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#1041
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Dopo tre sfide contro squadre europee, finalmente i Raptors si confrontano contro una delle prossime avversarie nel campionato Nba. Mancano Ben Gordon e Ben Wallace per i Chicago Bulls, che lanciano in quintetto i due rookies Aaron Gray e Thomas Gardner.
SUPER BARGNANI - Parte forte Toronto, con Nesterovic e Bargnani che hanno vita facile contro la pessima difesa di Chicago. La prima azione del Mago, una conclusione in schiacciata per il 2-0 iniziale, preannuncia una grande serata da 19 punti totali con 3/3 da tre nel primo quarto, un’altra schiacciata a inaugurare il secondo tempo e un paio di giocate di classe che mandano al bar i lunghi di Chicago per i quali la marcatura di Bargnani è un rebus per tutto l’incontro. L’azzurro fa le veci di Bosh, e facendo coppia con Nesterovic o Humphries (l’altro lungo Garbajosa ha un turno di riposo) si ritrova a giocare molto sul perimetro, dove sfrutta ottimanente il suo tiro micidiale. Nel primo tempo, che si conclude 47-33, i Raptors hanno una marcia in più e scavano un divario che regala poche emozioni nella seconda parte della gara. Il rookie Jamario Moon, a rischio di taglio, è estremamente attivo nel secondo quarto in cui segna 7 punti, mentre Carlos Delfino conferma la sua utilità per le doti difensive e di giocatore tuttofare. A Chicago, che perde anche Luol Deng dopo pochi minuti, non basta la buona vena di Andres Nocioni per sostenere il buon ritmo imposto dai padroni di casa e i numerosi svarioni difensivi vengono puniti dai Raptors grazie anche a un buona circolazione di palla in attacco. DIXON CHIUDE I CONTI - Il terzo quarto è tutto di Juan Dixon e termina sul 71-54. Nell’ultimo minuto del quarto Bargnani (evidentemente a corto di gas) fa partire un "airball" che non arriva al ferro. È il segnale per Mitchell che è arrivato il momento per far riposare anche il Mago, dopo la convincente prestazione. E allora spazio ai rincalzi per l’ultimo quarto in cui i Bulls usano il garbage time per dimezzare lo svantaggio anche se ormai la partita è già finita da un pezzo (si chiude sul 92-82). Solo un gruppo di scatenati tifosi spagnoli seduti in piccionaia regalano qualche sussulto con i loro cori dedicati agli idoli Garbajosa e Calderon. MITCHELL LODA IL MAGO - Nel post game coach Mitchell è ovviamente soddisfatto della prova di Bargnani: "Migliora sempre. Avevamo deciso per uno schema con lui in post basso nella prima azione. L’abbiamo disegnato ed è stato eseguito perfettamente. Andrea sta lavorando e migliorando. Dobbiamo ancora sistemare alcune cose, ma con la sua abilità al tiro possiamo avere pazienza". TORONTO:Andrea Bargnani 19 punti (4/5 da due, 3/7 da tre, 2/2 t.l.), 1 rimbalzo, 3 assist, 3 falli, 2 palle perse in 24’34” di gioco. Dixon 17 punti, Nesterovic 12, Moon 10. Rimbalzi: Humphies 5. Assist: Delfino 4. CHICAGO:Gray 14 punti, Nocioni 12, Thomas e Sefolosha 9. Rimbalzi: Thomas e Khryapa 8. Assist: Curry e Khryapa 3. gasport |
#1042
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A pochi giorni dall’inizio della regular season Pat Riley riesce a tirare fuori dal suo cilindro un altro coniglio. Gli Heat, infatti, mettono in piedi una trade magari non esplosiva ma sicuramente interessante. Miami riceve da Minnesota un giocatore atletico e talentuoso, anche se incostante, come Ricky Davis e il solido centro Mark Blount e manda a Minneapolis il problematico Antoine Walker, il quale era da tempo sul libro nero di Riley, Wayne Simien, Michael Doleac e una futura prima scelta.
