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Old 01-09-2008, 12:07 PM
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Il comma UNO (Immagini/musiche degradate)


Vorrei vivere in un Paese in cui, al mattino, esco di casa, compro il giornale e leggo cosa il Governo e il Parlamento hanno fatto per la MIA FAMIGLIA. Li pago, questi signori, con il mio lavoro, con le mie tasse, attraverso i consumi. Mi aspetto qualche buona notizia quotidiana, di qualunque genere, anche piccola. Per sentirmi sereno, per vivere un giorno di normale serenità. Non pretendo poi molto. Respirare profondamente aria pulita, alzare gli occhi al cielo e sorridere. Al mattino, invece, vengo informato, di rado dai giornali o dalle televisioni, quasi sempre da amici e dalla Rete, di nuovi ostacoli, problemi, sofferenze creati dai nostri dipendenti. Hanno un cilindro magico, estraggono senza sosta leggi, emendamenti, commi per toglierci la tranquillità.
Dove vogliono arrivare? All’idrofobia collettiva? Se questo è il loro scopo, ci stanno riuscendo. Per esempio con una leggina che si sono votati nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2007 per augurare un Buon Natale agli italiani.
Il 6 febbraio 2007 era stata presentata una proposta di legge dal titolo: “Disposizioni concernenti la Società italiana degli autori ed editori (SIAE) ” da 32 deputati (TRENTADUE).
Il 19 settembre 2007 Folena, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Sasso, Bono, Garagnani, Goisis, Ghizzoni, Barbieri hanno introdotto il comma UNO BIS:
È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet a titolo gratuito di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradati, per uso didattico o enciclopedico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il Ministro della pubblica istruzione e dell'università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o enciclopedico di cui al precedente periodo”.
Dopo la legge Levi-Prodi, che sta caaaaaaamminando come l’Itaaaaaalia, è arrivato (non richiesto) il comma UNO BIS.
Su Internet potranno essere pubblicate solo immagini e musiche “degradate”, solo per uso didattico, non a scopo di lucro. Uno scienziato potrà pubblicare solo immagini “degradate”. Un blog che invece copre i suoi costi (a fini di lucro) con la pubblicità di Google dovrà pagare il bollino SIAE.
Il degrado su Internet c’era già, con le facce dei parlamentari e con la monnezza in Campania. Il comma UNO BIS lo ha certificato.

Altre informazioni su www.guidoscorza.it

www.beppegrillo.it





La Risposta dell' On. Folena

"Mi dispiace che in rete si travisi in significato, giuridico e politico, dell'introduzione del nuovo comma 1-bis nell'articolo 70 della legge sul diritto d'autore.
Prima di tutto va rilevato che rimane in piedi, del tutto, il primo comma, il quale limita la riproduzione alla citazione e al riassunto e, quindi, non all'intera opera.In più il motivo della pubblicazione non può essere la mera illustrazione. Viceversa il nuovo comma 1-bis estende - e sottolineo questo aspetto - la possibilità di pubblicazioni "libere" sia pure solo per siti didattici e scientifici all'intera opera (immagine o musica), anche se degradata. Cosa significa, in pratica?
Se ho un blog didattico, un sito scientifico, a norma dell'articolo 70 non posso pubblicare opere coperte da altrui diritto d'autore, per intero. Ad esempio se ho un sito didattico sulla fotografia, non posso pubblicare un'opera di un grande fotografo come H.Newton né un file audio con una canzone di un cantante famoso, per esempio Vasco Rossi. Ma neppure la foto al microscopio di una cellula, se coperta da diritto d'autore.
Con questa nuova norma, invece, previa definizione dei criteri da parte del ministero (noi avremmo voluto scriverli direttamente nella norma, ma abbiamo accettato una mediazione) questo sarà possibile. Ovviamente a certe condizioni (di qui la minore risoluzione o la degradazione) in modo tale che non si entri in contrasto con l'utilizzazione economica dell'opera stessa. Ad esempio, un file audio potrebbe essere messo a disposizione sul sito con una qualità non paragonabile a quella di un cd, ma comunque ascoltabile. O un immagine con dimensioni non utili alla riproduzione a stampa (quindi praticamente tutte le immagini del web).

L'ispirazione è stata un disegno di legge dei Verdi proprio riguardo i siti didattici.

Si può certo dissentire per la portata limitata dell'intervento, ma difatti non era certo quella la sede per una revisione del diritto d'autore complessivo. La commissione del professor Gambino era al lavoro e mai ci saremmo permessi di procedere senza prima aver acquisito i suoi risultati.
Quindi tutto si può dire, ma non che questa novella restringa le libere utilizzazioni attuali. Semmai, di poco, le allarga, venendo incontro all'esigenza di tanti docenti che hanno blog e siti didattici. Né può essere confusa con altre questioni (il diritto di panorama e il codice Urbani) che nulla hanno a che vedere con questa piccola - piccolissima, ma comunque importante - isola di libertà.

Pietro Folena, Presidente della Commissione Cultura della Camera
".
__________________
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Last edited by staff : 01-09-2008 at 12:09 PM.


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