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  #41  
Old 06-22-2006, 10:11 AM
sefirothmorpheus sefirothmorpheus is offline
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Originally Posted by Baxaras
Attenzione a Borrelli, ha sempre odiato Berlusconi, che l´ha anche mandato a fanculo apertamente, fin da quando indagava su tangentopoli.
Magari potrebbe fargliela pagare in qualche modo avendo consegnato, oltre alle prove, un giudizio piú grave del previsto.

Vediamo i deferimenti e dopo aspettiamo gli esiti dei processi.

P.S.

Ma perché Lippi ha apertamente detto che dopo i Mondiali se ne andrá?!?!?
Non poteva aspettare la fine per fare ste dichiarazioni?!?!?!?

A volte non li capisco proprio sti professionisti...



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Aleeeeeeè Aleeeeeeè Aleeeeeè I-TALIA Aleeeeeeè
Forza Lottaaaaa Vinceraaiiiii non ti La-SCE-RE-MO Maaaai!!!
Aleeeeeeè Aleeeeeè Aleeeeeè....


Davvero ha detto questo Lippi??? Azz. nn lo sapevo... cmq, se e' cosi' Lippi va di nuovo alla Juve!


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  #42  
Old 06-23-2006, 12:23 AM
Baxaras Baxaras is offline
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Originally Posted by sefirothmorpheus
Davvero ha detto questo Lippi??? Azz. nn lo sapevo... cmq, se e' cosi' Lippi va di nuovo alla Juve!


Quí pare che ci sia un trio per la panchina dei galacticos.

Capello, Lippi e Wenger sono i palpabili. Rafa Benitez era il preferito perché spagnolo ma poi lo hanno scartato perché ha fatto sapere che non si sarebbe mai mosso.




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  #43  
Old 06-23-2006, 12:27 AM
sefirothmorpheus sefirothmorpheus is offline
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Originally Posted by Baxaras
Quí pare che ci sia un trio per la panchina dei galacticos.

Capello, Lippi e Wenger sono i palpabili. Rafa Benitez era il preferito perché spagnolo ma poi lo hanno scartato perché ha fatto sapere che non si sarebbe mai mosso.




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  #44  
Old 06-23-2006, 12:28 AM
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  #45  
Old 06-23-2006, 12:33 AM
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  #46  
Old 06-23-2006, 09:19 AM
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LA RABBIA DI BERLUSCONI
«Vogliono farci passare per fessi e farabutti»


Il coinvolgimento del Milan era annunciato ma il suo presidente grida comunque allo scandalo. «Vogliono farci passare per fessi oltre che per farabutti» tuona Silvio Berlusconi che poi se la prende con due «vecchi» nemici: «Da Borrelli e Rossi non mi aspettavo altro, quelli cercano qualcosa su di me». Dopo la rabbia l’ex premier ostenta sicurezza: comunque non abbiamo avuto vantaggi sul campo, quindi non saremo puniti. D’altra parte ci accusano di aver costituito un contropotere alla Juventus, ma per cosa? Per arrivare secondi e permettere loro di vincere tanto».Berlusconi ha ventilato anche le conseguenze sociali di «pene» troppo severe: «Ci sono le leggi e debbono essere applicate giustamente nei confronti di chi ha commesso illeciti. Se si applicano, però, a tutta la squadra si penalizzano milioni di tifosi. E questo non è giusto. Per cui è necessaria una giusta severità nei confronti dei protagonisti e una minore severità nei confronti dei tifosi».

