LICANDRO (PDCI): BRODO DI COLTURA È NELLA POLITICA
09/08/2007) - "Si conferma l'inestricabile e perverso intreccio mafia-politica-affari con una ramificazione profonda nei ceti alti e nel mondo delle professioni. L'anello più difficile da spezzare è l'inquinamento dell'apparato burocratico". Secondo Orazio Licandro, capogruppo del Pdci in commissione Antimafia, "tutto questo - si legge in una nota - oggi è chiaro agli inquirenti, alle forze ordine e alla magistratura a cui va il nostro totale plauso, ma non c'è dubbio che il brodo di coltura sta tutto nella politica e nei rapporti che questa intrattiene direttamente con le cosche o con quella zona grigia che funge da cerniera e che oggi sinteticamente si esprime nella formula 'borghesia mafiosa'. Licandro sposa la richiesta del questore di Palermo, Giuseppe Caruso: "Alla ripresa delle attività, governo e parlamento, senza distinzione di schieramento, devono attrezzare magistratura e forze dell'ordine sia di uomini e risorse sia di più efficaci strumenti normativi per chiudere i vasi di alimentazione della mafia. Colpendo i patrimoni, i canali del riciclaggio e quei santuari finora intoccabili della finanza internazionale".
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