (6.4 punti di vantaggio). Tutti i rilevamenti sono stati fatti tra il 1 marzo e il 6 marzo.

Come ho gia' detto nel post precedente, la cosa interessante di questo sito non sono tanto i numeri (che potrebbero essere sbagliati anche di molto), ma le tendenze : da questo punto di vista, per farti capire, possiamo anche prendere soltanto le case di sondaggi piu' a "sinistra" (lasciando perdere Crespi e compagnia)...
-) Per Swg, il vantaggio passa da 5.5 punti (18 febbraio) a 5 punti (27 febbraio) agli attuali 6.8 punti (3 marzo)
-) Per Ipsos, il vantaggio era 7.8 punti il 18 febbraio, era crollato a 6.4 punti il 25 febbraio, e' ritornato a 6.7 punti il 3 marzo

Lo stesso trend e' confermato anche dagli altri istituti che fanno rilevazioni ogni settimana... c'e' un ribasso di Veltroni (che ha perso tra 0.5 e 1 punti nell'ultima settimana) e un rialzo di Berlusconi (che ha guadagnato tra 0.5 e 1 punto).

Quanto ai partiti "piccoli"... nei 7 sondaggi che ho citato sopra, sono quotati cosi':
-) Sinistra Arcobaleno e' data tra un minimo del 6.5% (Crespi) e un massimo dell'8% (Demoskopea);
-) Udc va dal 5.7% (Euromedia) al 7.5% (Demoskopea);
-) I socialisti viaggiano tra lo 0.5% e l'1.5%;
-) La Destra e' tra 1.3% e 2.2% per tutti, tranne Crespi che la da' al 4%.

L'interpolazione con curva polinomiale di ordine 3 e' semplicemente un metodo matematico per trasformare una serie di dati "sparsi" in una curva che li approssima nel miglior modo possibile... se ti prendi la briga di andare sul sito e dare un'occhiata, vedrai un grafico con tanti punti sparsi e due curve continue che li approssimano. Si vede chiaramente il trend piu' o meno costante del Pdl negli ultimi 2 mesi (segno del fatto che l'elettorato del Pdl e' uno "zoccolo duro" difficilmente spostabile) , e le forti oscillazioni (in salita all'inizio, in discesa ora) del Pd, segno del fatto che i cosiddetti "indecisi" stanno solo ed esclusivamente da quella parte, e non contribuiscono in nessun modo a variare le percentuali del Pdl.
Chiaro ora?


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  #33  
Old 03-10-2008, 07:37 PM
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Ho capito tutto, ma penso che il trend sarà subito rivisto, visto che la questione con i radicali è chiusa ora si deve ricrescere.
Io comunque ho visto mi pare swg dare la Destra al 3.6%
Infine rimarco il fatto che molte liste non sono presenti nei sondagi ma lo sarenno sulla scheda elettorale....Penso che un sondaggio buono lo avremo verso fine fese!


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  #34  
Old 03-11-2008, 03:01 PM
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Originally Posted by Malcom1875
Ho capito tutto, ma penso che il trend sarà subito rivisto, visto che la questione con i radicali è chiusa ora si deve ricrescere.
Io comunque ho visto mi pare swg dare la Destra al 3.6%
Infine rimarco il fatto che molte liste non sono presenti nei sondagi ma lo sarenno sulla scheda elettorale....Penso che un sondaggio buono lo avremo verso fine fese!


E io ti ripeto che NESSUNO di questi sondaggi ha un reale valore, perche' fatti con campioni di 1000 telefonate che non significano assolutamente niente. Chiunque sappia anche solo un po' di statistica ti potra' dire che sui risultati di questi sondaggi si dovrebbero applicare "forbici" assurde, dell'ordine di 5-6 punti percentuali in piu' o in meno, e che quindi i numeri che da' il singolo sondaggio sono privi di qualunque valore.
Diventa piu' attendibile, invece, ragionare su piu' sondaggi presi insieme (se io prendo 7 sondaggi e ne faccio la media, e' piu' o meno come aver fatto un sondaggio su un campione di 7000 telefonate... sicuramente meglio che 1000...) e, soprattutto, ragionare sulle TENDENZE.

Teniamo presente, infine, che tutti i sondaggi ci presentano delle percentuali "uniche", dimenticando che ci sono differenze ENORMI tra Camera e Senato: le schede sono diverse, i sistemi elettorali sono diversi e soprattutto gli elettori sono diversi, visto che al Senato vota solo chi ha piu' di 25 anni... tant'e' che i risultati complessivi di Camera e Senato sono sempre stati molto differenti tra loro: alle ultime elezioni, per esempio (se non consideriamo i voti all'estero) alla Camera l'Unione vinse per 20,000 voti, ma al Senato il centro-destra prese circa 1,000,000 di voti in piu' se non ricordo male... bella differenza, no?
Storicamente, da sempre, l'elettorato piu' giovane e' piu' spostato a sinistra, per cui normalmente il risultato del centro-destra al Senato e' migliore... un sondaggio di qualche giorno fa di Repubblica sembra dire il contrario (vantaggio di 7 punti del Pdl alla Camera, di soli 4.7 punti al Senato), ma io se devo essere sincero ci credo poco...