MIRACOLO WALKER - Miami aveva proprio bisogno di una buona notizia dopo i problemi fisici di Wade e Shaq e la disastrosa preseason (sette sconfitte su altrettante gare), Davis non sarà la risposta a tutte le lacune degli Heat ma e’ in grado di dare molto all’attacco di una squadra troppo Wade-dipendente. Anche Blount può dire la sua ma il colpo da maestro messo a segno da Riley e’ la cessione di Walker, un giocatore con pochissimo mercato per via del su ricco contratto, della sua incostanza e soprattutto dei suoi problemi caratteriali. NIENTE BIBBY - Nella offseason Miami non e’ riuscita a centrare nessuno dei suoi obiettivi. Riley voleva fortemente Mike Bibby ma Sacramento non ha ceduto, nemmeno una soluzione di ripiego come Charlie Bell e’ andata in porto per via della resistenza di Milwaukee ma adesso, dopo aver perso i free agent Jason Kapono, Eddie Jones e James Posey, la squadra del sud della Florida e’ riuscita, anche se non in modo eclatante, a rinforzarsi. LA STRANA MOSSA - Diverso il discorso per i Timberwovles. Kevin McHale sembra aver gettato la spugna e dopo la cessione di Kevin Garnett acquisire il contratto di Walker (18 milioni per i prossimi due anni) sembra una mossa davvero stravagante. Minnesota vuole ringiovanire il suo roster e l’ex giocatore di Miami sembrerebbe un pesce fuor d’acqua in una squadra da rifondare che guarda al futuro. Ma forse McHale, il cui indice di gradimento tra i tifosi dei T-Wolves e’ decisamente basso, sta pensando a un buyout per Walker. Comunque sia non e’ facile trovare una logica nelle recenti operazioni di mercato realizzate da Kevin McHale. Pat Riley, invece, può sorridere, i suoi Heat da oggi sono più competitivi. gasport |
#1043
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finalmente una bella notizia... speriamo si riveli una scelta azzeccata
let's go HEAT, let's go HEAT.
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#1044
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Quote:
Be' Ricky Davis non è un giocatore che sposterà tanto gli equilibri..restate una squadra Wade-dipendente...il vero colpo è aver mandato via The Genius... |
#1045
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incontri preseasonBargnani entra da titolare e segna 8 punti in 22' nel successo dei Toronto Raptors contro i Cleveland Cavaliers (111-78) in preseason. Per l'ex Benetton anche 5 rimbalzi e un assist. Le altre partite giocate ieri: Orlando Magic-San Antonio Spurs 99-90, New Jersey Nets-Filadelfia 76ers 83-91, Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 97-81, Phoenix Suns-Denver Nuggets 116-113. (ANSA)
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#1046
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Nell’ultima partita di pre-season Toronto batte largamente anche Washington (98-64) con Andrea Bargnani miglior realizzatore con 17 punti e uno dei più positivi in campo. I Wizards tengono a riposo Gilbert Arenas e Toronto ringrazia con una prova convincente. Mitchell affida di nuovo la marcatura del centro avversario Haywood a Chris Bosh e così Bargnani marca Antawn Jamison. Il coach ha così spiegato la sua scelta: "Deciderò a chi affidare il centro avversario di volta in volta a seconda dei match-up". Ad ogni modo Bargnani si è dato molto da fare soprattutto nel primo quarto che ha concluso con 10 punti (3/4 dal campo e 4/4 dalla lunetta) e 5 rimbalzi di cui 3 offensivi. L’unico neo un brutto passaggio per Parker finito direttamente fuori dal campo, ma il Mago si è subito rifatto tenendo bene l’uno contro uno di Jamison e attirandosi un fallo dello stesso Jamison su finta di tiro.