fonte: lastampa.it


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  #47  
Old 06-23-2006, 09:29 AM
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Ecco alcuni stralci del documento con il quale il procuratore federale Stefano Palazzi ha motivato le accuse nei confronti delle quattro società e dei 26 tesserati che ha mandato a processo. Un capitolo di 23 pagine ricostruisce la rete di rapporti creata da Moggi e Giraudo con lo scopo di«controllare e condizionare il settore arbitrale», rete che si basa su «cene riservate, nelle abitazioni private dei convitati, al riparo da occhi indiscreti» e su incontri che «già appaiono contrari ai principi normativi ed etici in quanto, per la loro stessa sussistenza, idonei ad alterare in modo evidente i caratteri di alterità, di terzietà e di imparzialità che devono connotare i rapporti fra i dirigenti delle società di calcio e i rappresentanti, massimamente quelli di vertice, del settore arbitrale».
Nel paragrafo relativo a Reggina-Juventus, la partita del novembre 2004 in cui l'arbitro Paparesta venne chiuso a chiave da Moggi nello stanzino dello stadio Granillo di Reggio, riferendosi al dialogo tra l'ex dg bianconero e Giraudo, «emerge — scrive Palazzi — il potere di condizionamento esercitato dai due sul settore arbitrale (...)». Secondo l'accusa, quindi, si può parlare «dell'esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare», finalità «perseguita attraverso varie condotte (...): «rapporti di Moggi e Giraudo con esponenti di rilievo del settore arbitrale; (...) intervento del vicepresidente federale Mazzini; intervento di Moggi nella predisposizione delle griglie utilizzate per la designazione degli arbitri; concorso da parte di Moggi nella scelta degli assistenti per le singole gare; condizionamento della facoltà attribuita ai designatori di sospendere l'impiego degli arbitri e degli assistenti in conseguenza di decisioni tecniche errate; pesante condizionamento mediatico finalizzato alla difesa di alcuni arbitri e all'attacco di altri (...); vantaggi assicurati agli esponenti del mondo arbitrale, fra cui consistenti sconti su vetture del gruppo Fiat, fino al 50% del prezzo di listino».
Per tutti questi motivi Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Tullio Lanese e Massimo De Santis vengono deferiti per violazione dell'art. 1 e art. 6 (...) nell'aver intrattenuto contatti, anche su linee telefoniche private, e partecipato agli incontri non pubblici (...); condotte contrarie ai principi di lealtà e, al contempo, dirette a procurare un vantaggio in classifica in favore della Juventus... Paparesta e Ingargiola vengono invece deferiti per violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza.


Lotito e Carraro

«Rapporti pressanti e costanti con i rappresentanti dei vertici federali affinché questi ultimi esercitassero pressioni sui designatori arbitrali dell'Aia». Questi «rapporti pressanti», secondo Palazzi, sono quelli che avrebbe intrattenuto il presidente della Lazio Claudio Lotito con lo scopo di garantirsi «i favori arbitrali necessari a favorire una migliore posizione in classifica della sua squadra». Un comportamento che «si è estrinsecato per molte delle gare nelle quali era interessata la sua società a partire dal 2 febbraio 2005 e fino al termine del campionato, anche quando Lotito sapeva che altri interessi avrebbero ostacolato la concretizzazione dell'aiuto in favore della sua squadra». Claudio Lotito (...) è deferito, quindi, «per avere, in prima persona o tramite altri, avviato e coltivato contatti con il presidente della Figc Franco Carraro affinché questi a sua volta esercitasse pressioni sul designatore arbitrale Bergamo e sull'arbitro designato (...)». Franco Carraro è a sua volta deferito «per aver esercitato (in occasione di Lazio-Brescia) pressioni sul designatore arbitrale Bergamo affinché questi a sua volta intervenisse nei confronti dell'arbitro (...) al fine di ottenere un vantaggio per la Lazio in violazione dell'art. 6», «Paolo Bergamo per aver esercitato pressioni sull'arbitro», «Innocenzo Mazzini per non aver adempiuto l'obbligo di informare», «Società Lazio a titolo di responsabilità diretta(...)». Le altre partite prese in esame da Palazzi sono Chievo- Lazio (deferiti Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Rocchi, Cosimo Maria Ferri), Lazio-Parma (Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Messina) Bologna-Lazio (Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Tagliavento).


Fiorentina: 5 gare

Sono cinque le partite che i fratelli Diego e Andrea Della Valle con il consigliere delegato Sandro Mencucci avrebbero, secondo Palazzi, cercato di manipolare a favore della Fiorentina. Si tratta delle gare del campionato 2004-2005 Lazio- Fiorentina, Bologna-Fiorentina, Chievo- Fiorentina, Fiorentina-Atalanta e Lecce- Parma. I Della Valle avrebbero fatto una «proposta di combine» al presidente della Lazio, Claudio Lotito, e tramite Luciano Moggi e Innocenzo Mazzini avrebbero instaurato «consolidati contatti» con il designatore arbitrale Bergamo. Lo scopo era quello «di ottenere vantaggi conseguenti all'alterazione dei risultati». In questa «operazione» sono coinvolti anche gli arbitri Dondarini, Rodomonti e De Santis. Tutti sono stati deferiti per l'art. 6 e, in particolare, Mazzini è accusato di essersi «reso parte attiva nella instaurazione e successivo consolidamento dei contatti tra i dirigenti della Fiorentina e Bergamo»


