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  #51  
Old 11-21-2007, 11:59 PM
travis bickle travis bickle is offline
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SIENA-VIDIVICI BOLOGNA 80-69 (16-12, 40-33, 53-57) Siena soffre, si vede mettere sotto in casa propria dalla Virtus come mai era successo finora, ma resta imbattuta contro le italiane. Il derby tricolore di Eurolega tra le finaliste dell'ultimo anno si conclude con un 80-69 che non rende merito a una Vidivici che era entrata nell'ultimo quarto a +7. La Montepaschi ne esce trovando nel ribaltamento di lato e nelle triple dei lunghi la soluzione al rebus posto da una difesa granitica in area della Virtus, che ha potuto contare finalmente in attacco sulla sostanza dei suoi americani. Premiata la Vidivici dalla scelta di chiudere l'area, lasciando a Siena il tiro a segno da tre punti. L'1/6 dall'arco di partenza mette qualche sassolino nell'ingranaggio di una Montepaschi non schiacciante come al solito in attacco (8-10 al 7'). L'antidoto è l'ingresso di Lavrinovic, che invece di attaccare l'area si allarga per le triple, ma i suoi 10 punti in otto minuti non fanno pendere la bilancia sul piatto senese. Di là infatti è Holland-show, con l'americano al riposo a 13 punti (24-23 al 15'). Siena prova a prendere il largo quando le entra qualcuna delle tante triple tentate, approfittando delle amnesie di un Conroy da 5 punti a metà gara (35-27 al 17'). E invece è proprio Conroy l'anima del gagliardo ritorno in campo bolognese, spavaldo anche in attacco: 7 punti nel terzo quarto, 23 totali quelli del trio americano completato da Spencer (fin lì 0/4 da due) e Anderson. Sbattendo su attacchi frettolosi (1/9 da due nel parziale), a Siena non basta cambiare quintetti per evitare di imbarcare il 9-0 che al 26' dà alla Vidivici la parità a quota 45. L'inerzia bolognese va oltre, toccando con un nuovo 8-0 (50-57 al 29') che dà alla Virtus un vantaggio mai concesso da queste parsi agli avversari in una fase così avanzata di partita. Siena ne esce attaccandosi ai picchi di talento dei suoi: palla a Lavrinovic, Kaukenas che attacca l'area, il nerbo di un Ilievski che mette in fila una tripla e il canestro più fallo del sorpasso sul 67-64 al 35'. Holland prova a tenere, ma qui è Lavrinovic che dà il colpo di grazia: una tripla frontale, la sua quarta, poi un appoggio su palla buttata in aria da McIntyre e un contropiede a tutto campo chiuso con la schiacciata. I suoi sette punti la chiudono sul 74-69 a un minuto dalla fine, poi un tecnico a Giovannoni dopo il suo quinto fallo rende bugiardo il margine.
BELGRADO-ROMA 91-86 (25-26, 54-51; 72-70)
Belgrado porta a casa la sua terza vittoria, per Roma è un’altra trasferta amara. Peccato, però, perché la Lottomatica è stata sempre in partita, ma non è mai riuscita a rovesciarla. La Pionier Arena è una bolgia, con più di 5000 persone a spingere il Partizan che poi vince 91-86 (25-26, 54-51; 72-70). Ma Roma c’è e si vede subito. Ukic prende subito per mano la squadra: canestri, ritmo e intensità. Dall’altra parte c’è un Nikola Pekovic straordinario, durissimo da arginare. Lorbek ci prova, Fucka anche (ma dopo 13' è già con 3 falli). Ma i risultati non sono ottimi, più per merito del centro serbo (14 punti all’intervallo, con 6/7 da due) che non per demeriti dei capitolini.
Il Partizan cerca sempre di spostare la difesa di Roma, per trovare il varco giusto per Pekovic. Sta di fatto che la partita corre punto a punto e Roma regge bene. Anche quando a inizio ripresa Repesa passa alla zona (3-2), con Lorbek e Fucka insieme sotto canestro. Ma il terzo fallo di Gregor costringe il coach croato a cambiare e i serbi piazzano un 14-4 che al 15’ li porta a +9. E’ la prima fuga della partita, ma ci pensa Lorbek (con l’assistenza di un buon Ray) a rimettere in corsa i suoi. Il centro va negli spogliatoi con 14 punti e un secondo quarto quasi perfetto (nel finale, costringe anche Vranes al terzo fallo). Solo che a inizio ripresa arriva il quarto fallo dello sloveno e allora Repesa cambia ancora tutto, giocando con i tre piccoli (Ray, Hawkins e Stefansson). Belgrado riallunga fino a +8, ma è Stefansson stavolta a riportare sotto Roma (72-70 alla fine del terzo quarto). Si riparte, e i falli fanno la differenza: arriva il quarto per Gabini e Fucka, Tonolli al 33’44" è già fuori. Hawkins mette dentro 4 liberi e Roma torna a -3 (84-81), ma Fucka non lo imita, anzi. Il suo 0/4 dalla lunetta mette la parola fine sulla partita. Vince Belgrado, per Roma un’altra trasferta amara.
Partizan Belgrado: Pekovic 21, Velickovic 16, Palacio 15, Kecman 14. Lottomatica Roma: Stefansson 17, Hawkins 15, Ukic 15.
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  #52  
Old 11-23-2007, 12:06 AM
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Trasferta vincente per l'Armani Jeans Milano, che ha battuto i greci dell'Aris Salonicco 77-70 nella 5/a giornata della 1/a fase di Eurolega. Per la squadra di Attilio Caja si tratta della prima vittoria in questa stagione nel torneo continentale. (ANSA)


