Poste Italiane: CuorePhone, riciclo cellulari per solidarietà
Due milioni di famiglie venete saranno coinvolte a partire dai prossimi giorni nell’operazione
CuorePhone.
Poste Italiane metterà a disposizione la propria rete logistica e di recapito per informare le famiglie, raccogliere e riciclare i vecchi cellulari:
CuorePhone coinvolge
Medici Senza Frontiere, organizzazione premio Nobel per la pace nel 1999, che riceverà fino a 3 euro per ogni telefonino recuperato. In Veneto due milioni di famiglie riceveranno dal proprio portalettere la documentazione contenente tutte le informazioni sull’operazione e la busta con la quale spedire i vecchi cellulari. Le prime province coinvolte saranno quelle di Belluno e Rovigo: da giovedi 17 gennaio, partirà la consegna di circa 200 mila buste dirette ad altrettante famiglie. Nei giorni successivi le stesse spedizioni raggiungeranno le altre province.
Quando smetti di chiamare, non smettere di rispondere: è lo slogan del progetto CuorePhone, che vuole invitare i veneti a mettere a disposizione il vecchio cellulare, inutilizzato, per aiutare chi più ne ha bisogno. Chiunque possieda uno o più telefoni può decidere di spedirli gratuitamente inserendoli nella busta che verrà recapitata a tutti i residenti. La busta potrà essere imbucata in qualsiasi cassetta postale. I cellulari verranno poi utilizzati da una società che si occupa del riciclaggio e vendita; parte del ricavato verrà devoluto a Medici Senza Frontiere che lo utilizzerà per somministrare cibo iperproteico nella riabilitazione dei bambini colpiti da malattie infettive. Il progetto CuorePhone è il più importante realizzato finora in Europa. Secondo uno studio di Peter Beigl e Stefan Salhofer dell’Universita’ di Vienna, vengono buttati via ogni anno 45 cellulari per 1000 persone. Le raccolte di cellulari usati hanno già da anni molto successo in altre nazioni europee. Per esempio, in Austria sono stati raccolti già nel 2004 più di 400 mila cellulari su una popolazione totale di 8,3 milioni di abitanti, con un ricavato di 550 mila a favore della Caritas austriaca. Si calcola che in Italia, ogni anno 2,6 milioni di cellulari che vengano buttato nei rifiuti o comunque restino inutilizzati.
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