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  #35  
Old 03-27-2008, 08:49 PM
tiolucas73 tiolucas73 is offline
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Senato, lotteria senza vincitori
I "grandi" rosicchiati dai "piccoli"
I seggi danzanti sono una quindicina, sei quelli delle 4 regioni in bilico
Come Udc, Destra e Sinistra-l'Arcobaleno possono guastare la festa al Pdl
di CLAUDIA FUSANI


ROMA - Una lotteria. E senza neppure il vincitore. Solo che in palio c'è la governabilità del paese. Questo rischia di essere il voto per il Senato, una lotta all'ultima scheda dall'esito assolutamente imprevedibile. Lo sanno bene i due principali competitor: "Abbiamo trenta senatori di vantaggio, non è vero che c'è il pareggio a palazzo Madama" va dicendo Berlusconi; "Per bene che vada al Pdl, se vince, avrà 4-5 senatori di scarto, e la situazione sarà ingovernabile" incalza Veltroni. Per il leader del Pd sarà un terno al lotto; il Cavaliere mette le mani avanti e prepara il terreno alla "grande coalizione". Entrambi si affannano a parlare di "voto utile", quello dato ai loro due partiti. E per il rush finale della campagna elettorale i comizi, sotto la regia di sondaggi e simulazioni, saranno per lo più nelle regioni cosiddette in bilico.

Conseguenze della legge elettorale, quel porcellum che ha già provocato disastri nel 2006. Se possibile, però, la situazione è ulteriormente peggiorata. Tutta colpa, ha spiegato il professor Roberto D'Alimonte, costituzionalista esperto di sistemi elettorali, "dell'offerta elettorale combinata con il meccanismo di voto al Senato".

Cinque partiti rovinano la festa. L'offerta elettorale è la partecipazione alla gara elettorale che questa volta vede in pista almeno cinque poli: tre - Pdl, Destra, Udc - al posto del vecchio centrodestra, due (Pd e Sinistra) al posto del vecchio centrosinistra. Udc e Sinistra sono destinati a togliere voti e a rosicchiare seggi alle due principali formazioni nelle regioni dove supereranno la soglia dell'8 per cento, il minimo per essere rappresentati a palazzo Madama. Le due formazioni tra l'altro - entrambe tra il 6 e il 7,5% - si sono finora difese benissimo dal richiamo al voto utile. Anche perchè le analisi dell'elettorato dicono che il 40 per cento di italiani non si è fatta sedurre da richiamo bipartitico. C'è poi la Destra di Storace, Buontempo e Santanchè che può riservare sorprese in alcune regioni, nel Lazio ad esempio, e rovinare la festa al Pdl.

Il Senato assegna il premio su base regionale (solo in 17 regioni) e alla formazione che prende anche solo un voto in più (VEDI TABELLA). Gli altri seggi sono divisi tra gli sconfitti e chi supera la soglia dell'8 per cento. Vanno persi i voti dati alle coalizioni o ai partiti che non arrivano alla soglia. E se chi vince supera il 55% fa scattare il superpremio di maggioranza (o riposizionamento): ancora più seggi rispetto al previsto, ancora meno al partito che perde. Alcuni numeri cardinali per orientarsi in questa cabala: a palazzo Madama, 315 senatori e sette a vita, la maggioranza politica minima è 158 seggi con cui però - la prova è Prodi - è impossibile governare.

17 regioni col premio di maggioranza. Il caos a palazzo Madama è stato raccontato dall'ultimo sondaggio Ipr-Marketing per Repubblica.it . E anche le simulazioni più ottimistiche per il Pdl come quella del Centro italiano studi elettorali (Cise) fotografano la situazione di stallo al Senato. Il Pdl sarebbe favorito in undici regioni su 17 (sono escluse dal premio Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Molise). In alcune il vantaggio del Pdl è superiore al dieci per cento ed è arduo immaginare una rimonta: si tratta di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, Sicilia. In altre - Piemonte e Umbria - la differenza a favore del Pdl è intorno al 7 per cento, un margine giudicato recuperabile considerato il PDI, il partito degli indecisi attestato sul 30 per cento. Sempre tra le undici dove il partito di Fini e Berlusconi sarebbe favorito, ci sono però quattro regioni - Liguria, Abruzzo, Calabria e Sardegna - dove il margine a favore del Pdl è inferiore al 2 per cento ed è assolutamente impossibile fare previsioni.