Meani e i cartellini

Adriano Galliani, secondo Palazzi, ha «mostrato di avallare pienamente» la condotta del dirigente rossonero addetto agli arbitri Leonardo Meani, che, «convinto di favoritismi a vantaggio della Juventus» da parte della classe arbitrale, esercitava a sua volta pressioni «in una distorta logica di riequilibrio». Meani, nell'interrogatorio davanti a Borrelli, ha spiegato come si «era convinto di un diverso trattamento tra Milan e Juventus, in particolare nel rapporto cartellini/falli». Meani viene deferito per una «protratta attività tendente a ottenere l'assegnazione di determinati assistenti per le partite del Milan». E Galliani è stato deferito per violazione dell'art. 1.


fonte: corriere.it


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  #48  
Old 06-27-2006, 09:48 AM
lucap1988 lucap1988 is offline
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Ecco quale potrebbe essere una linea difensiva da parte della Fiorentina:

Quote:
Poco importa l’esattezza e l’effettiva consistenza della documentazione accusatoria: molti, forse troppi, vogliono la Viola già (ed ancora una volta) spacciata.

E' vero, i tifosi fiorentini non sono stati in prigione per anni, né se ne sono usciti in folle disperazione. Forse ira impotente e amarezza in un tormento che non trovava voce, quello sì, ma i fiorentini ne hanno viste ben altre, che vuoi che sia la lampante leggerezza con cui si avallano teoremi privi del minimo razionale supporto di buon senso.

A suo tempo, a molti non era andato giù il ripescaggio. Se è per quello, non era andato giù neanche ai fiorentini che lo considerano un'ulteriore onta dopo la ridicola retrocessione in C-2! Perché fu il Palazzo, non richiesto ma evidentemente con la coscienza sporca per il suo comportamento compiacente verso altre squadre con status nettamente più gravi e gravosi, a prendere l'occasione offertagli da quel rompiscatole di Gaucci per sanare tra l'altro anche la posizione viola.

E che cosa si sarebbe dovuto fare allora? Rifiutare il ripescaggio e mettersi un'altra volta contro il Palazzo? Si fa presto a dirlo, ma si fa anche presto a rischiare di andare contro i mulini a vento. Per non dir nulla poi dell'estrema difficoltà di dover comprare giocatori per la serie superiore quando ormai il mercato era chiuso ma, cosa volete ancora, vi abbiamo dato o no la deroga?

Sì, ma la Fiorentina non ha ancora imparato bene la lezione, 'sto Della Valle sta cominciando veramente a rompere di brutto, ma che altro vuole? Vuole scalare la Presidenza della Lega e ridiscutere i diritti tv? Ma siamo tutti ammattiti? Aspetta, aspetta... ci pensiamo noi... E ci pensarono talmente bene da far parlare di cattivi pensieri anche ad uno come Zoff che, si sa, non è proprio di parola facile. Per non dir nulla poi di Lady Borrelli che l'altro giorno si è dichiarata non proprio soddisfatta di come andarono le cose ma, dimenticavo, lei è fiorentina di nascita!

Comunque, venne aperta un'inchiesta, naturalmente insabbiata d'urgenza ma con un'inaspettata variante: il sistema, sommessamente, tra il dico e non dico, si dichiara disposto a valutare che una Fiorentina in Serie B sarebbe una stortura, però, però, però... una mano lava l'altra e... Ora, i dirigenti della Fiorentina avranno anche peccato ma, di certo, venialmente! Senza contare che non avrebbero peccato affatto se le autorità avessero difeso i viola in tempo utile!

Ed ora la procura, in assenza di dimostrati illeciti sportivi trova degli illeciti strutturati, che non sono previsti dal codice e che non si capisce cosa c'azzecchino. Per fare in fretta e dare l'illusione di aver rifondato un calcio pulito a tempo di record non si possono accettare le interpretazioni gratuite ed i pastrocchi della procura federale che nelle sue carte non solo sbaglia a scrivere la corretta ragione sociale della Fiorentina, ma arriva anche a deferire Diego Della Valle che, nella sua qualità di Presidente Onorario della Società non è nemmeno tesserato!

