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![]() Genoa: Ultrà provocano danniSono proseguiti fino a notte gli scontri scatenati dalla retrocessione in serie C del Genoa, confermata dalla sentenza della magistratura ordinaria. Decine di cassonetti sono stati incendiati dai tifosi, che hanno anche tentato di occupare la ferrovia: il bilancio finale è di dieci persone fermate e una cinquantina identiifcate dalle forze dell'ordine.
Sono state necessarie alcune cariche di polizia e carabinieri per tentare di sedare la rivolta. I tifosi si sono radunati in piazza De Ferrari alle 21: molti giovani con caschi da motociclista, bandiere arrotolate e bastoni, nessuna famiglia con bambini contrariamente a quanto era accaduto per le manifestazioni pacifiche dei giorni scorsi. Circa 3.000 persone si sono mosse lungo via XX Settembre e hanno raggiunto la piazza davanti alla stazione Brignole. Nell'ultimo tratto del corteo, verso le 22, i dimostranti che erano in testa hanno tentato di creare delle barricate trascinando cassonetti, che hanno poi preso fuoco. E' stata battaglia con gli agenti delle forze dell'ordine, esposti ai lanci di sassi dalla massicciata della ferrovia Genova-La Spezia, temporaneamente occupata da poche decine di esagitati, prima che una carica della polizia li disperdesse. I dimostranti si sono poi spostati verso i quartieri di Marassi e San Fruttuoso, dove gli scontri sono proseguiti nei pressi di piazza Giusti e Corso Sardegna. Poi però polizia e carabinieri hanno ripreso il controllo della situazione. Non risultano feriti. I soccorritori del 118 sono dovuti intervenire solo per alcune crisi respiratorie provocate dal fumo inalato, e per qualche distorsione. Sono proseguiti fino a notte gli scontri scatenati dalla retrocessione in serie C del Genoa, confermata dalla sentenza della magistratura ordinaria. Decine di cassonetti sono stati incendiati dai tifosi, che hanno anche tentato di occupare la ferrovia: il bilancio finale è di dieci persone fermate e una cinquantina identiifcate dalle forze dell'ordine. Sono state necessarie alcune cariche di polizia e carabinieri per tentare di sedare la rivolta. I tifosi si sono radunati in piazza De Ferrari alle 21: molti giovani con caschi da motociclista, bandiere arrotolate e bastoni, nessuna famiglia con bambini contrariamente a quanto era accaduto per le manifestazioni pacifiche dei giorni scorsi. Circa 3.000 persone si sono mosse lungo via XX Settembre e hanno raggiunto la piazza davanti alla stazione Brignole. Nell'ultimo tratto del corteo, verso le 22, i dimostranti che erano in testa hanno tentato di creare delle barricate trascinando cassonetti, che hanno poi preso fuoco. E' stata battaglia con gli agenti delle forze dell'ordine, esposti ai lanci di sassi dalla massicciata della ferrovia Genova-La Spezia, temporaneamente occupata da poche decine di esagitati, prima che una carica della polizia li disperdesse. I dimostranti si sono poi spostati verso i quartieri di Marassi e San Fruttuoso, dove gli scontri sono proseguiti nei pressi di piazza Giusti e Corso Sardegna. Poi però polizia e carabinieri hanno ripreso il controllo della situazione. Non risultano feriti. I soccorritori del 118 sono dovuti intervenire solo per alcune crisi respiratorie provocate dal fumo inalato, e per qualche distorsione. |
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