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  #53  
Old 11-25-2007, 04:40 AM
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Va alla Upim Bologna l'anticipo della 11esima giornata del campionato di serie A.
Upim Bologna – Pierrel Capo D’Orlando 94-91

C’è voluta tutta la freddezza ai liberi di Jenkins (4/4, mvp della gara) negli ultimi 60" per permettere all’Upim di piegare la resistenza della PierrelCapo D’Orlando, capace di rimanere nella scia dei bolognesi fino alla fine, grazie al ritorno a Bologna con squilli di tromba dell’ex Pozzecco (25 punti e 7 assist), coadiuvato dalla prova sontuosa (soprattutto nei primi 20') di Slay.
L'INIZIO - Il via del match è una grandinata di triple a segno (7 in meno di 7' di gioco) con Wojcik particolarmente ispirato (3/4), ma in generale ogni mattonella del parquet del Paladozza pare quella giusta, soprattutto per Slay che nel finale di primo quarto accelera con 9 punti consecutivi, siglando il primo strappo all’8' (19-26, +7 Pierrel), ricucito per metà da Jenkins con un canestro dentro l’area e due liberi (23-26) prima della sirena. Nel secondo quarto Slay appare immarcabile (22 punti all’intervallo), tuttavia la "Effe" rimane a contatto anche grazie ai più discussi della squadra Torres e Cittadini; il primo inchioda al 17'06" il canestro da fuori per il sorpasso (42-40) dopo tanti minuti ad inseguire, il secondo subito dopo schiaccia sull’errore da tre di Janikenoks (44-40 al 17'40").
SUPER POZ - Prima dell’intervallo la tripla di Jenkins segna l’inversione al timone di comando del match col +8 bolognese (52-44 al 19'50"), poi Pozzecco chiude in entrata il tempo (52-46). Nella terza frazione il distacco rimane immutato, con una manciata di punti a favore dei padroni di casa, e nella Pierrel inizia a decollare la partita di Pozzecco, che segna 11 punti nel quarto. Scorre allo stesso modo pure l’ultima frazione, con i siciliani che, forti della tripla di Diener al 38'41" per l’88-87, si assicurano lo sprint finale con appena un punto da recuperare sui felsinei.
JENKINS - A –48" sembra profilarsi il delitto perfetto della Pierrel che sorpassa, perché Jenkins è stoppato al tiro e sul ribaltamento di fronte commette fallo su Slay, il quale non sbaglia dalla lunetta (88-89). A questo punto, nonostante l’errore precedente, il pallone bollente rimane nelle mani del play americano che subisce fallo da Diener e fa 2/2 (90-89 a –41"), poi Diener sbaglia da fuori, fallo su Jenkins e ancora 2/2 dai liberi (92-89 a –25"). All’ultimo sospiro Slay fallisce pure lui da 2, contropiede e Thomas devasta il canestro a 8" dalla fine con la schiacciata del +5 (94-89) che manda al tappeto Capo D’Orlando.
Fortitudo: Jenkins 24, Torres 18, Thomas 13
Capo D’Orlando: Slay 29, Pozzecco 25, Wojcik 12


