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Davvero ha detto questo Lippi??? Azz. nn lo sapevo... cmq, se e' cosi' Lippi va di nuovo alla Juve! |
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Quí pare che ci sia un trio per la panchina dei galacticos. Capello, Lippi e Wenger sono i palpabili. Rafa Benitez era il preferito perché spagnolo ma poi lo hanno scartato perché ha fatto sapere che non si sarebbe mai mosso. -------------------------------------------------------- Aleeeeeeè Aleeeeeeè Aleeeeeè I-TALIA Aleeeeeeè Forza Lottaaaaa Vinceraaiiiii non ti La-SCE-RE-MO Maaaai!!! Aleeeeeeè Aleeeeeè Aleeeeeè.... |
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preparati a ricevere don fabio |
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A loro don fabio A noi don camillo |
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LA RABBIA DI BERLUSCONI
«Vogliono farci passare per fessi e farabutti» Il coinvolgimento del Milan era annunciato ma il suo presidente grida comunque allo scandalo. «Vogliono farci passare per fessi oltre che per farabutti» tuona Silvio Berlusconi che poi se la prende con due «vecchi» nemici: «Da Borrelli e Rossi non mi aspettavo altro, quelli cercano qualcosa su di me». Dopo la rabbia l’ex premier ostenta sicurezza: comunque non abbiamo avuto vantaggi sul campo, quindi non saremo puniti. D’altra parte ci accusano di aver costituito un contropotere alla Juventus, ma per cosa? Per arrivare secondi e permettere loro di vincere tanto».Berlusconi ha ventilato anche le conseguenze sociali di «pene» troppo severe: «Ci sono le leggi e debbono essere applicate giustamente nei confronti di chi ha commesso illeciti. Se si applicano, però, a tutta la squadra si penalizzano milioni di tifosi. E questo non è giusto. Per cui è necessaria una giusta severità nei confronti dei protagonisti e una minore severità nei confronti dei tifosi». fonte: lastampa.it |
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Ecco alcuni stralci del documento con il quale il procuratore federale Stefano Palazzi ha motivato le accuse nei confronti delle quattro società e dei 26 tesserati che ha mandato a processo. Un capitolo di 23 pagine ricostruisce la rete di rapporti creata da Moggi e Giraudo con lo scopo di«controllare e condizionare il settore arbitrale», rete che si basa su «cene riservate, nelle abitazioni private dei convitati, al riparo da occhi indiscreti» e su incontri che «già appaiono contrari ai principi normativi ed etici in quanto, per la loro stessa sussistenza, idonei ad alterare in modo evidente i caratteri di alterità, di terzietà e di imparzialità che devono connotare i rapporti fra i dirigenti delle società di calcio e i rappresentanti, massimamente quelli di vertice, del settore arbitrale».
Nel paragrafo relativo a Reggina-Juventus, la partita del novembre 2004 in cui l'arbitro Paparesta venne chiuso a chiave da Moggi nello stanzino dello stadio Granillo di Reggio, riferendosi al dialogo tra l'ex dg bianconero e Giraudo, «emerge — scrive Palazzi — il potere di condizionamento esercitato dai due sul settore arbitrale (...)». Secondo l'accusa, quindi, si può parlare «dell'esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare», finalità «perseguita attraverso varie condotte (...): «rapporti di Moggi e Giraudo con esponenti di rilievo del settore arbitrale; (...) intervento del vicepresidente federale Mazzini; intervento di Moggi nella predisposizione delle griglie utilizzate per la designazione degli arbitri; concorso da parte di Moggi nella scelta degli assistenti per le singole gare; condizionamento della facoltà attribuita ai designatori di sospendere l'impiego degli arbitri e degli assistenti in conseguenza di decisioni tecniche errate; pesante condizionamento mediatico finalizzato alla difesa di alcuni arbitri e all'attacco di altri (...); vantaggi assicurati agli esponenti del mondo arbitrale, fra cui consistenti sconti su vetture del gruppo Fiat, fino al 50% del prezzo di listino». Per tutti questi motivi Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Tullio Lanese e Massimo De Santis vengono deferiti per violazione dell'art. 1 e art. 6 (...) nell'aver intrattenuto contatti, anche su linee telefoniche private, e partecipato agli incontri non pubblici (...); condotte contrarie ai principi di lealtà e, al contempo, dirette a procurare un vantaggio