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Promusicae, la società leader dell'industria musicale spagnola, ha citato in giudizio Pablo Soto, creatore del programma di scambio archivi Manolito P2P. E' accusato di "concorrenza sleale" e gli viene chiesta una cifra record: 13 milioni di euro.

"Me lo aspettavo da tempo, ma è stata comunque una sorpresa essere considerato responsabile dell'uso che altre persone fanno delle applicazioni che ho creato" dice Pablo, 28 anni. Più di 20 milioni di utenti utilizzano il software da lui sviluppato nel 2000 per scambiare in modo anonimo musica attraverso alcune pagine web: Blubster, Piolet o Manolito P2P. La sua impresa, MP2P Technologies, offre queste applicazioni in modo gratuito in cambio di pubblicità, o in versione premium a 14,95 euro.

Antonio Guisasola, predisente di Promusicae, ha affermato che "Soto crea e commercializza prodotti che incitano gli utenti e scaricare contenuti protetti".
I querelanti documentano in più di 100 pagine il fatto che Soto abbia sviluppato le sue applicazioni con "evidente finalità di lucro" e con "una condotta parassitaria" in modo da ottenere ricavi tramite le opere di altri. Esigono anche la chiusura delle pagine web.

Soto si difende affermando che "l'unica cosa che faccio è mettere a disposizione programmi per coloro che creano musica libera per permettere la diffusione di contenuti liberi".

Gli avvocati dell'accusato sostengono che "l'industria discografica tradizionale attacca i canali di distribuzione utilizzati dal movimento libero con la sola scusa che vengono utilizzati anche per scaricare loro prodotti".
E si chiedono "perchè Promusicae non denuncia anche Tim Berners Lee, creatore di internet, o coloro che installano i cavi per la telecomunicazione? E' come denunciare il fabbricante di un coltello, perchè è stato utilizzato per uccidere qualcuno".

Il presidente di Promusicae risponde "Soto è colui che fabbrica e pubblicizza coltelli che servono unicamente per uccidere. Secondo me, parte della responsabilità è sua".

fonte: http://www.elpais.com