gazzetta


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  #54  
Old 11-26-2007, 12:28 AM
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L'11° turno di A, dopo la vittoria della Fortitudo Bologna nell'anticipo di sabato, vede il successo di Siena su Treviso e le vittorie di Montegranaro, Roma, Milano, Biella, Avellino e Pesaro. Nel posticipo, convincente successo di Rieti su Napoli.
Montepaschi Siena-Benetton Treviso 85-71

di Giuseppe Nigro
La Montepaschi doma ancora la Benetton, ma la Supercoppa è lontana. Siena fa la partita dal primo all'ultimo minuto, sempre in pieno controllo, eppure l'esordio di Mahmuti sulla panchina veneta mostra anche tra i veneti segni di vivacità sulla scia delle ultime due gare. Mancava ai trevigiani Gaines, infortunato alla caviglia, ma sarebbe stato comuque diverso il passo di una Montepaschi che ha disposto a proprio piacimento dei ritmi della gara, scegliendo quando dare strappi con un uomo diverso per ogni momento della partita, e quando invece accontentarsi di gestirla, perché la fatica un po' comincia a farsi sentire. Partita bene (13-5 al 4' con 7 punti di Kaukenas), la troppa voglia di infiocchettare ogni canestro toglie slancio alla prima spallata della Montepaschi contro una Benetton trascinata dalla vitalità di Mordente e Mensah-Bonsu (15-12 la tripla di Soragna all'8'). Gli strappi proseguono, con la bacchetta magica di McIntyre, 11 punti nel primo quarto, a ispirare il 7-0 del 24-14 al 10'. E subito dopo con le iniziative di De La Fuente, 8 punti nel secondo quarto, a ricucire con il contro 8-0 trevigiano. Spariglia le carte l'ingresso di un Lavrinovic solido sotto, in crescita in difesa e una sentenza da tre, soprattutto con i metri che lascia Treviso: 13 punti con 5/5 al tiro per lui nel secondo quarto. Toccato il 42-30 al 18', Siena rilancia al ritorno dal riposo mandando Stonerook (10 punti nel parziale) e Sato ad attaccare il canestro. In un terzo quarto da percentuali basse di qua e di là, la capacità di conquistare falli e trovare benzina dalla lunetta è l'arma in più con cui la Montepaschi affossa una Benetton tenuta su finchè le triple l'assistono. I problemi offensivi contro la zona 3-2 senese sommati all'antisportivo a Fantoni scavano il solco: il 13-2 di break casalingo vale il +20 già prima di entrare nell'ultimo periodo (67-47 al 27'). Non finisce in goleada perchè Gigli e Bonsu hanno l'orgoglio per ricucire per due volte fino al -10 (78-68 al 38'), così Siena si accontenta di un comunque rotondo +14.
Siena:McIntyre 22, Lavrinovic 18, Stonerook 13
Treviso: Mensah-Bonsu 17, Soragna 12, De la Fuente 11

Angelico Biella-Legea Scafati 95-88

di Gabriele Pinna
L'Angelico suda più del necessario per superare una Legea che ha avuto il merito di non mollare mai, anche sotto di 21 punti (58-37), dimostrando di voler invertire la rotta che la vede in crisi di risultati. I biellesi continuano a correre nelle zone alte della classifica, ma hanno rischiato grosso, andando vicini allo scivolone interno, respingendo in extremis la rimonta di Scafati. La squadra di Calvani è riuscita a tornare fino al -3 (70-67) grazie alle magie di uno strepitoso Hatten, preferito a Hodge nel turnover campano, deciso a scoraggiare il taglio. Nel finale, però, l'Angelico ha ritrovato la grinta che l'aveva portata a chiudere facilmente il primo tempo sul 53-37, grazie alla prorompente spinta di un ritrovato Cotani. Nel finale sono stati invece gli statunitensi di Bechi a togliere le castagne dal fuoco al momento giusto, ben orchestrati dall'ex di turno Valerio Spinelli.
Biella: Bell 22, Elder 21, Hunter 17
Scafati: Hatten 30, Killingsworth 17, Romero 16

