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Il futuro della tv e sul p2pL'anno scorso molta gente ha scoperto le grandi potenzialità insite nelle tecnologie legate a BitTorrent. Ogni giorno sempre più persone si rendono conto di quanto sia comodo scaricare e guardare gli show TV preferiti (telefilm in primis) sul proprio PC.
Un recente studio di un'azienda canadese ha mostrato che il 13% della gente di età compresa tra i 14 ed i 29 anni ha guardato un programma TV sul suo computer la scorsa settimana. Non è difficile supporre come questi dati raddoppieranno o triplicheranno una volta che verranno creati modi legali per il download di questi programmi. Le aziende televisive stanno lentamente riconoscendo il potere della distribuzione di contenuti su reti peer-to-peer. I loro programmi non solo avranno la possibilità di raggiungere un pubblico più vasto ma ci saranno anche molti modi di implementare meccanismi pubblicitari per pagare gli investimenti. L'unica cosa che dovrebbero fare è impostare una interfaccia semplice da usare (user-friendly) e scegliere una piattaforma p2p mediante la quale distribuire i file. E' ormai solo questione di tempo prima che queste nuove tecnologie diventino disponibili a tutti. Quando si parla di distribuzione legale e gratuita di contenuti protetti da copyright su reti peer-to-peer il grande vantaggio che hanno i programmi televisivi rispetto alla musica è che è semplice aggiungere ai file pubblicità in modo da renderli commercialmente validi per chi li distribuisce. Questo significa che le aziende di broadcasting avrebbero la possibilità di fare soldi mentre gli utenti potrebbero guardare programmi supportati da pubblicità ma liberamente e legalmente scaricati da Internet. Non è difficile immaginare lo sviluppo e l'intreccio di una rete sociale simile al progetto Tioti Le cose si stanno muovendo. Qualche mese fa la BBC ha avviato un servizio sperimentale usando un player multimediale che integrava una tecnologia Bittorrent. Hanno anche sviluppato un video codec open source per il progetto. L'interfaccia del player è molto intuitiva e non dovrebbe spaventare nessuno (come a volte invece fa Bittorrent che non è proprio semplicissimo da usare per gli utenti inesperti di computer ed Internet) Il pubblico sembra pronto e desideroso di ricevere programmi TV attraverso P2P. Su un sito olandese, uitzendinggemist.nl che elenca gli stream di tutti i programmi in onda sui vari canali, sono stati richiesti 4 milioni di programmi TV solo a Dicembre, rispetto ai 250 mila di Gennaio 2005. Questo sito sta cercando di distribuire attraverso un sistema P2P i contenuti perché inviare 4 milioni di file (la maggior parte di grossa dimensione) in streaming è un'operazione che implica enormi costi in termini di banda. Ecco un altro esempio in cui il P2P aiuta a risolvere problemi di banda. Ma c'è di più. Il progetto DTV ha già una community basata sulla distribuzione di video usando un sistema di tag. Progetti come TvME, Pplive e Cybertelly stanno tutti sperimentando la TV via P2P. E sebbene un giudice in Germania abbia vietato l'uso di Cybertelly un paio di mesi fa. Non c'è niente da fare. La P2P TV non c'è modo di arrestarla. E' solo questione di tempo prima che le cose si mettano insieme e le grandi aziende saltino in carrozza. Traduzione di VedoVa_NeRa per www.p2pforum.it |
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