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#1
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Perche' questo forum?Perche' noi tutti e chi frequenta la rete come ormai una "seconda casa" deve essere informato su iniziative per conoscere in modo attento e preciso la situazione della liberta' digitale in Italia e nel mondo.,
E' importante per ognuno di noi difendere questi "spazi" , fin'ora ignorati ma che stanno diventando sempre piu' importanti e che richiedono una coscienza comune , per lottare contro chi vuole censurare, inibire questo grande mondo "virtuale". Coolstreaming |
#2
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"Bless you!"direbbe un inglese.Non poteva venir al momento più appropriato questo tuo post,dico io.
Coll'aria che tira bisogna star in guardia: http://www.repubblica.it/supplement.../019ibulli.html |
#3
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Fino a che potrò starò sempre accanto a voi tuttiEh si, non c'è che dire, quando ho incontrato per la prima volta questo forum, cioè quando ho iniziato a leggerlo, sono rimasta colpita, dalla semplicità, e dalla disponibilità che tutti hanno dimostrato nell'aiutare gli utenti tutti.
L'educazione, il rispetto, la comunità, ... come dici tu la nostra seconda casa, mi hanno spinta a scrivere subito ... a far sentire la mia presenza, in modo da poter dire anche io faccio parte di questa grande famiglia ... si state leggendo bene, per me voi tutti, anche se diciamo così virtualmente, siete la mia seconda famiglia, senza dover specificare il significato di questa parola ... chi mi conosce sa cosa intendo. E da buon familiare sarò pronta, secondo quanto posso, a difendere questo forum ... oltre non vado, lascio spazio agli altri .... solo una cosa voglio dire, grazie staff per aver creato questo magico forum ... un abbraccio a tutti Yatta |
#4
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ecco perchè ha senso questo forum... citando parole non mie:
Mai come oggi il potere dell’informazione ha guidato il destino dell’uomo, e per esercitare il diritto di critica e di controllo su questo potere `e il momento di scegliere da che parte stare nell’arena dove si consuma lo scontro tra i due modelli di sviluppo che stanno orientando, ciascuno a suo modo, l’evoluzione della nostra cultura: il modello “proprietario” e il modello “libero”. Il modello proprietario `e caratterizzato dall’applicazione al mondo delle idee, della cultura e delle opere dell’ingegno di un concetto base dell’economia tradizionale: il valore di un bene `e determinato dalla sua scarsit`a. L’applicazione di questo principio economico a beni immateriali come un programma informatico o una sequenza di note musicali ha come conseguenza una rigida tassazione di ogni forma di utilizzo o duplicazione delle opere dell’ingegno, e un lavoro incessante di monitoraggio e controllo per reprimere, sanzionare, criminalizzare e scoraggiare qualunque utilizzo di questi beni immateriali che non produce un immediato vantaggio economico per chi ne controlla i diritti di riproduzione. A questa visione mercantile della scienza e dell’arte si contrappone il modello di sviluppo “libero”, basato su un principio completamente diverso: nella societ`a dell’informazione il valore di un bene immateriale, concettuale o artistico `e determinato dalla sua diffusione. Un libro, un brano musicale o un programma informatico hanno un valore proporzionale al numero di persone che conoscono e utilizzano quel testo, quella musica o quel programma. Applicando questo principio cade la necessità di tassare ogni forma di distribuzione delle opere dell’ingegno, perchè la libera circolazione delle idee, anche quando avviene in forma spontanea o gratuita, riesce sempre e comunque a produrre un vantaggio per chi ha dato vita a quelle idee, anche se questo vantaggio è indiretto e non immediato. è questo l’approccio culturale e filosofico che ha permesso lo sviluppo esponenziale di internet e di tutti i protocolli, servizi e tecnologie che oggi utilizziamo quotidianamente per l’interconnessione su scala geografica dei computer e per la posta elettronica, la navigazione ipertestuale o lo scambio di file. Se oggi dovessimo pagare un centesimo per i diritti d’autore ogni volta che usiamo la “chiocciolina” in un messaggio email, consultiamo a distanza un documento attraverso il protocollo HTTP o pubblichiamo in rete un ipertesto secondo gli standard che definiscono il linguaggio HTML, probabilmente al mondo ci sarebbe qualche miliardario in più, ma avremmo un’internet molto più povera di informazioni, meno diffusa e meno frequentata, e questo sarebbe un grosso danno anche per i miliardari. |
#5
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La comunità virtuale è lo specchio della realtà. Con le prorie brutture e controindicazioni: pericoli e furbizie,spionaggio,truffe o sfruttamento dell'ignoranza. Con le cose belle: spazi dove gli interessi comuni fanno crescere ogni singola persona che entri a farvi parte. Le parole riportate da jfive ( di chi sono? ignoro) spiegano bene come il progresso e la circolazione libera delle idee siano strettamente legate.
Quando l'uomo usa male la rete il responsabile è lui,non la rete. Trovare un forum come questo (non smetterò mai di ringraziare chi me ne ha parlato e me stesso per essermi appassionato) dove si condivide qualcosa di più che una semplice passione fa apprezzare la rete stessa e le sue potenzialità. quindi: perchè questo forum? Perchè è un aggregatore. Punto e basta. Qui si riescono a trattare argomenti, seri e non, con grande rispetto. Si tollerano gli indisciplinati cercando di educarli. Soprattutto si mette a disposizione il proprio sapere! e poi se si è fortunati si ha la possibilità di conoscere gente in gamba! Come per es voi qui sopra ( e altri che qui mancano) |
#6
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Il testo sopra riportato è preso da Elogio della pirateria di Carlo Gubitosa che cito ogni volta si parla di questo tema perchè per me è sintetico e semplice da leggere e esprime il mio pensiero con molta semplicità!!!
ottime però anche le tue parole Zlatan9ic... (=quoto) |
#7
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concordo con yatta, ci sono siti aenl web dove ci si sente in una enorme famiglia...tra questi, forse cool è il migliore... ci tengo a puntualizzare che seppur la sia fondamentale avere una vita vera, anche il mondo virtuale aiuta a crescere... qui ho appreso molte cose utili... come in ogni cosa, bisogna poi essere in grado di capire qual'è il limite di questo mondo virtuale, e comprendere quando è il momento di tornare alla vita reale, agli amici in carne e ossa, alla famiglia eccetera... non si deve dedicare troppo al web, magari due o tre ore al giorno... spero di essermi fatto capire, anche se on è molto chiaro come discorso...
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