Cimberio Varese-Scavolini Pesaro 89-90 d1ts

di Antonio Franzi
La Cimberio non sa più vincere, neppure tra le mura amiche di Masnago: la terza sconfitta interna consecutiva è pesantissima per la classifica varesina. In vantaggio di 12 lunghezze ancora al 34° (73-59), grazie agli spunti offensivi di un Beck in gran spolvero (per lui, 13 punti nel secondo periodo), l'attacco biancorosso va ko proprio mentre la triade Mrsic-Vescovi-Meneghin tiene al suo fianco in panchina lo stesso messicano insieme ai due suoi poli offensivi: Galanda e Skelin. Le sole triple di Capin (4/8 da oltre 6.25 metri) e i rimbalzi di un volitivo Babrauskas (9 palle strappate all'anello) non bastano per rispondere alla fiammata pesarese firmata dal duo Slay (7 falli subiti in 45') e Hicks (7/14 da fuori). E' però Brokenborough, l'uomo chiamato a sostituire l'infortunato Myers, che manda la sfida al supplementare creandosi la tripla dell'81-81 quando sul tabellone ci sono solo 3" residui. Nell'extra-time, la Cimberio sembra in grado di allungare appoggiandosi al gioco in area di un positivo Skelin (89-85 al 43°). Clark però non ci sta, tra le proteste casalinghe per un mancato fischio arbitrale su De Pol a rimbalzo offensivo a -13", guida la Scavolini a un successo esterno segnato da un decisivo tap-in di Podestà (11 rimbalzi) su un errore al tiro dello stesso folletto Usa.
Varese: Capin 20, Beck 17, Galanda 14
Pesaro: Clark 23, Hicks 21, Slay 18

Tisettanta Cantù-Lottomatica Roma 67-78

dal nostro inviato Massimo Oriani
Roma travolge i resti di Cantù, che neppure lotta ed è l’ombra della squadra che nella scorsa stagione aveva fatto del Pianella una fortezza inespugnabile. L’avvio è indicativo, con la Lottomatica che si porta subito sul 12-1 grazie a un ottimo Lorbek. La Tisettanta trova il primo canestro dal campo dopo quasi 5’, ma è proprio lì che ha l’unico sussulto della sua partita, piazzando un 12-2 con due triple di Abukar (recuperato in extremis, fuori invece Denham Brown) che la portano a -1 (19-20). Il secondo quarto inizia però allo stesso modo del primo, la zona di Dalmonte viene trafitta a piacere da Giachetti e Hawkins, Roma chiude i secondi 10’ con un parziale di 26-8 e non si guarda più indietro, toccando il massimo vantaggio sul +26 (43-69) in avvio di quarto quarto. Il rientro degli ultimi 5’ (63-75 a -1’30") è del tutto velleitario. Lorbek e Stefansson i migliori per la Lottomatica, mentre tra i brianzoli Cukinas ha dato segni di vita per la prima volta.
Cantù: Wood 14, Abukar 11, Francis 10
Roma: Lorbek 16, Hawkins 14, Gabini 12

