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#1
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Ospedali italiani meglio di quelli inglesi??Medici e infermieri che mostrano professionalità ed efficienza, ospedali pulitissimi e un servizio ineccepibile: la qualità della sanità italiana ha lasciato a bocca aperta una giornalista inglese che oggi sulle pagine del Times ne tesse le lodi. Distruggendo il mito dell'impeccabilità dei servizi pubblici britannici, la reporter, il cui fratello è stato ricoverato all'ospedale di Todi, afferma senza alcun dubbio: la sanità italiana ha tutto da insegnare a quella inglese. Rosemary Righter, questo il nome della giornalista, aveva organizzato una festa nella sua casa in Umbria alla quale aveva partecipato anche il fratello Sholto, il quale, il giorno dopo, aveva accusato forti dolori al torace ed era andato al pronto soccorso. Da qui in poi, nel suo articolo-testimonianza, la Righter racconta nei dettagli tutte le cose che l'hanno convinta che, sotto ogni aspetto, "l'ospedale di Todi fosse tutto ciò che l'Nhs (la sanità britannica) dovrebbe essere, ma non è". Laddove in un ospedale londinese il fratello "quasi certamente avrebbe dovuto aspettare diverse ore per essere visitato da un praticante", a Todi, racconta incredula la giornalista, "dieci secondi dopo aver suonato il campanello del pronto soccorso, a mio fratello veniva fatto un elettrocardiogramma da due medici". E poi ancora: "Entro poco più di un'ora era stato sottoposto a raggi X, ultrasuoni e 30 controlli del sangue. Era stato visto da un radiologo e dal cardiologo. Gli era stata diagnosticata un'infiammazione acuta pericardiale e lo avevano sistemato in un stanza fresca e immacolata, con due letti di cui uno vuoto e con una splendida vista". La giornalista si meraviglia poi della pulizia della struttura: a differenza degli ospedali britannici in cui imperversano le infezioni da MRSA, uno stafilococco resistente agli antibiotici che si diffonde a causa della scarsa igiene, a Todi " non c'é ombra di sporcizia nelle stanze, nei corridoi e nei bagni. l'igiene viene presa così sul serio che quando il carrello del cibo è in corridoio, nessuno ci può passare di fianco". Oltre a restare a bocca aperta per l'efficienza e la pulizia, la Righter ha apprezzato anche come, a differenza degli infermieri britannici, quelli italiani siano stati in grado di mostrare flessibilità e calore umano, venendo incontro quanto possibile al fratello che non parlava una parola di italiano. E in questo quadro quasi idilliaco, fa riflettere la reazione del primario del nosocomio, incredulo nel sentirsi dire dalla giornalista come "nessun ospedale di Londra avrebbe potuto battere l'efficienza, la velocità, l'accuratezza e il calore umano della sua squadra". "Gli italiani - spiega - suppongono quasi automaticamente che i loro servizi pubblici siano di qualità di gran lunga inferiore a quelli di chiunque altro, soprattutto della famosa Nhs. L'ospedale di Todi, poi, è così in basso nelle graduatorie dell'Umbria da essere in costante rischio di chiusura". Dopo l'espressione di incredulità, sul volto del primario é comparso un enorme sorriso. Nel giro di pochi minuti, i complimenti della giornalista avevano fatto il giro del nosocomio. E per questa volta almeno, gli ospedali italiani - protagonisti in questi mesi di numerose brutte storie di malasanità - possono stare tranquilli: proprio nei Paesi dove si credeva la gente stesse meglio, in realtà si sta molto peggio.
ansa.it secondo me è stato un caso fortunato, avranno voluto far bella mostra davanti agli stranieri... |
#2
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Quote:
O erano sul set di Medicina Generale... |
#3
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Ma no secondo me sospettando un possibile infarto del fratello della Righter gli hanno dato la precedenza e poi è un piccolo ospedale quindi tutto funziona decentemente rispetto ai grandi ospedali dove si fanno le code anche al pronto soccorso.
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#4
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Oppure, più semplicemente, anche per gli altri vige
"l'erba del vicino è sempre più verde"?
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FOOTBALAND Tutto per il VERO tifoso...e molto altro!! 11/11/2008 Milano DatchForum..150 minuti di emozioni...grazie Francesco! |
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