«Ciao, il mio nome è Olivia e sono la news manager di YouTube. Citizen News è il canale dove daremo risalto ad alcuni dei miglior contributi giornalistici apparsi su YouTube». Si chiamerà Citizen News infatti il canale YouTube dedicato alle news amatoriali e si plasmerà sui contenuti che gli utenti si offriranno di condividere. Per il momento non si sa molto altro dell’iniziativa del portale, se non quello che spiega Olivia Ma, news manager di YouTube, in un post in cui, oltre ad annunciare il progetto, lancia agli stessi cittadini la sfida di dare un volto più preciso a Citizen News, diventando loro stessi maestri dei meno esperti nel generare contenuti.
LE NEWS DI YOUTUBE – Prima o poi c’era da aspettarselo d’altronde che una realtà come YouTube si aprisse anche al giornalismo vero e proprio, seppur amatoriale. Si è capito da tempo che non si tratta di un fenomeno passeggero e infatti la creatività e la voglia di partecipazione sono letteralmente esplosi, inondando di contributi soprattutto la categoria News & Politics. Tanto da far pensare che ci sia spazio anche per servizi giornalistici, sempre con lo stesso spirito, sempre gratuiti e sempre liberi. Unica limitazione le leggi sul copyright ma nessun vincolo nella scelta della linea editoriale.
TIPO DI CONTENUTI – Il videoclip di presentazione spiega che YouTube è a caccia soprattutto di reportage e di servizi giornalistici sulle realtà locali oppure approfondimenti prodotti da team universitari di ricercatori che raccontino in anteprima come si stanno muovendo alcuni filoni della ricerca. E poi ci sono i classici casi in cui essere al posto giusto al momento giusto, per caso, offre un’opportunità a chiunque di raccontare eventi particolari che altrimenti non sarebbero coperti dai canali tradizionali.
ALTRE ESPERIENZE – Il giornalismo dal basso è ormai un fenomeno dilagante. Ci ha provato CNN con iReport, BBC, Fox, Al Jazeera, il Los Angeles Times: ciascuno a modo proprio e con varie sfumature di controllo. Ma le attese nei confronti di YouTube sono particolarmente alte, trattandosi di una delle piattaforme di condivisione di maggior successo. Il giornalismo partecipativo è già iniziato su YouTube, ma il progetto è ancora in divenire ed è in fase embrionale. Per il momento conviene tenerlo d’occhio, in attesa che si arricchisca e che diventi un altro luogo in cui sfuggire ai filtri editoriali dei grandi giornali e condividere pensieri, emozioni e storie di vita.
fonte corriere.it
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