Premiata Montegranaro-La Fortezza Bologna 89-70

di Fabio Paci
Un trionfo per la Premiata: al 39’ i 3500 spettatori di fede sutorina, con i marchigiani a +20, si alzano in piedi e rendono omaggio ad Amoroso e soci, autori di un match perfetto. Bene per metà incontro, i locali sono protagonisti di una seconda parte di gara impeccabile come percentuali (70%) e sostanza, spinti da un Vitali praticamente perfetto. Emozionante, al momento delle presentazioni, l’applauso riservato dal pubblico di casa all’ex Pillastrini: 90 secondi di affetto per il coach che ha saputo traghettare la Sutor dalla B1 alla A. Dopo un buon avvio (Garris sceglie le penetrazioni per tagliare in due la difesa ospite) la Premiata accusa l’unico passaggio a vuoto, complice tanta confusione, e subisce un parziale 0-6. Holland (il migliore dei bolognesi) e McGrath trovano canestri facili e La Fortezza, con Crosariol rimasto a sedere per 40’, difende il +6 (6-12). Il fosforo di Amoroso e il tandem Cinciarini-Vitali danno nuova linfa alla truppa di Finelli, ora più sciolta. Fatto sta che a cavallo tra i due primi quarti il tabellone segna 11-16 e poi 23-16 (parziale 12-0), con Thomas a trovare soluzioni efficaci da ogni angolo. Bologna sbanda, Chiacig e Garri la tengono in partita. Pillastrini ordina la zona e per un po’ è efficace (26-23), poi **** in cattedra Minand che dà il +9 (36-27). Con Giovannoni, La Fortezza recupera a metà gara (38-34). Ford, tonico a rimbalzo, trova il primo canestro solo a inizio terzo tempo. Ma è Minard, sul quale falliscono un po’ tutti in marcatura, che continua il suo show e pian piano ingigantisce il solco scavato dalla Premiata, spinta da Vitali: addirittura +16 al 27’20” (59-43), con la guardia a bucare la retina dalla lunga. I felsinei soffrono le pene dell’inferno: difesa poco attenta, in attacco non sempre c’è fluidità. Il nervosismo costa ad Anderson il quinto fallo (con tecnico) già al 28’. Nel momento topico Finelli trova muscoli e testa dalle seconde linee (Filloy dai 6.25 per il 64-47; positivi anche Cinciarini e Lechthaler). La Fortezza, che prova con una zona disperata, si spegne nonostante la vena di Holland. Anche perché le triple di Thomas (69-52) e Vitali (72-54) fanno malissimo.
Montegranaro: Vitali 22, Thomas 19, Amoroso 18, Minard 15
Bologna: Holland 21, Garri 12, Chiacig 9

Snaidero Udine-Armani Jeans Milano 68-70

di Marco Ballico
Dopo i k.o. di Rieti, Pesaro, Siena e Montegranaro, l'Armani espugna Udine con una magia di Gallinari che, sulla sirena, segna con un atipico tap-in dalla lunetta il canestro della vittoria, rimediando a un tiro sbagliato di Booker. Milano confeziona un bel primo quarto, colpendo in avvio con Gallinari, in mezzo con Watson, nel finale con Sesay e Booker. Ci sono 5 punti di vantaggio Armani (5-10) al 4' e 8 (14-22) al 9'. Udine fatica a battere la uomo, trova canestri in continuità solo con Shultze, rientra con l'altro ex, Green, al via del secondo (21-22), ma va di nuovo sotto (23-33 al 16') quando Sesay le fa male da fuori e in penetrazione. Improvvisamente, però, Udine esce dalla nebbia: 12-2 avviato dall'unica tripla di Penberthy (1/4 al riposo) e pareggio a quota 35 al 19'. Si riparte e Gallinari fa il vuoto: due triple e un tiro in allontanamento sono i punti esclamativi del 15-5 che porta l'Armani a +12 (42-54) al 25'. Milano sbaglia i tiri che potrebbero darle un vantaggio rassicurante ma resta 8 punti avanti al 30' (58-50). Udine esce meglio dall'ultima pausa lunga: 5-0 con Antonutti, Zacchetti e la partita diventa punto a punto. Snaidero vicina con due liberi di ***** (60-61) al 35', pareggio (63-63) con una tripla di Allen e poi (66-66) con un altro tre-punti di Shultze. I liberi di Booker e la penetrazione di Allen sono il tappeto per la giocatona di Gallinari.
Udine: Schultze 18, Allen 13, Penberthy 10
Milano: Gallinari 21, Sesay 15, Waston 12