LA GARA - Alla fine del primo quarto (26-15) Toronto ha già il controllo totale sulla gara e non ha nessuna intenzione di farsela sfuggire. I due registi Ford e Calderon si alternano a comandare l’attacco dei Raptors con grande fluidità. Gli ospiti non mordono e danno via libera a Calderon che con 5 punti consecutivi e palla recuperata scava un solco (41-20) che preannuncia una replica della solida prestazione della serata precedente. Bargnani si rivede a metà del secondo quarto e sbaglia una tripla. Poi il Mago commette fallo prendendo posizione in attacco, perde un pallone in penetrazione e un altro facendosi strappare la sfera mentre gioca spalle a canestro. Va meglio in difesa dove stoppa l’ucraino Pecherov. È una tripla di Kapono sulla sirena a portare Toronto sul 51-26 all’intervallo. Nel secondo tempo Bargnani ritorna protagonista in attacco: esordisce con un canestro da tre per il + 30 (58-38) e segna anche in rovesciata su assist di Bosh. L’ultimo canestro prima dell’uscita definitiva è un tiro scoccato con i piedi sull’arco, uno dei tanti tiri completamente smarcati che i Raptors trovano per tutto l’incontro grazie alla buona intesa tra compagni e alla pigra difesa di Washington. Per fortuna la pre-season è finita e da mercoledì le avversarie si presenteranno con maggiore concentrazione. LA FESTA - Per Andrea Bargnani una buona gara complessiva (punti-rimbalzi-difesa) nel giorno del suo 22º compleanno. La torta che gli fanno trovare in spogliatoio dopo la gara è ampiamente meritata. Per Toronto ancora tanti segnali positivi che spingono a un cauto ottimismo riguardo l’avvio di stagione. L’obiettivo è non ripetere la partenza di un anno fa con 2-8 di record nelle prime 10 gare. Appuntamento per mercoledì sera all’ACC per l’esordio contro Philadelphia. TORONTO Bargnani: 17 punti (5/7 da due, 1/2 da tre, 4/4 t.l.), 8 rimbalzi, 2 falli, 5 perse e 3 stoppate. Punti: Kapono 12, Delfino e Dixon 10. Rimbalzi: Bargnani 8. Assist: Ford 8. WASHINGTON Punti: Stevenson 12, Young 9. Rimbalzi: Blatche 6. Assist: Daniels 5. gasport |
#1047
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Belinelli in maturazioneI Warriors hanno la meglio sui Clippers nell’ultima amichevole prima dell’inizio della regular season. Marco Belinelli e compagni battono la squadra di Los Angeles 109-103 ma dopo aver dominato i primi tre quarti, rallentano clamorosamente nell’ultimo periodo, si fanno recuperare un vantaggio di 23 punti e hanno bisogno di una tripla di Michael Pietrus a 64’’ dalla sirena per portare a casa il successo.
TURNOVER - Don Nelson non vuole correre rischi e decide di non affaticare Baron Davis, Andris Biedrins e Kelenna Azubuike, tenendoli così a riposo. Spazio in quintetto allora a Marco Belinelli il quel però non gioca una partita memorabile. Forse affaticato dagli allenamenti prestagionali l’italiano non riesce a trovare ritmo in attacco. L’ex giocatore di Bologna contro i Clippers litiga con la linea da tre punti, con la quale non ha ancora preso confidenza. Nessun problema, una transizione più che logica, praticamente automatica per tutti i giocatori del Vecchio Continente alle prime settimane di basket Nba. Belinelli fallisce tutte e quattro le triple tentate contro i Clippers e chiude con percentuali non brillantissime dal campo (3/11 per 10 punti in 31’ di gioco). ELLIS RITROVATO - Fa molto meglio il suo compagno di backcourt Monta Ellis il quale sembra completamente recuperato dopo l’infortunio di inizio ottobre. Il giocatore di Golden State festeggia nel migliore dei modi il suo 22° compleanno realizzando 27 punti e mettendo a referto otto rimbalzi, otto assist e cinque recuperi. I Warriors volano per tre quarti, spinti dalla buona vena di Ellis e di un ottimo Al Harrington (21 punti), poi perdono ritmo in attacco, aprono l’ultima frazione fallendo 