NBA Tonight: Cadono Spurs, Suns, Wizards e Lakers. Celtics sempre più giù
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NBA Tonight: Cadono Spurs, Suns, Wizards e Lakers. Celtics sempre più giù
12.02.2007. 09:18
Washington 73 – 94 Portland
Clamoroso scivolone interno per i Wizards che, ancora orfani di Antawn Jamison, si fanno prendere di sorpresa da LaMarcus Alridge (18 punti e 10 rimbalzi), Jarrett Jack (18 e 5 assist) e Juan Dixon (14), capaci di fare le veci di uno Zach Randolph (10, 8 rim e 4 ass ma 7 perse e 4/14 al tiro) piuttosto impreciso e di andare vincere su uno dei campi più difficili della lega.
Inutili, per i padroni di casa, gli sforzi di Brendan Haywood (8 e 7 rim), DeShawn Stevenson (12) e Caron Butler (10), in una delle peggiori prestazioni stagionali di Gilbert Arenas (9 con 3/15) e, di conseguenza, dell’intera squadra.
Miami 100 – 85 San Antonio
Dwyane Wade (26 punti e 7 assist) è evanescente per tre quarti (69-65), e gli Spurs rimangono in partita grazie a Tony Parker (20 e 5 ass), Tim Duncan (13 e 11 rimbalzi) e Brent Barry (11).. Nell’ultima frazione (31-20), però, nemmeno Manu Ginobili (26) riesce a controbilanciare lo “sfogo” tecnico di Flash, che realizza 18 punti e stende i texani, che in questa stagione appaiono quanto mai fragili e dipendenti dal tiro da fuori.
Per i redivivi Heat, ottimo Jason Kapono (13 e 11 rim), buon apporto anche da Shaquille O’Neal (16 e 7 rim), Udonis Haslem (10 e 8 rim), Eddie Jones (12) e Antoine Walker (10).
Indiana 94 – 80 Los Angeles Clippers
I Clippers entrano in campo molli e i Pacers ne approfittano con Jermaine O’Neal (21, 8 rim e 4 stoppate), Jamaal Tinsley (10 e 15 ass), Mike Dunleavy (20) e Marquis Daniels (14 e 5 rim) per chiudere la contesa nel primo tempo (52-32).
Vani i tentativi di rimonta ospiti, guidati da Elton Brand (14, 11 rim e 6 st), Cuttino Mobley (23), Chris Kaman (10 e 14 rim ma 3/14) e Sam Cassell (14 e 5 ass ma 4/15).
Cleveland 99 – 90 Los Angeles Lakers
Per un giocatore con un supporting cast deludente, uno con un supporting cast ritrovato. Se da una parte, infatti, Kobe Bryant (36, 7 rim e 6 ass) si trova spesso a dover fare pentole e coperchi, dall’altra LeBron James (18, 8 rim e 5 ass ma 5/16) può concedersi una serata sotto il par potendo contare su Zydrunas Ilgauskas (17, 7 rim e 3 st), Anderson Varejao (12, 6 rim e 3 st) e soprattutto Sasha Pavlovic (21), vero uomo del momento a Cleveland. E’ proprio il talento serbo che, a meno di un minuto e mezzo dalla sirena, sull’88-85 Cavs, segna in contropiede e subisce fallo, decidendo l’incontro (13 punti per lui negli ultimi 12') nel tripudio della Quicken Loans Arena.
Per i gialloviola, solo Vlado Radmanovic (12 e 10 rim), Lamar Odom (11 e 11 rim ma 1/6 da tre) e Andrew Bynum (10) provano, senza troppo successo, a dare una mano KB24.
Minnesota 109 – 107 Boston
I Celtics, stavolta, ci vanno molto vicini: Paul Pierce (29), Delonte West (16, 7 rim e 8 ass), Ryan Gomes (17 e 5 rim), Kendrick Perkins (11 e 5 rim) e Gerald Green (14) sembrano aver fatto tutto il necessario per portare a casa la partita ed interrompere la terribile serie di 17 sconfitte consecutive.