Air Avellino-Siviglia Teramo 101-81

di Raffaello Califano
Vittoria importante per l’Air contro una delle formazioni più in forma del momento. Teramo però si spegne dopo soltanto cinque minuti di gioco, merito del duo Radulovic-Smith che alla fine sarà autore di 46 dei 101 punti totali. Serata no per il capocannoniere del campionato Tucker, ben controllato da Righetti e per Tskitshvili, al quale coach Bianchi ha a lungo preferito il più arcigno Yango.Nonostante la larga vittoria, l’Air è sfortunata in avvio con Smith e Righetti, imprecisi dalla distanza, a propiziare il primo allungo degli abruzzesi. Tutto bene per gli ospiti nelle prime fasi di gioco: la palla gira a meraviglia, ma non tarda ad arrivare la reazione dei padroni di casa. Un ottimo Radulovic propizia il contro break dei lupi che riescono a chiudere in vantaggio al primo intervallo (27-21). Positivo anche l’esordio del neo-arrivo Cavaliero. La Siviglia si affida costantemente alla difesa a uomo, senza però riuscire a ricucire lo strappo. L’ex Brown è l’unico vero terminale offensivo dei biancorossi. Nel terzo periodo la musica non cambia e, dopo la tripla di Poeta che vale il momentaneo -7, arriva il parziale di 15-0 a zero in favore dei lupi che chiude virtualmente il match già al 30’ (77-51). Nell’ultima parte di gara la Scandone controlla agevolmente il gap e conquista due fondamentali punti in chiave Final Eight.
Avellino: Smith 26, Radulovic 20, Ortiz 13
Teramo: Brown 17, Poeta 14, Tucker 14

Solsonica Rieti-Eldo Napoli 77-64

di Antonio Pitoni
Finley da fantascienza, il jolly però è Prato. Rieti dimentica Siena piegando Napoli al PalaSojourner con il finale di 77-64. La Eldo inizia bene: un break di 13-1 tra la fine del primo e l'inizio del secondo periodo spinge gli uomini di Bucchi sul +9 (14-23) del massimo vantaggio. Ma i problemi iniziano quando proprio Finley torna a rimettere il naso sul parquet dopo aver saltato le ultime due partite: 21 punti pesanti che firmano la rimonta di Rieti, capace di chiudere in parità il primo tempo (34-34) e di allungare nel terzo periodo sul +8 (42-23) grazie a un break di 12-0. Quando poi la Solsonica inizia a lavorare di squadra, Napoli con Rivera in regia soffre a rispondere colpo su colpo. Mentre Jones (21 punti ma un catastrofico 6/17 dal campo) non riesce a dare continuità al suo gioco. Finley dilaga, Prato inventa: tornato nel suo ruolo grazie all'ingresso dell'americano, l'argentino diventa terminale offensivo. Napoli rientra sul 66-60 a 3' dalla fine, ma poi spreca due palle in attacco. Rieti allunga fino al +15 (77-62) e chiude i conti.
Rieti: Finley 21, Prato 17, Sow 12
Napoli: Jones 21, Monroe 17, Bernard 8


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  #55  
Old 11-28-2007, 12:38 AM
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Nella 4/a giornata dell'Uleb Cup di basket, sconfitte esterne per la Fortitudo Bologna con la Stella Rossa e per la Benetton con l'Artland Dragons. Nel girone F, la Fortitudo ha ceduto ai russi per 99-66. Miglior marcatore degli emiliani Jenkins (18 punti). Sconfitta esterna, nel girone H, anche per la Benetton: ha ceduto ai tedeschi per 84-79. Migliori marcatori Austin, Soragna e Gaines, con 18 punti. Sia per la Fortitudo che per la Benetton e' la 3/a sconfitta su 4 gare disputate. (ANSA)


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  #56  
Old 11-29-2007, 12:41 AM
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Vittoria in Polonia per la Montepaschi Siena che si e' imposta per 84-59 sul Prokom Sopot nella sesta giornata del girone A dell'Eurolega. Per la formazione toscana, che ha vinto con i parziali di 12-22, 21-43, 41-68 si tratta della quarta vittoria in sei gare. Cinque i giocatori in doppia cifra.
Ancora una sconfitta, la quinta, per la Lottomatica che nella 6/a giornata del girone C dell'Eurolega e' stata battuta 74-65 dal Barcellona. Gli spagnoli si sono imposti a Roma con i parziali di 9-22, 31-37, 50-58. Miglior realizzatore dell'incontro e' stato Mario Kasun con 18 punti messi a segno. (ANSA)