in classifica in favore della Juventus... Paparesta e Ingargiola vengono invece deferiti per violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza. Lotito e Carraro «Rapporti pressanti e costanti con i rappresentanti dei vertici federali affinché questi ultimi esercitassero pressioni sui designatori arbitrali dell'Aia». Questi «rapporti pressanti», secondo Palazzi, sono quelli che avrebbe intrattenuto il presidente della Lazio Claudio Lotito con lo scopo di garantirsi «i favori arbitrali necessari a favorire una migliore posizione in classifica della sua squadra». Un comportamento che «si è estrinsecato per molte delle gare nelle quali era interessata la sua società a partire dal 2 febbraio 2005 e fino al termine del campionato, anche quando Lotito sapeva che altri interessi avrebbero ostacolato la concretizzazione dell'aiuto in favore della sua squadra». Claudio Lotito (...) è deferito, quindi, «per avere, in prima persona o tramite altri, avviato e coltivato contatti con il presidente della Figc Franco Carraro affinché questi a sua volta esercitasse pressioni sul designatore arbitrale Bergamo e sull'arbitro designato (...)». Franco Carraro è a sua volta deferito «per aver esercitato (in occasione di Lazio-Brescia) pressioni sul designatore arbitrale Bergamo affinché questi a sua volta intervenisse nei confronti dell'arbitro (...) al fine di ottenere un vantaggio per la Lazio in violazione dell'art. 6», «Paolo Bergamo per aver esercitato pressioni sull'arbitro», «Innocenzo Mazzini per non aver adempiuto l'obbligo di informare», «Società Lazio a titolo di responsabilità diretta(...)». Le altre partite prese in esame da Palazzi sono Chievo- Lazio (deferiti Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Rocchi, Cosimo Maria Ferri), Lazio-Parma (Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Messina) Bologna-Lazio (Lotito, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Tagliavento). Fiorentina: 5 gare Sono cinque le partite che i fratelli Diego e Andrea Della Valle con il consigliere delegato Sandro Mencucci avrebbero, secondo Palazzi, cercato di manipolare a favore della Fiorentina. Si tratta delle gare del campionato 2004-2005 Lazio- Fiorentina, Bologna-Fiorentina, Chievo- Fiorentina, Fiorentina-Atalanta e Lecce- Parma. I Della Valle avrebbero fatto una «proposta di combine» al presidente della Lazio, Claudio Lotito, e tramite Luciano Moggi e Innocenzo Mazzini avrebbero instaurato «consolidati contatti» con il designatore arbitrale Bergamo. Lo scopo era quello «di ottenere vantaggi conseguenti all'alterazione dei risultati». In questa «operazione» sono coinvolti anche gli arbitri Dondarini, Rodomonti e De Santis. Tutti sono stati deferiti per l'art. 6 e, in particolare, Mazzini è accusato di essersi «reso parte attiva nella instaurazione e successivo consolidamento dei contatti tra i dirigenti della Fiorentina e Bergamo» Meani e i cartellini Adriano Galliani, secondo Palazzi, ha «mostrato di avallare pienamente» la condotta del dirigente rossonero addetto agli arbitri Leonardo Meani, che, «convinto di favoritismi a vantaggio della Juventus» da parte della classe arbitrale, esercitava a sua volta pressioni «in una distorta logica di riequilibrio». Meani, nell'interrogatorio davanti a Borrelli, ha spiegato come si «era convinto di un diverso trattamento tra Milan e Juventus, in particolare nel rapporto cartellini/falli». Meani viene deferito per una «protratta attività tendente a ottenere l'assegnazione di determinati assistenti per le partite del Milan». E Galliani è stato deferito per violazione dell'art. 1. fonte: corriere.it |
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Ecco quale potrebbe essere una linea difensiva da parte della Fiorentina:
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Ripreso da goal.com |
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Attenzione!!!!!!!!!miei cari fate molta attenzione e non fate finta di non sentire...........che cè uno pseudo ministro della giustizia che dopo aver compiuto il primo umiliante atto di questo nuovo governo dando l'amnistia agli assassini (immorale)..............ORA VUOLE L'AMNISTIA ANCHE PER LO SCANDALO DEL CALCIO.............ma ci rendiamo conto?Non possiamo accettare che se ne inizi a parlare.......xchè il fatto stesso che si inizi a parlare è già un tentativo che potrebbe avere sempre + seguaci....