Regioni in bilico: prima variabile. Anche nell'ipotesi che il Pdl sia favorito in undici regioni e prendesse, tra premi e superpremi 167 seggi, ben nove sopra la soglia critica di 158, non sarebbe però sufficiente per governare. Perchè scatterebbero le variabili. La prima è quella delle regioni in bilico, in tutto sei seggi che possono far retrocedere il Pdl a 161 e portare il Pd a 154: un margine senza più certezze (alla variabile regioni in bilico Repubblica. it dedicherà articoli specifici).

La seconda variabile: il fattore "E". Rende tutto ancora più caotico. Riguarda quelle regioni, ad esempio Lombardia, Emilia Romagna e Lazio dove il margine di vantaggio è tale per cui i rischi di perdere e di non prendere il premio non esistono. Qui scatta però il fattore E: "e" come erosione di seggi da parte delle formazioni minori. La regola non scritta che complica più che mai il voto al Senato stabilisce che il risultato finale non dipende solo da quante regioni si vincono ma occorre anche vincere molto bene e perdere senza essere schiacciati.

La Lombardia per esempio mette in palio 47 seggi, 26 per la coalizione vincente, 21 per quella perdente. E' possibile dire fin da ora che il Pdl prenderà 26 senatori. Ma ne può prendere anche tre-quattro in più, arrivare a 29-30 grazie al superpremio di maggioranza. Se però Udc, o Destra o Sinistra dovessero superare lo sbarramento, il Pdl - e non il Pd già sconfitto - perde seggi, uno, due, fino a un massimo di quattro. Ragionamento analogo viene fatto per il Veneto: 24 senatori in palio, 13 assegnati col premio di maggioranza, 11 alla coalizione perdente. Se però scatta il superpremio o l'Udc prende un seggio ecco che cambia tutto di nuovo. In Emilia, regione saldamente in mano al Pd e alla sinistra - 21 senatori in palio, 12 a chi vince, nove a chi perde - se la Sinistra-L'Arcobaleno supera la soglia strappa due seggi al Pdl. Idem nel Lazio dove la variabile Storace-Buontempo-Santanché può veramente giocare pessimi scherzi a Berlusconi. I senatori in palio questa volta sono 27 di cui 15 vanno al partito che prende più voti. Servono circa 260 mila voti in questa regione per superare lo sbarramento dell'8 per cento e prendere seggi. Sia la Destra che l'Udc sono molto vicini. E Berlusconi potrebbe perdere in un sol colpo, in una sola regione dai cinque ai nove seggi. Una lotteria. Appunto. Senza vincitori certi.

(26 marzo 2008) repubblica.it

GRAZIE PER AVER IMPOSTO QUESTA GRAN BELLA LEGGE!!
e soprattutto, un caloroso grazie a chi li rivoterà!!!!!!!!!
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11/11/2008 Milano DatchForum..150 minuti di emozioni...grazie Francesco!


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  #36  
Old 03-28-2008, 08:25 AM
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una "piccola" conferma......


Berlusconi: "Voto utile al Senato
altrimenti potrebbe vincere il Pd"

Silvio Berlusconi
ROMA - Per la prima volta, oggi, Silvio Berlusconi - pur dicendosi certo di una maggioranza di 28-30 parlamentari, al Senato - ammette che, a Palazzo Madama, la sconfitta è un'ipotesi tutt'altro che impossibile. E lo fa lanciando un appello al "voto utile": "Dobbiamo spiegare agli elettori del centrodestra come il voto, soprattutto al Senato, ai partiti minori può portare a una vittoria dell'altra parte, è un regalo a Veltroni". Insomma, il Pd potrebbe vincere, se si disperdono i consensi.
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  #37  
Old 03-31-2008, 06:43 PM
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Secondo me il voto utile è quello dato ai piccoli.
Berlusconi rischia di confenzionarsi un autorete e non lo sà: se tutti ascolatassero i suoi consigli e votassero solo PDL e PD , si avrebbe un matematico pareggio fra i due riptendo l'esito del 2006.
Una grande coalizione non può funzionare perchè non sono 2partiti soli come SPD e CDU in Germania ma bensì molti di più, specie ne PDL che imploderebbe anche da solo per le sue contraddizioni interne.
Quindi votare UDC,SA ecc. può essere un modo per regalare alleati a chi vince anche se ora dicono che non si alleeranno.
Non è bello che si facciano allenza post voto ma la colpa e del cdx che ha voluto il porcellum a tutti i costi...non votateli!


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  #38  
Old 03-31-2008, 06:49 PM
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Leggetevi questo interessante articolo sugli sconvolgimenti che il voto può subire rispetto ai sondaggi...cose interesssantissmme del tipo il 20% di Italinai non sà che An si è sciolta in PDL...ecc.
http://www.crespiricerche.it/index....&id=56&Itemid=1


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  #39  
Old 04-07-2008, 07:25 PM
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11:44 Berlusconi: "Le donne di destra sono più belle..."
"Le donne di destra sono certamente più belle...". Così Silvio Berlusconi a Radio Radio risponde a una domanda sulla differenza tra le donne di destra e quelle di sinistra.

ma domenica si vota per miss italia
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