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  #57  
Old 11-30-2007, 12:16 AM
travis bickle travis bickle is offline
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Sesta giornata di Eurolega con la vittoria della Virtus Bologna e una sconfitta con onore dell'Olimpia Milano.
ArmaniJeans Milano-Maccabi Tel Aviv 81-82
Diceva Agatha Christie che tre indizi fanno una prova: l'Armani, reduce dai successi di Salonicco e Udine, perde solo in volata con il Maccabi Tel Aviv, ma dimostra di aver trovato il giusto cammino. Certo è che la strada è molto lunga, specie nella gestione delle palle che scottano, e il terreno perso non sarà facile da recuperare, ma almeno ora l'Olimpia vede una luce in fondo al tunnel.
PREMI SPECIALI - Il Forum è una tristezza con circa 2500 tifosi, molti dei quali giunti per tifare Maccabi. Prima della gara premiazioni per i 50 anni di Eurolega: bordata di fischi per il presidente Corbelli e applausi, quasi commossi, per Dino Meneghin, bandiera tra le bandiere, Dan Peterson e Franco Casalini (allenatori dei trionfi continentali 1987 e 1988, vinti in finale proprio contro Tel Aviv), Roberto Premier e Riccardo Pittis. Se, nonostante i giorni difficili, Milano è ancora una città con la pallacanestro nelle vene, molto lo deve a questi giganti dello sport.
LA PARTITA - Al 6' il Maccabi è già avanti 15-8, vantaggio dal sapore molto bolognese: 5 punti di Bluthenthal, ex di Virtus e Fortitudo, e 7 di Cummings che iniziò la sua avventura europea a Castelmaggiore. Quando Vonteego va a sedersi, passa il mal di testa a Vukcevic che trova anche due triple e quando Gallinari finalmente viene coinvolto nei giochi d'attacco arriva anche il sorpasso per il 25-23 di fine primo quarto. Nel secondo periodo le rotazioni si allungano ed è Milano, con un roster molto sfoltito, a pagare dazio mentre il Maccabi, che si permette di far uscire dalla panchina quattro ex giocatori Nba e uno dei migliori prospetti europei (Casspi), infila un 10-0 per il 33-27 del 16'. Dentro l'area Batista e Watson fanno a sportellate e offrono minuti di rara intensità; Casspi e Gallinari vivono più sul talento e alla fine la doppia sfida non è ostile all'Armani Jeans che va al riposo lungo a stretto contatto con gli avversari (45-47) tenuti sotto da Halperin. Si tira nel complesso con percentuali vicine al 60% da 2 e superiori al 50% da 3. Ripresa ed è un botta e risposta tra Eliyahu da una parte, Gallinari e Watson dall'altra con quest'ultimo che vince alla grande il duello con Fizer. Milano mette la testa avanti e Katash prova coi tre piccoli, sebbene Bynum non brilli. I risultati sono meno che mediocri, Milano completa un parziale di 11-0 per il massimo vantaggio sul 62-55 prima di chiudere il quarto avanti 64-61. Break e contro break: con 3 canestri di Morris in un minuto il Maccabi chiude un 10-0 che lo riporta a +3. Gallinari gioca da leader e sull'altro fronte Bynum colleziona idee sciagurate e quando Katash lo mette finalmente a sedere l'Armani è avanti 74-69 con 4'39" da giocare. Milano arriva a +7, poi smarrisce un po' la strada del canestro e Halperin e Morris la puniscono: 78-77 a ridosso degli ultimi due minuti. Sesay sbaglia da 2, Morris schiaccia il sorpasso e Vukcevic firma la tripla dell'80-78 prima che Cummings faccia 1/2 ai liberi a ridosso dell'ultimo giro di lancette. Booker sbaglia due tiri, ma Milano controlla il possesso e poi fa cilecca anche con Sesay (0/8 in 38 minuti). L'ultima la palla la gioca Bynum: altro disastro, ma tap-in vincente di Morris e poi il tiro della disperazione di Vukcevic si spegne sul tabellone. L'urlo del Forum resta strozzato in gola, arriva solo qualche, meritato, applauso.
Milano: Gallinari 20, Vukcevic 20, Watson 16
Tel Aviv: Halperin 20, Morris 17, Batista 11
Vidivici Bologna-Olimpia Lubiana 101-91
Un 31-10 a favore nel 3° quarto (riaperto da un controparziale di 5-24 dell’Olimpia, nel 4° quarto, a gara già in ghiacciaia) fa tremare la Vidivici Bologna che alla fine strappa la vittoria e fa pace coi propri tifosi. Davanti ad un pubblico freddino, scarso in unità (non più di 2500) e che manda chiari segnali d’insofferenza per l’avvio deficitario di stagione (vedi striscioni "Meritateci" e "Di Bella non si tocca"), la Virtus prova ad infiammarlo al 6'41'' quando la tripla di Giovannoni, seguita dal canestro di Holland, porta i locali sul +9 (19-10). Fuoco di paglia perché la squadra appare molle e due parziali degli sloveni azzerano tutto: prima il 10-0 sul finire dei primi 10' porta al 19-20 per l'Olimpia, poi il 12-0 a metà del secondo quarto fanno scappare Lubiana sul +9 (27-38 al 14'33''). La svolta nel 3° periodo, quando la Virtus si riscopre squadra di carattere e buone mani, capace di vincere il quarto con un tremendo 31-10 (mattatore Spencer con 12 punti, mvp del match). Il pubblico stavolta è conquistato e la gara (sembra) messa in cassaforte. Nell'ultima frazione si tocca il +22 al 32'30'' (massimo vantaggio), poi il buio con un calo vistoso di concentrazione. Emblematica e da galleria degli orrori l'azione al 36'48'' con la tripla a segno di Zupan e fallo di Chiacig; dalla lunetta il tiro dello sloveno sembra uscire ma è clamorosamente corretto a canestro dal confusionario Garri per una rara azione da 5 punti (86-81). Suda freddo Bologna che vede l’Olimpia anche a –3 (83-83 al 37'), poi torna a respirare col decisivo tiro da tre di Di Bella al 37'52'' (89-83). Torna così l'ossigeno nella testa dei bolognesi che poi chiudono la gara con freddezza ai liberi.
Virtus: Spencer 34, Giovannoni 19, Holland 16
Lubiana: Hukic 22, Zupan 19, Dragic 13
Gasport