Lasciando da parte gli errori di data in alcune telefonate e scambi di persona tra i fratelli Della Valle, il Procuratore Palazzi si spinge a definire il Bologna, ai tempi di Bologna-Fiorentina 0-0, una diretta concorrente per la salvezza. Niente di più risibile: dopo il pareggio il Bologna è undicesimo a 40 punti e la Fiorentina terzultima a 34! Borrelli, dal canto suo ed in perfetto sincrono con Palazzi, non contesta alla Fiorentina questa partita! Per la verità non dice neanche quello che è palesemente sotto gli occhi di tutti, bolognesi compresi: forse, il Bologna dovrebbe rifarsela un po' con Mazzone il quale stava evidentemente facendo le prove per quel capolavoro riuscitogli al meglio l'anno dopo a Livorno!

Ma, tornando a Palazzi, si impara che il Lecce sarebbe stato salvo già prima della partita contro il Parma! Eh no, lo sarebbe stato solo in caso di sconfitta della Fiorentina col Brescia dove, guarda caso e solo per favorire i viola, avevano mandato ad arbitrare nientemeno che Collina! Ma Palazzi insiste: scrive dell'espulsione di Morfeo (solo ammonito, invece) e che De Santis avrebbe espulso Vignaroli addirittura dopo la fine della partita! Ma se voleva favorire il Lecce per favorire di conseguenza la Fiorentina l'avrebbe espulso durante la partita, no?

Anche perché il risultato ad indiscusso vantaggio della Fiorentina sarebbe stato proprio la vittoria del Lecce e non il pareggio capolavoro che, dovendo tener conto dei risultati di svariate altre partite dava un'incredibile numero di differenti possibilità, i matematici dicono addirittura più di 2.000!

E per provare poi che Lucianone sapeva in anticipo del pareggio Lazio-Fiorentina, Palazzi desume, addirittura in modo inequivoco, che c'è stato l'intervento di un arbitro amico, riproponendosi di interrogare sui fatti l'unico arbitro italiano lasciato andare ai mondiali: quel Rosetti che non risulta neanche sfiorato dalla Procura di Napoli!

E si sgonfia anche la battuta di Lotito, al quale Della Valle avrebbe fatto una proposta da bandito. Ha chiarito in questi giorni che era una proposta sui diritti tv e non su una combine per il pareggio (e come poterla fare con cognizione di causa un mese prima della gara?). Per i tifosi viola però non si sgonfia affatto la bella e non sanzionata parata di Zauri a portiere battuto.

Ma la ciliegina è come viene interpretata la frase "bel lavoro, ho visto" pronunciata dall'AD viola Mencucci a favorevole (secondo la procura sportiva) commento sulla designazione di Dondarini per Chievo-Fiorentina. Ci sarebbe cioè una Fiorentina contenta di avere lo stesso arbitro che gli aveva espulso due giocatori nei primi dieci minuti della partita contro la Samp, naturalmente persa dai viola!

C'è da tenere comunque presente che effettivamente nei minuti di recupero l'arbitro sorvola su un rigore a favore del Chievo, fissando il risultato finale sull' 1-2 per i viola. Sennonché sullo 0-1 c'era stato un episodio analogo su Bojinov e se la partita fosse stata davvero truccata, Dondarini avrebbe potuto insospettabilmente dare il rigore mandando già da allora la Fiorentina sul doppio vantaggio.


Ripreso da goal.com


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  #49  
Old 07-11-2006, 01:57 PM
Skater79 Skater79 is offline
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Attenzione!!!!!!!!!


miei cari fate molta attenzione e non fate finta di non sentire...........che cè uno pseudo ministro della giustizia che dopo aver compiuto il primo umiliante atto di questo nuovo governo dando l'amnistia agli assassini (immorale)..............ORA VUOLE L'AMNISTIA ANCHE PER LO SCANDALO DEL CALCIO.............ma ci rendiamo conto?Non possiamo accettare che se ne inizi a parlare.......xchè il fatto stesso che si inizi a parlare è già un tentativo che potrebbe avere sempre + seguaci....
ma non mi stupisco che in questo forum sinistra dipendente non se ne parli......ma le cose vanno dette tutte.....
Ecco l'articolo dal corriere della sera:

ROMA — «E meno male che la sentenza del processo non arriva domenica mattina, prima della finale... Comunque vada, ai Mondiali è andata bene e di questo dobbiamo ringraziare Lippi e i giocatori. Sì, proprio quel Lippi che avrebbe dovuto forse rimanere a casa. E io adesso dico: grazie a Dio che è rimasto là...».
Il tifoso Clemente Mastella («Amo l'azzurro del Napoli e della Nazionale»), l'amico fraterno di Diego della Valle, l'estimatore del professionista Luciano Moggi fin dai tempi dell'ingaggio come direttore sportivo nella società partenopea, si spoglia per qualche attimo della grisaglia da ministro della Giustizia e, parlando di calcio alla sbarra, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «L'amnistia in caso di vittoria ai Mondiali? Il governo non interferisce, però credo che i tifosi lo chiedano, un atto di clemenza». Questo processo, insiste poi il Guardasigilli, «non può essere come certi spettacoli che si vedevano nell'arena del Colosseo dove tutti infierivano».
L'avvocato Guido Rossi, il commissario chiamato a risanare la disastrata Figc, è rimasto colpito dalla «serietà» mostrata in campo martedì sera dagli Azzurri. Di questi giocatori, fino all'altro giorno, in molti ne parlavamo malissimo...
«Ecco, appunto. Ne parlavate malissimo. Altri erano presi da questo eroico furore mentre io non me la sono mai presa: sarà per il mio stile un po' perdonista, sarà perché l'amicizia va dimostrata soprattutto nei momenti di difficoltà. Oggi, invece, tutti a dire bravi, bravi:
gli stessi che inveivano fino a poco tempo fa».
L'umore popolare muta con facilità davanti agli eventi.
«Da parte di alcuni c'è la tendenza a sentirsi al Colosseo. Guardando l'arena col pollice verso, o col pollice rivolto in alto, a seconda delle circostanze».
Questo, però, dà l'immagine di un'opinione pubblica italiana un po' becera.
«Sì, a volte siamo un po' così. Trascinati dagli eventi. Per fortuna, stavolta, emozione scaccia emozione e dobbiamo dire grazie ai giocatori».
Se il Mondiale dovesse finire nel migliore dei modi, c'è già chi parla di amnistia per i «reati» del calcio. Concorda, ministro?
«Ho sentito alcune voci. Ma il governo non può intervenire su questo tema, c'è un problema di non ingerenza. Eppure, io credo che la maggior parte dei tifosi la chieda questa amnistia. E mi spiego, da tifoso: è giusto che Cannavaro e Del Pietro e tanti altri giochino in serie C dopo quello che hanno fatto? Oppure facciamo come in Gran Bretagna dove Churchill vinse la guerra e per ricompensa fu scaricato?».
Martedì è prevista la sentenza del processo che si celebra all'Olimpico. Lei ha già usato la chiave dell'ironia per dire che mancano le garanzie per la difesa.
«Ecco, meglio che resti sull'ironia. Se io fossi tra gli incolpati sarei molto incavolato: vorrei valutare con attenzione le carte perché ci metto la faccia, ci metto i soldi, rischio sul piano dell'opinione pubblica nazionale e internazionale. Tanti di quelli che stanno là hanno un rilievo che va al di là del mondo calcistico».
Ha tracciato un profilo fedele del suo amico Diego Della Valle?
«Io parlo anche di Berlusconi. Se potessi dargli un consiglio gli direi di non farne un fatto politico. Anche se, dalle indicazioni che mi arrivano, c'è l'impressione che la decisione sia già stata presa. È ovvio che davanti a responsabilità accertate ci vogliono le sanzioni, ma qui il rischio è che paghi anche chi non c'entra niente. Questo è il dramma e il limite della vicenda».
Di tanta celerità si è lamentato anche il patron della Fiorentina.
«Sono legato da affetto ed amicizia a Della Valle ma di questo preferisco non parlare perché per me lui è come un fratello. Non parlo altrimenti prevale l'equazione Mastella uguale Della Valle. Non lo valuto proprio come proprietario della Fiorentina pur confermandogli grande affetto e amicizia».
E i suoi rapporti con Luciano Moggi?
«Sono stato vicepresidente del Calcio Napoli quando Moggi era direttore sportivo della squadra. Anche l'avvocato Agnelli era presidente della Juventus quando Moggi era direttore della sua squadra... Tutti noi ritenevamo che lui fosse capacissimo da un punto di vista tecnico».
Come finisce questa storia, ministro Mastella?
«Ve lo ricordate il Rossi che nell'82 ci fece vincere i Mondiali? Bene, quest'altro Rossi non ci farà vincere i Mondiali in Germania. Se ci riesce qualcuno questi è Lippi. Insieme ai giocatori azzurri».


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  #50  
Old 07-11-2006, 02:00 PM
Il_Merovingio Il_Merovingio is offline
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Se finisce a tarallucci e vino sono il primo a disdire l'abbonamento alla Roma. Questo devono fare tutti gli abbonati di tutte le squadre d'Italia. E la coppa se la possono infilare dove sanno.


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