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Old 08-08-2007, 10:56 PM
romans romans is offline
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L'altra Casta


L 'ALTRA CASTA

di Stefano Livadiotti
Fatturati miliardari. Bilanci segreti. Uno sterminato patrimonio immobiliare. E organici colossali, con migliaia di dipendenti pagati dallo Stato. I sindacati italiani sono una macchina di potere e di denaro. Temuta perfino dai partiti





Non trattiamo con la calcolatrice... Così, nei giorni scorsi, il grande capo della Cgil Guglielmo Epifani ha replicato a brutto muso alle pretese rigoriste di Tommaso Padoa-Schioppa sulla riforma delle pensioni. Il numero uno di corso d'Italia non è l'unico ad essere allergico ai moderni derivati del pallottoliere. Della stessa idiosincrasia fanno mostra i suoi pari grado di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, almeno quando si tratta di affrontare l'annosa questione dei conti dei sindacati, che continuano a promettere bilanci consolidati, tranne poi guardarsi bene dal metterli nero su bianco. Forse perché i numeri racconterebbero come le organizzazioni dei lavoratori, difendendo con le unghie e con i denti una serie di privilegi più o meno antichi, si siano trasformate in autentiche macchine da soldi. Con il benestare di un sistema politico giunto ai minimi della popolarità e spaventato dalla loro capacità di mobilitazione. Che a sua volta dipende proprio, in grandissima parte, da un formidabile potere economico alimentato a spese della collettività: se c'è un problema di costi della politica, allora il discorso vale anche per il sindacato. Se non di più.

Quasi dieci anni fa, alla fine del 1998, un ingenuo deputato di Forza Italia, ex magistrato del lavoro, convinse 160 colleghi a firmare tutti insieme appassionatamente un provvedimento che obbligava i sindacati a fare chiarezza sui loro conti. Dev'essere che nessuno gli aveva ricordato come solo pochi anni prima, nel 1990, Cgil, Cisl e Uil fossero state capaci di ottenere dal parlamento una legge che concede loro addirittura la possibilità di licenziare i propri dipendenti senza rischiarne poi il reintegro, con buona pace dello Statuto dei lavoratori. Fatto sta che, puntuale, la controffensiva di Cgil, Cisl e Uil scattò dopo l'approvazione del primo articolo con soli quattro voti di scarto. "È antisindacale", tuonò con involontario umorismo l'ex capo cislino Sergio D'Antoni, oggi vice ministro per lo Sviluppo economico. Lesti i deputati del centro-sinistra azzopparono la legge, mettendosi di traverso alle sanzioni (tra i 50 e i 100 milioni) previste in caso di violazioni. Alla fine la proposta di legge è rimasta tale, così come tutte quelle presentate in seguito, anche in questa legislatura. "È il sindacato che detta tempi e modalità", titolava del resto nei giorni scorsi il confindustriale 'Sole 24 Ore', all'indomani dell'accordo sullo scalone pensionistico.

Il risultato è che i bilanci dei sindacati, quelli veri, non sono mai usciti dai cassetti dei loro segretari. "Il giro d'affari di Cgil, Cisl e Uil ammonta a 3 mila e 500 miliardi di vecchie lire", sparò nell'ottobre del 2002 il radicale Daniele Capezzone, "e il nostro è un calcolo al ribasso". Non ci deve essere andato molto lontano, se è vero che oggi Lodovico Sgritta, amministratore della Cgil, si limita a non confermare che il fatturato consolidato di corso d'Italia abbia raggiunto il tetto del miliardo di euro. E ancora: se è vero che quello del sistema Uil, non paragonabile per dimensioni, metteva insieme 116 milioni già nel 2004, esclusi Caf, patronati e quant'altro. Fare i conti in tasca alle organizzazioni sindacali, che hanno ormai raggiunto un organico-monstre dell'ordine dei 20 mila dipendenti, è difficile, anche perchè le loro fonti di guadagno sono le più disparate.

Ma ecco quali sono i principali meccanismi di finanziamento. E le cifre in ballo...



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Old 08-09-2007, 06:15 PM
Malcom1875 Malcom1875 is offline
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Vogliono cancellare il Sindacato


Sono esterreffato. Il tipo che ha scritto quest'articolo pur facendo notare cose vere credo non conosca il mondo incui vive e in particlare quello dei Sindacati.
Innanzitutto penso che Capezzo re abbia fatto i conti all'ultra rialzo,ma poco importa. Se anche fossero veri il problme che si cela dietro al NO alla trasparenza dei conti in realtà non è una questione dei conti.
Vi siete chiest perchè queste iniziative arrivino prprio da Forza Italia ovvero dai massimi rappresentanti politici dei poteri Economico-Industrio-Fianziari?
A qualcuno dà fastidio il sindacato e cerca di eliminarlo.
Mettere i conti in chiaro è solo un modo poi per spacciare cifre si alte come guadagni dei sindacalisti per renderli poco credibili agli occhi della gente e quindi ancora più deboli e con minor potere contrattuale nei confronti di Governo e Confindustria.
Allo stesso fine già si usano le Agenzie Interinali e la Legge 30 PseudoBiagi fonti di precariato e quindi di pseudo lavoratori ultraricattabili. Idem per la Bossi-Fini con gli extracomunitari.
Ha fatto bne duncque la Sx a proteggere i Sindacati che se fossero delle vere macchine da soldi avrebbero già fatto delle campagne politica anti-destrs tali da schiacciarla!
Se i sindacati fossero così ricchi non sarebbe così difficile avere sostegno legale nelle cause di lavoro,se il sindacato fosse ricco non avremmo pseudo-sindacalisti che nelle fabbriche fano gli interessi del titolare invece dei lavoratori per fare soldi,in quanto se il sindacato fosse ricco saprebbe già dove e come prenderli.
L'Intresse di Forza Italia è prorio quello di spacciare i Sindacati come macchine da soldi per eliminarli e poter avere piena ricattabilità del lavoratore che diverrebbe così il più umile degli schiavi mai esistiti nella storia dell'umanità.
Senza sindacati chi ci difenderà quando ritenteranno,perchè ci riproveranno a modificare l'articolo 18 della legge 300/1970 conosciuta come Statuto dei Lavoratori?
D'accorto che forse sarebbe giusto allicarla anche ai sindacati ma non sia una scusa per dargli contro e fare il gioco dello Psiconano e dei di lui rappresentati!!!


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