10 conclusioni consecutive e commettendo quattro turnover e si fanno riprendere dai Clips, trascinati da un buon Corey Maggette. La squadra di Los Angeles riesce a piazzare un parziale di 14-2, nel finale pero’ il francese Pietrus trova dalla lunga distanza il canestro che rimette definitivamente avanti i Warriors. Per Belinelli l’ultima gara di preseason non riserva grandi soddisfazioni (3/7 da due, 0/4 da tre, 4/5 ai liberi, un rimbalzo e un assist in 31’ sul parquet) ma Don Nelson sembra intenzionato a regalare subito diversi minuti al suo rookie italiano nella regular season. Ellis e Azubuike dovrebbero essere davanti nella rotazione, almeno a inizio stagione, al bolognese il quale però dificilmente non rimmarrà almeno una ventina di minuti sul parquet nelle prime gare della stagione regolare. Poi però, per guadagnarsi un minutaggio di rispetto Marco Belinelli, dovrà naturalmente produrre. Le potenzialità per fare bene ci sono tutte, adesso tocca all’azzurro. GOLDEN STATE Belinelli: punti 10, rimbalzi 1, assist 1. Punti: Ellis 27, Harrington 21, Pietrus 17. Rimbalzi: Ellis 8, Harrington, Pietrus e O'Bryant 6. Assist: Ellis 8, Harrington, Pietrus e O'Bryant 2. LOS ANGELES CLIPPERS Punti: Maggette 23, Kaman e Cassel 20. Rimbalzi: Kaman 8, Cassel 6. Assist: Cassel 7, Maggette 3 |
#1048
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Si è parlato tanto, forse troppo, del presente e del futuro di Kobe Bryant durante la offseason. Ogni giorno la soap opera dei Lakers ha vissuto momenti contradditori. Kobe e L.A. un giorno lontani e quello seguente legati per sempre. Così quando all’inizio della preseason il proprietario della franchigia Jerry Buss aveva detto che Kobe “non era incedibile” molti hanno considerato queste affermazioni un semplice gioco delle parti. L’idea di vedere Bryant parte di un’operazione di mercato sembrava comunque fantabasket. Ma con l’andare dei giorni le sensazioni di una clamorosa Bryant-trade si sono fatte più intense e adesso anche i tanti scettici sembrano essersi convinti.
PAROLE DI PIETRA - Kobe Bryant questa volta, infatti, potrebbe davvero lasciare i Lakers. A rafforzare questa convinzione ci ha pensato anche Phil Jackson con dichiarazioni sorprendenti. Il guru di Los Angeles non ha usato mezze misure per definire lo stato d’animo di Bryant. “Ovviamente Kobe non ha messo il cuore e l’anima sul parquet fino a questo momento – sostiene il coach dei Lakers – questo suo atteggiamento mi infastidisce. Sono convinto che le cose cambieranno, ma per adesso Kobe sta facendo molta fatica”. Così torna di moda l’ipotesi di un Kobe scontento e vicinissimo, forse davvero per la prima volta, a un addio alla città degli Angeli. WINDY CITY - Chicago potrebbe essere la sua nuova destinazione. I Bulls vogliono Kobe, e questo non è un segreto, ma nello stesso tempo non sono disposti a svenarsi per arrivare al giocatore di Los Angeles. I Lakers chiedono un package davvero sontuoso per Bryant: Luol Deng, Ben Gordon, Tyrus Thomas, e Joakim Noah, ma i Bulls non sono d’accordo. Forse alla fine si arriverà a un compromesso o forse entreranno i gioco anche squadre della Western Conference, i Mavericks, i Suns e i Warriors su tutti, alle quali i Lakers non vorrebbero dire di sì per non ritrovarsi di fronte a Kobe Bryant troppo spesso. Intanto però Bryant rimanda al mittente i dubbi di Jackson. “Il mio impegno? Questa è l’ultima cosa della quale Phil si deve preoccupare – dice infastidito il giocatore di Los Angeles – Sono prontissimo per giocare. Punto e basta.”. Ma la fine della soap opera sembra ancora lontana. gazzetta |
#1049
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Davanti al primo tutto esaurito dell’anno, i Raptors si aggiudicano il debutto stagionale con il punteggio di 106-97, faticando più del dovuto per battere i Sixers.