Kevin Garnett (26, 11 rim e 10 ass), però, ha idee diverse. “The Big Ticket” trascina i suoi assieme al compagno di reparto Mark Blount (20), ma è Ricky Davis (28 e 5 ass) che, con alcune ottime giocate ed il canestro della vittoria a due decimi dalla sirena, confeziona la vittoria premiando la tripla doppia di KG.
I T’Wolves si riprendono, quindi, dopo aver perso quattro degli ultimi cinque incontri, mentre i C’s cadono per la diciottesima volta consecutiva, la seconda dopo il ritorno di PP.
Philadelphia 89 – 106 Dallas
I Mavericks dimostrano di essere una “grande” della NBA vincendo in scioltezza a Philadelphia con un eccellente primo tempo (39-63), che non lascia speranze ai Sixers nonostante Andre Iguodala (21, 9 rim e 5 ass), Kyle Korver (18 e 6 rim) e Andre Miller (16).
Per i Mavs, Dirk Nowitzki (24, 11 rim e 7 ass) in grande spolvero, positivi anche Jason Terry (16 e 11 ass), Devean George (15), Josh Howard (15) ed Erick Dampier (12).
Phoenix 103 - 116 Chicago
Continua il brutto momento dei Suns in assenza di Nash. Amaré Stoudemire (26 e 10 rim ma 8 perse), Shawn Marion (11, 18 rim e 4 ass), Leandro Barbosa (26 e 4 ass) e Raja Bell (16) provano a dimostrare il contrario, ma è palese che senza l’MVP, il team di Mike D’Antoni è soggetto a gravi crolli.
Questa volta, il cedimento arriva nell’ultimo quarto (19-37), quando i Bulls accelerano e, trascinati dal terzetto formato da Luol Deng (29 e 12 rim), Kirk Hinrich (29 e 4 ass) e Ben Gordon (27 e 4 ass ma 7 perse), espugnano Phoenix per la prima volta dal 1996.
Golden State 105 - 106 Atlanta
Da un po’ gli Hawks sembrano aver cambiato marcia, e lo confermano espugnando Oakland a fil di sirena. Per la verità, sulla sirena arriva l’errore di Stephen Jackson (15 ma 6/18), che spreca malamente il tiro della vittoria rompendo la buona “tradizione” dei Warrios in questa stagione nei buzzer-beaters.
Prima, però, Josh Smith (29 e 10 rim), Joe Johnson (21 e 11 ass), Speedy Claxon (12 e 10 ass) e Josh Childress (13 e 8 rim) avevano costruito la vittoria ospite, guadagnano un buon vantaggio nel primo quarto (26-34) e ribadendolo nel finale di gara.
Oltre a negare ai suoi la vittoria, con il suo errore Jackson getta al vento le prove di Andris Biedrins (16, 16 rim e 4 ass), Matt Barnes (17 e 12 rim), Monta Ellis (21), Saraunas Jasikevicius (14 e 6 ass) e Kelenna Azubuike (16).
Sacramento 103 – Seattle 114
Brutto scivolone per i Kings in un momento per loro positivo. Rashard Lewis (23 e 10 rim), Chris Wilcox (25 e 7 rim) e Ray Allen (25 e 4 ass) guidano i Sonics nel primo tempo (43-59), aiutati da Luke Ridnour (14 e 5 ass) eJoan Petro (12 e 9 rim).
Nella ripresa, i padroni di casa sprofondano fino al meno 22, poi provano a riconquistare la fiducia della Arco Arena con un tentativo di rimonta firmato Kevin Martin (24 e 4 ass) dopo che Ron Artest (21 e 12 rim), Corliss Williamson (20 e 11 rim) e Shareef Abdur-Rahim (16) si erano dati da fare per tenere a galla i californiani, ma al contempo si scatena Earl Watson (12 e 6 rim) e per gli uomini di Eric Musselman non c’è nulla da fare.
Andrea Rizzi
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da basketnet.it
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