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Telefoni fissi e banda larga più facile cambiare operatoreTelefoni fissi e banda larga
più facile cambiare operatore di ALESSANDRO LONGO ROMA - Cambiare operatore telefonico fisso, per le chiamate o per l'Adsl, da questa settimana è più facile, veloce ed economico. È stata risolta infatti una lacuna che il mercato italiano si portava dietro da tempo: da quando, dieci anni fa, le telecomunicazioni sono state liberalizzate. Le novità sono in sostanza due, volute da una delibera dell'Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni) e ora finalmente applicate dagli operatori, dopo mesi di trattative. La prima è che diventa possibile passare da un operatore alternativo a un altro, direttamente. La seconda è che viene sveltito e reso indolore, per l'utente, qualsiasi cambio di operatore fisso (voce o Adsl). Che cosa succedeva, invece, in precedenza? Un utente Fastweb non poteva passare a Wind (o viceversa, per esempio). Se non apprezzava più i servizi del proprio operatore alternativo, poteva solo tornare da Telecom. Solo in seguito poteva richiedere a Telecom di cambiare di nuovo operatore. Nella trafila però perdeva tempo, soldi (per l'attivazione della linea e i mesi di canone della linea base) e il numero di telefono. Telecom ne assegnava infatti uno nuovo agli utenti che rientravano. Un altro problema riguardava gli utenti Adsl. Per cambiarla, dovevano prima ottenere la disdetta dal vecchio operatore e poi richiederne una nuova. Nel passaggio, restavano anche settimane senza Adsl. Il tutto poteva capitare appunto perché mancavano norme che regolassero i cambi. "Alcuni operatori, per semplificarli, avevano accordi bilaterali non regolati da noi. Ma erano limitati e comunque spesso non funzionavano", dicono da Agcom. "Proprio per questo motivo abbiamo imposto, per la prima volta, norme valide per tutti, a garanzia dell'utente", aggiunge. Ed è una garanzia anche per la concorrenza: se cambiare diventa indolore, la guerra tra operatori, sui prezzi e la qualità del servizio, può ora esplodere senza più barriere. Ecco infatti come cambia, in meglio, la vita dell'utente insoddisfatto: qualunque sia il suo operatore (per la voce, per l'Adsl o per entrambe), può in ogni momento inviare una richiesta a quello a cui vuole passare. Vi acclude la disdetta della linea. Il nuovo operatore è obbligato a fornire un modulo d'ordine all'utente, che dovrà restituirlo firmato. Serve a evitare un pericolo: che si subisca il cambio operatore senza averlo richiesto. A questo punto è il nuovo operatore che contatta il vecchio; i due si mettono d'accordo per un giorno, che comunicano all'utente, per il passaggio di consegne. Sarà quindi indolore (al più, poche ore senza telefono o Adsl). La procedura deve durare al massimo 30 giorni dalla richiesta dell'utente (che comunque resta con la linea fino al momento del passaggio e poi conserva il numero telefonico). I principali operatori venerdì hanno firmato tra loro un accordo quadro, per facilitare l'adozione delle nuove procedure. Eccetto Fastweb, che firmerà a giorni. Già comunque ottempera alla delibera. A breve firmerà anche Vodafone, perché dal primo ottobre offrirà la propria prima Adsl e quindi sarà a tutti gli effetti anche un operatore fisso. (19 giugno 2008) www.repubblica.it |
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