[king8]

Originally Posted by peppociallo

Il desiderio di trasgressione era talmente forte che non ha saputo resistere. Così un'aitante ragazza di 29 anni Tiffany Gwen Weaver aveva deciso di soddisfare uno dei suoi sogni erotici proibiti con Jason Moody, detenuto presso il carcere di Baltimora negli Stati Uniti. Per riuscire nell'impresa a luci rosse la donna ha quindi finto di essere l'avvocato Amanda Sprehn, dello studio Hyatt, Peters Weber di Annapolis.


Si è presentata all'ingresso del carcere e, spacciandosi per l'avvocato, ha chiesto un colloquio riservato col suo assistito. Una volta rimasti soli nella stanza, la giovane e il detenuto hanno dato libero sfogo ai propri desideri sessuali. Peccato però, che a sorvegliare il tutto c'era una telecamera e gli agenti di custodia appena accortisi di quanto stava succedendo sono intervenuti interrompendo la coppia sul più bello.

La direzione del carcere ha quindi contattato lo studio legale Hyatt Peters Weber, diffidando Amanda Sprehn da ulteriori visite. A quel punto la finta avvocatessa è statasmascherata: è accusata di frode e falsificazione di un documento governativo e rischia una condanna a dieci anni di reclusione.

Fonte: Tiscali.it


@mathias80: come vedi la Norvegia non è l' unica soluzione possibile!

peppociallo mi hai fatto veinre il dubbio... stati uniti o norvegia?? questo è il dilemma... comunque certe cose sono proprio assurde... ma in che mondo viviamo?!?!

[giacchettone]

Il caso doping di Marco Borriello sarebbe dovuto a una pomata. A prendere le difese dell'attaccante del Milan è la fidanzata, la splendida argentina Belen Rodriguez. In un'intervista a 'Star Tv', Belen sostiene che Borriello si è trovato nei guai con l'antidoping per via di un rapporto sessuale non protetto. A quanto pare la ragazza aveva un'infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, causa, a suo dire, dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma del novembre scorso. "Il mio dermatologo mi ha prescritto una crema a base di cortisone per curare un'infezione e soprattutto l'astinenza sessuale per qualche giorno - racconta la Rodriguez -. Poi mi sono fermata a dormire a casa di Marco e abbiamo fatto l'amore così lui s'è preso la mia stessa infezione e senza pensarci su gli ho consigliato la crema che avevo preso". Belen ha poi denunciato il fatto al Milan: "Hanno voluto sentire la mia versione, Marco non è un dopato, a casa non beve ne il tè ne la coca cola". Belen racconta poi la storia d'amore con l'attaccante. "Marco è bello, ordinato e geloso. Ora è fissato con i quadri, ne compra in continuazione". E aggiunge: "Per Capodanno, invece, mi ha regalato uno spazzolino rosa e il dentifricio alla fragola che usavo da piccola...". Ora, ai due non resta che attendere il responso delle controanalisi...

notizie.alice.it

[giammy1288]

Ricatto a luci rosse, due arresti a Torino

Due coniugi gli hanno chiesto del denaro minacciando di mostrare a sua moglie delle fotografie che lo ritraevano mentre faceva sesso di gruppo con loro.

TORINO - Un dentista torinese è stato vittima di un ricatto a luci rosse: due coniugi di Chivasso (Torino), Paolo e Francesca, di 42 e 43 anni, gli hanno chiesto del denaro minacciando di mostrare a sua moglie delle fotografie che lo ritraevano mentre faceva sesso di gruppo con loro.
I carabinieri sono intervenuti arrestando i due presunti estorsori.

