Milano, 10 ago. (Adnkronos Salute) - Nelle ossa potrebbe nascondersi una nuova speranza di cura contro diabete e obesità. E' l'ipotesi suggerita da uno studio americano sui topi pubblicato su 'Cell', coordinato da Gerard Karsenty della Columbia University. Secondo i ricercatori Usa, infatti, le ossa giocano un ruolo più importante di quanto si pensi nel regolare i livelli di zucchero nel sangue. E lo fanno attraverso l'osteocalcina, proteina prodotta dalle cellule ossee (osteoblasti).
Karsenty e colleghi hanno analizzato due tipi di topo: uno privo del gene dell'osteocalcina, quindi incapace di produrre questa proteina, l'altro dotato di livelli di osteocalcina più elevati del normale. Ebbene, potenziando l'attività di questa sostanza, gli scienziati hanno osservato che le cellule pancreatiche producevano più insulina. Al contempo, le cellule del grasso (adipociti) rilasciavano quantità superiori dell'ormone adiponectina, che aumenta la sensibilità all'insulina.
Infine, nei topi con più osteocalcina veniva addirittura stimolata la produzione di nuove cellule 'fabbrica' di insulina. Questi effetti combinati riuscivano a prevenire lo sviluppo di diabete di tipo 2 e obesità, presenti invece nei roditori privi di osteocalcina. I risultati ottenuti andranno approfonditi, ma "indicano anche per l'uomo - è convinto Karsenty - un possibile nuovo 'bersaglio' terapeutico contro diabete e obesità. I pazienti con diabete di tipo 2 mostrano infatti livelli inferiori di osteocalcina", ricorda.
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