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  #58  
Old 12-02-2007, 04:37 AM
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Nell'anticipo della dodicesima giornata del campionato di basket di serie A la Benetton Treviso si impone sulla Eldo Napoli per 69-64. Per la Eldo una sconfitta pesante, la quinta su sei gare in casa, che ne pregiudica decisamente il campionato. La posizione di classifica ora, alla vigilia di due trasferte, e' davvero critica per la Eldo. La Benetton ha vinto in virtu' di una panchina piu' lunga e per aver conservato la giusta lucidita' nei momenti topici del match. Nell'altro anticipo di giornata successo di Avellino a Scafati (89-86) (ANSA)


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  #59  
Old 12-02-2007, 03:45 PM
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Nell'anticipo della 12/a giornata di serie A di basket, Tisettanta Cantu' batte Cimberio Varese 96-83 (25-30, 44-50, 69-66). CANTU': Casini 5, Wood 25, Brown 6, Valenti 9, Toure 15, Francis 13, Mazzarino 21, Cukinas 2. VARESE: Passera 2, Capin 8, Hafnar 2, De Pol 2, Galanda 17, Boscagin 6, Fernandez 8, Beck 23, Babrauskas 5, Skelin 10. Tiri liberi: Cantu' 24/32, Varese 8/12. Tiri da 3: Cantu' 10/24, Varese 9/30. Rimbalzi: Cantu' 32, Varese 33. Spettatori: 3.075. (ANSA)


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  #60  
Old 12-03-2007, 12:13 AM
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Nella 12/a giornata della serie A di basket, continua il volo del Montepaschi Siena che va a vincere sul parquet della Scavolini Pesaro. Risultati: Napoli-Treviso 64-69 ieri; Legea Scafati-Avellino 86-89 ieri; Cantu'-Varese 96-83; La Fortezza Bologna-Rieti 82-63; Biella-Milano 82-77; Capo d'Orlando-Premiata Mont. 82-76; Teramo-Udine 99-86; Pesaro-Siena 77-87; Roma-Upim Bologna ore 20.30. Guida Siena a punteggio pieno. (ANSA)


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