La vicenda inizia un paio d' anni fa, quando Francesca comincia a frequentare lo studio del professionista per sottoporsi a cure dentarie e, dopo numerosi tentativi, riesce a convincerlo ad andare a casa sua a Chivasso. La cena si trasforma in poco tempo in una serata di sesso a tre (il dentista, Francesca e Paolo), e questo si ripete in altre due occasioni. Alcuni mesi dopo i coniugi chiedono al dentista una somma di denaro corrispondente a quanto speso per le cure, sostenendo che non erano state svolte a regola d' arte. Da un lato gli fanno presente che posseggono fotografie compromettenti, dall' altro si rivolgono ai carabinieri. Ma anche il dentista interpella l' Arma e, dopo una serie di accertamenti i militari della compagnia di Chivasso, guidati dal comandante Michele Tamponi, arrestano i coniugi per tentata estorsione. I due, incensurati, in seguito sono tornati in libertà per ordine del giudice.

corriere.it

[mathias]

Originally Posted by giacchettone

Il caso Marco Borriello fidanzata, rapporto sessuale Il mio dermatologo... una crema sessuale per qualche giorno - mi sono fermata e abbiamo fatto senza pensarci su ". Belen ha poi fatto il Milan: "Hanno voluto sentire la mia
Marco è un dopato, a casa beve tè e coca Belen racconta . "Marco è fissato..in continuazione". E aggiunge: "Per Capodanno, mi ha.. uno spazzolino rosa e il dentifricio alla fragola . Ora, ai due non resta che attendere alice.it

Ho riassunto, quotando ad arte, i passi fondamentali che ai più saran sfuggiti di questa sconcertante vicenda
Belin..ops Belen ah ah... R I D I C O L O questo sBorriello in ogni caso...

[nacus]

Originally Posted by mathias

Ho riassunto, quotando ad arte, i passi fondamentali che ai più saran sfuggiti di questa sconcertante vicenda
Belin..ops Belen ah ah... R I D I C O L O questo sBorriello in ogni caso...

sBorriello!!

[yatta]

Notizia ricreata a dovere ... piena di sottintesi ... Mathias ti vedo bene come giornalista cronaca rosa ... ciao alla prossima ... un forte abbraccio Yatta

[nacus]

Originally Posted by yatta

Notizia ricreata a dovere ... piena di sottintesi ... Mathias ti vedo bene come giornalista cronaca rosa ... ciao alla prossima ... un forte abbraccio Yatta

io lo vedo meglio come cabarettista....

[mookie]

Originally Posted by giacchettone

l'uomo, mentre dormiva sul divano, si svegliò e sorprese la ragazza mentre era impegnata a fare sesso orale su di lui.
.

è il sogno di qualsiasi uomo, e questo la denuncia...
io andrei in norvegia per prenderlo a testate!

[nacus]

L'uomo che morì 31 volte

12/01/2007 16.28.00

Derek Jones, un elettricista 55enne di Norwich, in Gran Bretagna, è sopravvissuto a ben 31 attacchi cardiaci consecutivi nell’arco di mezz’ora grazie all’opera di due eroici paramedici che si sono letteralmente ‘rifiutati’ di lasciarlo morire. La straordinaria storia, riportata dal quotidiano locale Norwich Evening News, ha fatto subito il giro del mondo.

L’uomo stava recandosi in una abitazione della vicina cittadina di Sheringham per lavoro quando ha iniziato ad avvertire un fortissimo malessere. “Provavo un dolore molto acuto al petto e un senso di calore opprimente. Il malessere peggiorava velocemente, tanto che quando sono arrivato a destinazione e il mio collega Martin mi ha guardato in faccia, ha subito chiamato l’ambulanza. Non capivo cosa mi stava succedendo: pensavo fosse a causa di un vecchio problema alla schiena, e non mi è passato per la mente che potesse trattarsi di un infarto”.

L’ambulanza con a bordo i paramedici Chris Hawkins e Toby Reid è arrivata sul posto 6 minuti dopo la chiamata di Martin. Un immediato elettrocardiogramma praticato sul posto ha rivelato la natura del malore di Derek, che è stato subito caricato sul mezzo per dirigersi al Norfolk University Hospital, circa 30 km da Norwich.

