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Pure Prodi si è accorto del caro benzinadi Stefano Casamassima
Roma - Per accorgersi che in Italia il costo della benzina è alle stelle il presidente del Consiglio, Romano Prodi, doveva fare il pieno alla sua macchina per andare in vacanza. E dopo aver pagato un prezzo «elevato» ammette che il problema «non è inesistente». E a chi gli fa notare l’esiguità del ribasso di appena 2 centesimi operato nei giorni scorsi dall’Eni, risponde: «Mi sembra piccolino, ma è meglio di niente», mentre per la risoluzione della questione si affida al ministro Bersani «che è persona saggia». Però adesso arrivano anche i dati del ministero dell’Industria. Numeri che confermano la forchetta che ci divide dal resto dell’Europa e fotografano una corsa dei prezzi al consumo del pieno di carburante più veloce di quella degli altri paesi dell’eurozona: dall’inizio del 2007, infatti, l’incremento «nominale» è stato del 10,66 per cento per la benzina senza piombo contro il +7,9% registrato nell’Europa a 13 dell’Unione monetaria. Che tradotto in soldi vuol dire in media quasi 8 centesimi in più per ogni litro di benzina e di 10 centesimi per uno di gasolio, un divario tra i prezzi medi nel nostro Paese e quelli medi Ue che si attesta ai massimi dall’inizio dell’anno. Intanto, scendono in campo le principali associazioni dei consumatori. Per prima il Codacons che si scaglia contro le aziende e chiama per il 15 agosto gli automobilisti allo «sciopero bianco», cioè a non usare la macchina ma mezzi di trasporto alternativi come biciclette, treni o pullman, per protestare contro le «speculazioni» dei petrolieri sul prezzo dei carburanti. Non solo, per il 13, 14 e 15 agosto invita anche a boicottare «quelle compagnie che non ridurranno da subito il prezzo alla pompa di almeno 3 centesimi al litro», spiega il presidente Carlo Rienzi. Al Governo si rivolge invece l’Adiconsum invocando una politica che affronti «il problema in maniera organica e non con misure tampone». Secondo l’associazione, infatti non troverebbe giustificazione con i recenti aumenti del greggio il «binomio vacanze-aumento del prezzo dei carburanti». E polemicamente ricorda che «a nulla servono eventuali riduzioni estemporanee dell’azienda di Stato» (riferendosi all’Eni), «dettate solo dalla spinta delle polemiche». Allargano il tiro Adusbef e Federconsumatori che sollecitano l’intervento dell’Antitrust e delle procure contro le «speculazioni seriali», chiedendo un approfondimento su «questi coincidenti, concordanti e sincronici aumenti». E invitano il governo a sfoltire «le troppe tasse», e insieme a trasformare l’accisa da «fissa a mobile» per frenare le impennate di prezzo ed evitare «che l’erario diventi l’ottava sorella». L’Aduc invece invita l’esecutivo a intervenire per «rompere il mercato monopolistico», ad aprire «ad altri soggetti, come i centri commerciali» e a garantire la stabilità dei prezzi agendo sulle accise. Si fa sentire anche l’Unione dei petrolieri, che sui presunti rincari legati all’esodo sottolinea che «non vi è alcun tipo di comportamento speculativo da parte delle compagnie», e ricorda che secondo i dati 2006 forniti dal ministero maggio e luglio furono superiori come vendite rispetto al mese di agosto. Intanto, dall’Ue fanno sapere che non c’è ragione di intervenire anche se «la Commissione sta monitorando la situazione dei prezzi in Italia». Anche dal fronte politico arrivano le reazioni. Marco Rizzo (Pdci) si chiede da dove arriva «questa soggezione alle lobby dei petrolieri» dei governi di centrodestra e centrosinistra; «un cartello benedetto dal silenzio del governo Prodi» rilancia Isabella Bertolini (Fi) e «ben conosciuto dai cittadini» ma non da Bersani «che gira sull’auto blu» sottolinea Luca Romagnoli (Ft). E sulla nuova accisa sul gasolio annunciata ieri dal ministro Bianchi il leghista Cota dice di assistere «al solito valzer delle contraddizioni tra i ministri di Prodi». E se Capezzone (Rnp), invita il governo a ridurre la pressione fiscale, Maurizio Sacconi (Fi), chiede anche di «razionalizzare la rete distributiva» mentre Luca Volontè (Udc), esige che «Padoa Schioppa e Bersani rimborsino gli italiani senza se e senza ma». Fonte |
#2
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Il governo di accise se piglia l'86 per cento del prezzo pagato dall'utente finale per litro di benzina!...prima di andare dai petrolieri a lamentersi intervenissero su questo aspetto "marginale"... |
#3
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Bravo Mathias, che iniziassero a togliere le varie tasse che hanno aggiunto per il dopoguerra o le varie alluvioni di venti o trent'anni fa e vedremo che il costo al litro scende..... |
#4
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io nn capisco perche' ci faciamo ancora prendere per il culo da questo governatori figuratevi un presidente del consigilo che si accorge che la benzina è troppo cara solo quando va' con la sua auto a fare il pieno ma ci fa' o c'è sta? PRODI svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa per forza si è accorto che la benzina è cara .....ha usato la sua di macchima x andare in vacanza
perche' invece di sparare cazzatte nn incomincia a levare le varie tasse(disastro del vajont ,le alluvioni e terremoti che hanno segnato in nostro paese...)ma son passatti 50anni da questi disatri x quanto ancora doviamo pagare.............???????????con le tasse sulla benzina trampo' ci vuole un mutuo a fare il pieno e prodi si lamenta uno come lui ce si o no prende 15mila euro al mese(forse saranno anche pochi) caro prodi pensa a quelle famiglie che in vacanza nn ci possono andare o il pieno nn lo fanno perche' guadagnano 800euro al mese Last edited by desmodadi : 08-07-2007 at 07:30 PM. |
#5
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la situazione è insostenibile e ogni anno è sempre peggio...giusto 5 giorni fà ho fatto il pieno: 60€! una volta con cinquantamila lire avevo il pieno e anche il resto di 5 mila lire! che vergogna Italia svegliaaaaa!!!!!!!! |
#6
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pensate che prima tornavo a casa con 50000 £ ora con 60€..cavolo se non avevamo l'euro, quanto costava un litro 4000 £??
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#7
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meglio non entrare sul discorso dell'Euro, sappiamo tutti che con il cambio hanno magicamente fatto valere le vecchie mille lire la metà |
#8
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Non mi sorprende più di tanto perchè in molti programmi è successo che i parlamentari dovessero indovinare i prezzi dei prodotti e sparavano cifre alla rinfusa....solo che Prodi in questo caso ha fatto la figura del pollo...anzi del mortadella
...Alla fine l'europa è stata soltanto una unione monetaria e niente più che un regalo ai banchieri |
#9
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allora anche mio nonno può fare il parlamentare! ah, secondo me Prodi la figura del mortadella la fà sempre, è l'espressione che gli riesce meglio |
#10
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Buona proposta alla quale aggiungerei di togliere le una-tantum su vecchie tragedie come fà notare qualcuno. Quote:
La CdL deve solo stare zitta e vergoganrsi di se stessa visto che per anni Berlusconi si è rifiutato di ridurre le accise per fare cassa e visto che sono scesi in piazza manifestare a favore delle lobby petrolieri/benzinai contro Bersani che proponeva di vendere la benzina e il diesel nei supermercati! Prima benedicono le 7 sorelle poi fanno i fighi e lanciano m***a su Prodi!!! |
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