ma non mi stupisco che in questo forum sinistra dipendente non se ne parli......ma le cose vanno dette tutte..... Ecco l'articolo dal corriere della sera: ROMA — «E meno male che la sentenza del processo non arriva domenica mattina, prima della finale... Comunque vada, ai Mondiali è andata bene e di questo dobbiamo ringraziare Lippi e i giocatori. Sì, proprio quel Lippi che avrebbe dovuto forse rimanere a casa. E io adesso dico: grazie a Dio che è rimasto là...». Il tifoso Clemente Mastella («Amo l'azzurro del Napoli e della Nazionale»), l'amico fraterno di Diego della Valle, l'estimatore del professionista Luciano Moggi fin dai tempi dell'ingaggio come direttore sportivo nella società partenopea, si spoglia per qualche attimo della grisaglia da ministro della Giustizia e, parlando di calcio alla sbarra, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «L'amnistia in caso di vittoria ai Mondiali? Il governo non interferisce, però credo che i tifosi lo chiedano, un atto di clemenza». Questo processo, insiste poi il Guardasigilli, «non può essere come certi spettacoli che si vedevano nell'arena del Colosseo dove tutti infierivano». L'avvocato Guido Rossi, il commissario chiamato a risanare la disastrata Figc, è rimasto colpito dalla «serietà» mostrata in campo martedì sera dagli Azzurri. Di questi giocatori, fino all'altro giorno, in molti ne parlavamo malissimo... «Ecco, appunto. Ne parlavate malissimo. Altri erano presi da questo eroico furore mentre io non me la sono mai presa: sarà per il mio stile un po' perdonista, sarà perché l'amicizia va dimostrata soprattutto nei momenti di difficoltà. Oggi, invece, tutti a dire bravi, bravi: gli stessi che inveivano fino a poco tempo fa». L'umore popolare muta con facilità davanti agli eventi. «Da parte di alcuni c'è la tendenza a sentirsi al Colosseo. Guardando l'arena col pollice verso, o col pollice rivolto in alto, a seconda delle circostanze». Questo, però, dà l'immagine di un'opinione pubblica italiana un po' becera. «Sì, a volte siamo un po' così. Trascinati dagli eventi. Per fortuna, stavolta, emozione scaccia emozione e dobbiamo dire grazie ai giocatori». Se il Mondiale dovesse finire nel migliore dei modi, c'è già chi parla di amnistia per i «reati» del calcio. Concorda, ministro? «Ho sentito alcune voci. Ma il governo non può intervenire su questo tema, c'è un problema di non ingerenza. Eppure, io credo che la maggior parte dei tifosi la chieda questa amnistia. E mi spiego, da tifoso: è giusto che Cannavaro e Del Pietro e tanti altri giochino in serie C dopo quello che hanno fatto? Oppure facciamo come in Gran Bretagna dove Churchill vinse la guerra e per ricompensa fu scaricato?». Martedì è prevista la sentenza del processo che si celebra all'Olimpico. Lei ha già usato la chiave dell'ironia per dire che mancano le garanzie per la difesa. «Ecco, meglio che resti sull'ironia. Se io fossi tra gli incolpati sarei molto incavolato: vorrei valutare con attenzione le carte perché ci metto la faccia, ci metto i soldi, rischio sul piano dell'opinione pubblica nazionale e internazionale. Tanti di quelli che stanno là hanno un rilievo che va al di là del mondo calcistico». Ha tracciato un profilo fedele del suo amico Diego Della Valle? «Io parlo anche di Berlusconi. Se potessi dargli un consiglio gli direi di non farne un fatto politico. Anche se, dalle indicazioni che mi arrivano, c'è l'impressione che la decisione sia già stata presa. È ovvio che davanti a responsabilità accertate ci vogliono le sanzioni, ma qui il rischio è che paghi anche chi non c'entra niente. Questo è il dramma e il limite della vicenda». Di tanta celerità si è lamentato anche il patron della Fiorentina. «Sono legato da affetto ed amicizia a Della Valle ma di questo preferisco non parlare perché per me lui è come un fratello. Non parlo altrimenti prevale l'equazione Mastella uguale Della Valle. Non lo valuto proprio come proprietario della Fiorentina pur confermandogli grande affetto e amicizia». E i suoi rapporti con Luciano Moggi? «Sono stato vicepresidente del Calcio Napoli quando Moggi era direttore sportivo della squadra. Anche l'avvocato Agnelli era presidente della Juventus quando Moggi era direttore della sua squadra... Tutti noi ritenevamo che lui fosse capacissimo da un punto di vista tecnico». Come finisce questa storia, ministro Mastella? «Ve lo ricordate il Rossi che nell'82 ci fece vincere i Mondiali? Bene, quest'altro Rossi non ci farà vincere i Mondiali in Germania. Se ci riesce qualcuno questi è Lippi. Insieme ai giocatori azzurri». |
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Se finisce a tarallucci e vino sono il primo a disdire l'abbonamento alla Roma. Questo devono fare tutti gli abbonati di tutte le squadre d'Italia. E la coppa se la possono infilare dove sanno.
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