Ma dopo qualche minuto, il battito cardiaco di Derek è sceso a livelli che mettevano in pericolo la sua vita. Allora Hawkins e Reid hanno prontamente defibrillato il paziente. Ma l’emergenza non era ancora passata: durante il viaggio verso Norfolk, Derek ha avuto un attacco cardiaco pressoché ogni minuto e ha richiesto l’incredibile quantità di 30 defibrillazioni.



“Non avevo mai visto una cosa del genere”, spiega Toby, paramedico da anni. “Lo rianimavamo, riprendeva conoscenza, ci parlava per qualche secondo e perdeva di nuovo conoscenza. Ogni volta temevo che fosse l’ultima e che non si sarebbe più ripreso, e invece ce la faceva”.

Insolitamente, Derek ricorda distintamente molte delle defibrillazioni: “Mi sembrava di essere in un incubo, e cercavo di opporre resistenza ai paramedici. Per lavoro mi è capitato spesso di prendere scosse elettriche, ma mai 31 di seguito come in questo caso, nulla del genere. Sono davvero molto fortunato ad essere ancora vivo. Non ho parole per esprimere quello che provo nei confronti di questi due paramedici: se non fosse stato per loro oggi non sarei qua a godermi i miei due nipotini”.

da yahoo.it

quando si dice "duri a morire"....

[king8]

Originally Posted by nacus

L'uomo che morì 31 volte

12/01/2007 16.28.00

Derek Jones, un elettricista 55enne di Norwich, in Gran Bretagna, è sopravvissuto a ben 31 attacchi cardiaci consecutivi nell’arco di mezz’ora grazie all’opera di due eroici paramedici che si sono letteralmente ‘rifiutati’ di lasciarlo morire. La straordinaria storia, riportata dal quotidiano locale Norwich Evening News, ha fatto subito il giro del mondo.

L’uomo stava recandosi in una abitazione della vicina cittadina di Sheringham per lavoro quando ha iniziato ad avvertire un fortissimo malessere. “Provavo un dolore molto acuto al petto e un senso di calore opprimente. Il malessere peggiorava velocemente, tanto che quando sono arrivato a destinazione e il mio collega Martin mi ha guardato in faccia, ha subito chiamato l’ambulanza. Non capivo cosa mi stava succedendo: pensavo fosse a causa di un vecchio problema alla schiena, e non mi è passato per la mente che potesse trattarsi di un infarto”.

L’ambulanza con a bordo i paramedici Chris Hawkins e Toby Reid è arrivata sul posto 6 minuti dopo la chiamata di Martin. Un immediato elettrocardiogramma praticato sul posto ha rivelato la natura del malore di Derek, che è stato subito caricato sul mezzo per dirigersi al Norfolk University Hospital, circa 30 km da Norwich.

Ma dopo qualche minuto, il battito cardiaco di Derek è sceso a livelli che mettevano in pericolo la sua vita. Allora Hawkins e Reid hanno prontamente defibrillato il paziente. Ma l’emergenza non era ancora passata: durante il viaggio verso Norfolk, Derek ha avuto un attacco cardiaco pressoché ogni minuto e ha richiesto l’incredibile quantità di 30 defibrillazioni.



“Non avevo mai visto una cosa del genere”, spiega Toby, paramedico da anni. “Lo rianimavamo, riprendeva conoscenza, ci parlava per qualche secondo e perdeva di nuovo conoscenza. Ogni volta temevo che fosse l’ultima e che non si sarebbe più ripreso, e invece ce la faceva”.

Insolitamente, Derek ricorda distintamente molte delle defibrillazioni: “Mi sembrava di essere in un incubo, e cercavo di opporre resistenza ai paramedici. Per lavoro mi è capitato spesso di prendere scosse elettriche, ma mai 31 di seguito come in questo caso, nulla del genere. Sono davvero molto fortunato ad essere ancora vivo. Non ho parole per esprimere quello che provo nei confronti di questi due paramedici: se non fosse stato per loro oggi non sarei qua a godermi i miei due nipotini”.

da yahoo.it

quando si dice "duri a morire"....

ammazza direi che ci tiene a vivere... un applauso ai medici... e al paziente...