SUPER MAGO - Toronto, che ha sprecato un vantaggio di 22 punti concedendo a Philadelphia di riportarsi a -1 a 5’25” dalla fine, deve ringraziare Andrea Bargnani, autore del gioco da quattro punti che ha spezzato le gambe agli avversari in rimonta. Con Dalembert che gli frana addosso il Mago riesce comunque a centrare la tripla e dopo il tiro libero supplementare riporta i Raptors avanti di cinque (94-89) a 4’19” dalla sirena. E pensare che l’azzurro era appena rientrato in campo perché Mitchell ha giocato con un quintetto piccolo per tutto l’ultimo quarto, affidandosi prima a Bosh come unico big man per poi sostituirlo con Bargnani quando si è reso conto che CB4 aveva un evidente calo fisico. Oltre a Bargnani autore di 15 punti nel solo secondo tempo, TJ Ford è ancora ottimo in regia e bravo a trovare punti fondamentali nel difficile finale. Ma Toronto mostra segnali positivi da più fronti. TORONTO AUTOREVOLE - Nel primo tempo, in attacco i canestri arrivano con facilità, e i Raptors segnano 58 punti con il 54% al tiro e vanno al riposo sul +8. Bargnani parte da titolare con il piede giusto segnando il primo canestro della stagione dei Raptors dopo un rimbalzo offensivo su un suo errore. Poi replica con un canestro da tre, ma il secondo fallo dopo cinque minuti lo costringe in panchina fino all’intervallo. Eppure il Mago non si scoraggia e appena rientrato nel secondo tempo segna 5 punti consecutivi per il 63-50. La pausa forzata evidentemente lo ha motivato ancor di più e ce la mette tutta per non commettere altri falli. In difesa si segnala per una stoppata su Reggie Evans e in attacco converte con due punti un altro rimbalzo dopo un libero sbagliato da Bosh, dando il massimo vantaggio a Toronto (77-55). L’ex Benetton commette anche un paio di errori con due tiri fuori equilibrio, ma l’importante è che riesce a stare in campo e a difendere senza commettere altri falli. Il terzo infatti arriva verso il finale del quarto che termina 81-67. Negli ultimi 12 minuti, i padroni di casa si fanno sorprendere da Iguodala e hanno problemi a contenere il quintetto piccolo dei Sixers anche perché Bosh si segnala in negativo con tre errori di fila in attacco. Per stasera, Mitchell può anche fare a meno del suo leader nei minuti conclusivi e per fortuna ci pensa Bargnani a togliere le castagne dal fuoco. Ottimo come sempre anche il contributo di Calderon, e molto positivo l’esordio dei nuovi Kapono e Delfino. Preoccupa invece il rendimento di Garbajosa, che ha giocato soltanto 7 minuti ed è apparso piuttosto spento. Il coach di Toronto ultimamente gli sembra preferire Kris Humphries nella rotazione, e per Garba sembra esserci all’orizzonte tanta panchina. Comunque la stagione è lunga e conoscendo Garbajosa arriverà anche il suo momento. Per ora è di Andrea Bargnani di cui tutti parlano a Toronto sia per l’highlight della partita sia per la reazione da grande giocatore alla frustrazione iniziale dovuta ai falli precoci. TORONTO - Bargnani 20 punti (3/7 da due, 3/4 da tre e 5/5 t.l.), 5 rimbalzi, 3 falli, 1 palla persa e 2 stoppate in 22’24”. Punti: Bosh 16, Ford 14, Calderon e Parker 13, Kapono 9, Delfino 7. Rimbalzi: Delfino e Parker 6. Assist: Ford 12. PHILADELPHIA – Punti: Iguodala 23, Korver 20, Miller 15, Green 12. Rimbalzi: Evans 15. Assist: Miller 6. gasport |
#1050
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Cleveland delude contro Dallas, New Jersey supera Chicago mentre San Antonio va a vincere a Memphis.
Indiana-Washington 119-110 d.t.s. Non c’e’ l’infortunato Jermaine O’Neal ma i Pacers fanno comunque bella figura al debutto stagionale e hanno la meglio sui Wizards. La tripla del solito Gilbert Arenas allo scadere dei tempi regolamentari regala a Washington il supplementare, ma nell’overtime i padroni di casa riescono ad avere la meglio. Indiana: Dunleavy 25 (4/12, 3/5), Granger, Tinsley 20. Rimbalzi: Granger 13, Dunleavy 12. Assist: Tinsley 8. Washington: Arenas 34 (9/17, 1/8), Jamison 27. Butler 19. Rimbalzi: Jamison 16, Haywood 13, Butler 11. Assist: Jamison, Daniels, Arenas 3. Orlando-Milwaukee 102-83 Inizia nel migliore dei modi la stagione per il costoso nuovo acquisto dei Magic, Rashard Lewis. L’ex Seattle, che nella offseason ha firmato un contratto del valore complessivo di 118 milioni di dollari con Orlando, domina l’interessante rookie cinese Yi Jianlian e trascina la squadra della Florida a un comodo successo. Orlando: Lewis 26 (5/8, 4/5), Turkoglu 24, Howard 16. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Nelson 7. Milwaukee: Redd 25 (8/14, 0/5), Simmons 18. Rimbalzi: Bogut 11. Assist: Bogut, Bell 4. New Jersey-Chicago 112-103 d.t.s. I Bulls aspettano buone notizie da Los Angeles, Kobe Bryant e’ sempre il grande obiettivo di Chicago, ma intanto si devono inchinare davanti ai Nets. New Jersey riceve una sorprendente produzione da Antoine Wright e va a vincere al supplementare. New Jersey: Jefferson 29 (4/11, 3/4), Carter 24, Wright 21. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Kidd 13. Chicago: Gordon 27 (5/15, 3/10), Deng 22. Rimbalzi: Deng 11. Assist: Duhon 6. New Orleans-Sacramento 104-90 Buone notizie per gli Hornets. Peja Stojakovic, che nello scorso campionato aveva disputato solamente 13 gare, sembra pienamente recuperato e fa la differenza contro i Kings. Brilla anche Chris Paul e New Orleans supera Sacramento. New Orleans: Paul 22 (6/11, 1/2), Stojakovic 19, West 17, Chandler 15. Rimbalzi: Chandler 13. Assist: Paul 12. Sacramento: Martin 26 (5/13, 2/4), Salmons 22, Garcia 17. Rimbalzi: Garcia 6. Assist: Salmons 9. Cleveland-Dallas 74-92 Dopo una offseason avara di soddisfazioni, i tifosi di Cleveland si aspettavano qualche colpo di mercato ma la dirigenza non e’ riuscita a rinforzare la squadra, il campionato si apre con una brutta sconfitta casalinga per Cleveland. LeBron James incappa in una serata da dimenticare (2/11 dal campo per soli 10 punti) e i Mavericks giocano sul velluto. Cleveland: Ilgauskas 17 (8/14). Rimbalzi: Ilgauskas 18, Gooden 10. Assist: James, Gibson 4. Dallas: Terry 24 (1/4, 6/8), Stackhouse 17, Nowitzki 15. Rimbalzi: Diop 11. Assist: Nowitzki 6. Memphis-San Antonio 101-104 I Grizzlies lottano ad armi pari con i campioni in carica ma nel finale esce l’esperienza degli Spurs che così portano a casa il successo. Manu Ginobili realizza il canestro decisivo a 32’’ dalla sirena e sul capovolgimento di fronte costringe Rudy Gay allo sfondamento, sigillando così la vittoria di San Antonio. Memphis: Gasol 22 (7/15, 1/1), Stoudamire 18, Gay 16. Rimbalzi: Miller 10. Assist: Miller 5. San Antonio: Ginobili 30 (1/5, 5/9), Duncan, Parker 17. Rimbalzi: Elson 11. Assist: Parker, Ginobili 7. Denver-Seattle 120-103 Un ottimo quarto periodo basta e avanza ai Nuggets per avere ragione di Seattle. Il rookie delle meraviglie, Kevin Durant, mette a referto 18 punti al suo esordio nella Nba ma ha bisogno di 22 tiri dal campo, molto buona, invece, la prova di Allen Iverson: 25 punti, 14 assist e sette recuperi. Denver: Anthony 32 (7/15, 3/6), Iverson 25, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 15. Assist: Iverson 14. Seattle: Wilkins 21 (3/8, 4/6), West 19, Durant 18. Rimbalzi: Collison 11, Petro 10. Assist: Watson 7. gasport |
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